Arrivati al quarto capitolo della saga di Fantaghirò, troviamo la principessa dover affrontare un Male apocalittico. Nel dicembre di 30 anni fa, su Canale5, andarono in onda i due incredibili episodi che portarono all’espansione di quel mondo fantasy
Quando una misteriosa nube nera travolge i regni, rubandone i castelli e i popoli e facendo piombare la carestia nei campi, Fantaghirò dovrà partire per capire come ritrovare anche il suo castello. Con l’aiuto del giovane Parsel e di Tarabas, arriverà fino alla dimora dell’oscuro Darken. Quello che non immagina è che i piani delllo stregone erano proprio attirarli all’interno del suo vulcano per scatenare il Male sulla Terra.
Un Mondo in espansione
Con il quarto capitolo della saga di Fantaghirò, per lo sceneggiatore Gianni Romoli era giunto il momento di espandere il racconto anche al di fuori del regno conosciuto. Ecco che, insieme al regista Lamberto Bava, decisero di aggiungere un fascino esotico al racconto. Non solo il castello di Bouzov, in Repubblica Ceca, e la sua natura incontaminata, ma anche i palazzi orientali della Thailandia.
Anche il cast di personaggi veniva ad ampliarsi, oltre ai tanti comprimari delle precedenti avventure. A partire dal giovane principe Parsel delle isole, fino a re Tohor e sua figlia Angelica. Il regno del monarca è un tripudio di pagode e giardini pensili, infatti le location asiatiche furono molto azzeccate. Dal trucco al reparto costumi è stato fatto un grande lavoro per far respirare allo spettatore un’atmosfera esotica ma con tratti sempre fiabeschi. Il fantasy, infatti, certamente non manca: come confermano anche tutta la moltitudine di nuove creature ideate dal maestro Sergio Stivaletti.
Magiche curiosità
- Gli indovinotteri di Parsel sono stati una grande intuizione di Romoli in sceneggiatura per guidare il gruppetto fino al malvagio Darken. Gli insetti che formano una freccia o altre indicazioni per indicare la via avevano anticipato, nel 1994, Google Maps! Furono realizzati tramite un sistema a calamita, che permetteva agli insetti di posizionarsi in maniera autonoma.
- Darken si era stabilito all’interno di un vulcano chiamato Nekrad (che è il nome dello stregone al contrario). L’ispirazione viene anche dal primo villain di James Bond, Mr. No, che aveva la sua base all’interno di un vulcano. Nel primo film del 1962 recitò anche Ursula Andress, che qui interpreta ancora Xellesia.
- Horst Buchholz interpreta il malvagio Darken, attore poliedrico e dalla lunga carriera che noi ricorderemo, qualche anno dopo, nella parte del dottor Lessing in La vita è bella di Benigni. Non si può non citare, tra le sue fonti d’ispirazione, anche Darth Vader, dopo la clamorosa rivelazione che fa a Tarabas. Anche se Romoli stesso, suggerì che dietro ci fosse anche un po’ di Shakespeare.
- Sempre lo sceneggiatore definì questo quarto capitolo di Fantaghirò come quello più “sadico”, anche per certe scelte narrative. Ad esempio lo sconvolgente finale del primo episodio!
Un cast affiatato
E’ la stessa Brigitte Nielsen (Strega Nera) ha confermare come il cast fosse sempre più affiatato ogni anno che passavano insieme. In questo avventura si divertì molto a condividere la scena con Ursula Andress, ricordando che (eccetto per il freddo nella grotta) le due diventarono molto amiche. Ci furono però delle difficoltà con Romualdo, infatti Kim Rossi Stuart non poté partecipare alle riprese. Ecco allora l’idea di Bava di sostituirlo con un altro attore, dopo che Darken lo aveva trasformato in un mostro dall’animo gentile. Fiodor è un personaggio tragico e bellissimo, che a tratti ricorda il gobbo di Notre Dame. Anche per il finale furono costretti ad improvvisare una soluzione con immagini di repertorio, riuscendo a non deludere i fan del personaggio.
Sarà un’avventura di grandi difficoltà per Fantaghirò, sia per ricerca del suo castello e della sua famiglia, sia per il suo rapporto con Tarabas, dopo averlo redento al bene. Il grande contributo di Stivaletti torna anche con la trasformazione del mago in una bestia feroce. Per le ispirazioni cita L’Ululato di Joe Dante e, naturalmente, Un Lupo Mannaro Americano a Londra di Landis. In entrambi casi il morphing del volto è minimo, tutto il lavoro viene lasciato alla prostetica sul viso di Tarabas.
Il finale riesce a chiudere tutte le storyline con un epico scontro, che rende giustizia al valore del temibile avversario. Forse anche Romoli, dopo essersi sorpreso di non chiudere le storie di Fantaghirò con una trilogia ed aver osato in questo quarto capitolo, non si sarebbe aspettato, due anni dopo, di essere chiamato per un capitolo finale. Destinato ad essere il tramonto delle avventure della principessa.
Di poco sotto al precedente capitolo, Fantaghirò 4 riesce ad ampliare il world-building del mondo fantasy creato da Bava e Romoli, regalandoci: location inedite, una buona storia e il villain più perfido dell’intera saga!
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