Ghiaccio e argento – In libreria dal 10 ottobre

Ghiaccio e Argento di Stina Jackson è un un thriller inquietante e intenso, dall’ambientazione estrema e suggestiva, capace non solo di tenere i lettori con il fiato sospeso, ma anche di delineare abilmente i rapporti umani e il dolore di un padre. Vincitore del Best Swedish Crime Award 2019, è il primo romanzo d’esordio dopo trentasei anni a essersi aggiudicato questo prestigioso premio. Lo potete acquistare su Amazon cliccando QUI.

La trama

Sono ormai tre estati che Lelle, insegnante di liceo e padre di un’adolescente, trascorre ogni notte alla guida della sua auto. Conosce ogni metro degli oltre cinquecento chilometri della Via dell’Argento – la strada che serpeggia tra gli alberi dell’antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Lelle conosce ogni paesino isolato, ogni insediamento, ogni specchio d’acqua. Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte tra il ghiaccio e l’argento, lungo quell’autostrada che d’estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d’asfalto sulla luna. Lelle ha soltanto l’estate per cercare sua figlia, perché in autunno inizia l’anno scolastico e deve interrompersi. Lelle non ha speranze, eppure la speranza è l’ultima cosa che gli resta.
Meja ha diciassette anni e viene dalla città, ma sua madre l’ha costretta a trasferirsi a Glimmersträsk: un puntino sconosciuto lungo la Via dell’Argento. Lontana da tutto ciò che amava, Meja è sola e disperata. Finché non incontra qualcuno che può darle più di quanto abbia mai avuto: una nuova famiglia. Con l’arrivo dell’autunno e la sparizione di un’altra ragazza, i destini di Lelle e Meja iniziano a intrecciarsi in modo indissolubile e sconvolgente.

ghiaccio e argento

Un estratto da Ghiaccio e Argento

“Aveva percorso la statale, che la gente del luogo chiamava familiarmente Via dell’argento, così tante volte da conoscerla come le proprie tasche. Sapeva dov’erano i curvoni e persino gli strappi nelle recinzioni che permettevano ad alci e renne di invadere il manto stradale. Sapeva dove si raccoglieva la pioggia, e dove la nebbia saliva dai laghi cambiando la fisionomia del mondo.
La strada era un’eco di un’epoca passata, in cui era utilizzata per trasportare l’argento da Nasafjäll al golfo di Botnia. Ora si snodava come un fiume tra i monti e la costa, collegando Glimmersträsk alle altre località dell’entroterra, e per quanto lui ormai odiasse tutte le anse e le curve che attraversavano la fitta boscaglia, non l’avrebbe mai abbandonata. Era lì che lei era scomparsa, era stata quella strada a inghiottire sua figlia.
Nessuno sapeva che di notte lui saliva in auto per andare a cercare Lina. Che fumava una sigaretta dietro l’altra con il braccio attorno al sedile del passeggero, che parlava con sua figlia come se lei fosse realmente lì, come se non fosse mai scomparsa.”

 

L’autrice

Stina Jackson, classe 1983, è nata a Skellefteå, una città nel nord della Svezia. Da dieci anni vive a Denver, dove ha scritto il suo acclamato romanzo d’esordio, Ghiaccio e argento. Grazie al successo internazionale è considerata oggi come la nuova grande promessa del thriller scandinavo.

stina jackson