«La voce dell’uomo era diventata uno squittio, evocava ombre e territori sotterranei dai quali restare lontani.

“Qualcuno lo ha spostato e ora vuole seppellire anche me. Lo devi fermare, Teresa. Fermalo, come hai fermato me.”

Marini aveva aperto la porta e chiamato gli agenti penitenziari. Quando lo condussero via, ciò che Teresa vide negli occhi sbarrati dell’assassino era un paradosso. Chi può spaventare lo spavento?
Teresa aprì la mano. La risposta, forse, era nel bigliettino appallottolato nel suo palmo.»

Dal 3 giugno in libreria

Il nuovo romanzo di Ilaria Tuti

In Figlia della cenere, quarto romanzo di Ilaria Tuti, torna Teresa Battaglia per raccontarci una storia di dipendenza affettiva e di donne dalla forza straordinaria. E per ricordarci l’importanza della memoria, personale e collettiva.
Per Teresa Battaglia è arrivato il momento di affrontare l’interrogativo più straziante della sua vita e di trovare il coraggio di darsi una risposta. Proprio sente che è arrivato il momento di ritirarsi, un vecchio caso, forse il più importante della sua vita, torna a riaprirsi, facendo bruciare ricordi e ferite mai davvero guarite. Teresa ha di fronte un assassino seriale: il primo criminale finito dietro alle sbarre grazie a lei, ventisette anni prima, quando era una donna insicura, sposata con un marito violento.

Al tempo, il suo istinto, ora riconosciuto e apprezzato da tutti, era ancora informe, ma iniziava a reclamare il suo spazio, in un mondo dominato dagli uomini, per mettersi a servizio della giustizia e della verità. La fine rappresenterà, come spesso accade, un ritorno all’inizio. Fra fantasmi del passato e un’antica voce di morte che ritorna a farsi viva, Teresa comprende di dovere a se stessa e a chi la circonda un ultimo atto. Un ultimo scontro con la ferocia della vita.

Con una narrazione che si sposta avanti e indietro nel tempo, fatta di frammenti, come la mente di Teresa Battaglia che fatica a tenere insieme i pezzi, Ilaria Tuti ci porta all’origine del suo commissario e indaga le cause del male che ci abita: perché dietro ogni colpevole se ne nascondono sempre altri, e per comprendere e giudicare bisogna conoscere tutta la storia.


ILARIA TUTI vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il suo esordio, il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, le ha fatto subito assumere una posizione di prestigio nella narrativa italiana. Il secondo romanzo, Ninfa dormiente, è del 2019, e gli è valso la finale agli Edgar Awards. Entrambi vedono come protagonisti il commissario Teresa Battaglia, uno straordinario personaggio che ha conquistato editori e lettori in tutto il mondo, e soprattutto la terra natia dell’autrice, la sua storia, i suoi misteri. Nel 2020 esce il suo terzo romanzo, Fiore di roccia, che narra la storia delle Portatrici carniche durante la prima guerra mondiale
Con Luce della notte, il suo quarto romanzo, torna in scena il commissario Teresa Battaglia.