“Irrisolti” è un viaggio nei misteri più oscuri della cronaca italiana: dieci casi, dieci storie di vittime senza giustizia, dieci enigmi che continuano a interrogarci.

Da Giuseppe Pinelli al controverso caso di David Rossi, passando per delitti in cui le vittime sono bambini innocenti e donne dimenticate, ogni capitolo è un’immersione in un’indagine senza risposte. Storie di omissioni, depistaggi e verità mai dette.
Francesca Zanni ci guida nei luoghi del crimine, ricostruendo i dettagli, le relazioni tra i protagonisti noti (e talvolta ignoti) e le inquietanti zone d’ombra. Ognuna delle vittime è una voce spezzata che grazie a queste ricostruzioni torna a farsi sentire, chiedendoci di non dimenticare.
I casi:
- La diciottesima vittima di piazza Fontana. Storia dell’anarchico Giuseppe Pinelli
- Gli innocenti dei pozzi. Storie dei bambini di Bitonto
- Fuoco nemico. Storia di Giorgiana Masi
- Delitti irrisolti del DAMS. Storie di Angelo Fabbri e Leonarda Polvani
- Sparita due volte. Storia di Catherine “Katy” Skerl
- Gli otto delitti di Modena. Storie di donne dimenticate
- La ragazza di Portbou. Storia di Evi Rauter
- Vittima del dovere. Storia di Francesco Marcone
- I misteri di Arce. Storia di Serena Mollicone
- La finestra sul vicolo. Storia di David Rossi
L’AUTRICE: FRANCESCA ZANNI
Giornalista pubblicista freelance e podcaster. Ha esordito nel mondo del podcasting nel 2020 con “Irrisolti. I misteri del crimine” e nel 2022 ha pubblicato “Rumore. Il caso di Federico Aldrovandi”, un’inchiesta autoprodotta che ha vinto il premio “Pod 24” di Radio 24 al Festival del Podcasting 2022 e due premi a Il Pod – Italian Podcast Awards 2023 (Miglior podcast Indie Narrazione e Podcast Indie dell’anno). Dal 2023 collabora con Radio24 con cui ha realizzato i podcast originali “Cento giorni dopo – Il caso Amedeo Damiano”, e “Come una marea – Il caso Franco Mastrogiovanni”. Nel 2024 è stata giurata a Il Pod – Italian Podcast Awards organizzati da Tlon e ai DIG Awards.
“Dal cuore nero della cronaca le voci spezzate delle vittime tornano a farsi sentire, chiedendoci di non dimenticare. Perché accettare l’ingiustizia di ieri è consentirle di ripetersi anche oggi.”
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