Centoquattordici anni fa nasceva Vincent Price, icona del cinema horror capace di conquistare con il suo fascino misterioso intere generazioni di appassionati del genere. Tra le sue pellicole più interessanti c’è indubbiamente “La Casa dei Fantasmi”, cult del 1959 diretto da William Castle…

I personaggi di Vincent Price: l’eleganza che celava l’abisso
Tra le decine di ruoli che Vincent Price ha interpretato nel corso della sua lunga carriera ci sono alcuni dei personaggi più affascinanti, iconici e complessi del cinema (e della letteratura) horror. Basti pensare al malinconico ritratto di Roderick Usher che Price ha regalato al pubblico in I vivi e i morti, adattamento del celebre La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe; oppure alla sua ultima apparizione sul grande schermo nell’iconico Edward mani di forbice, in cui l’attore interpretava il creatore di Edward, in un ruolo toccante e carico di malinconia.
Price, con la sua affascinante e misteriosa eleganza, ha interpretato innumerevoli volte anche il ruolo del villain: personaggi crudeli e spietati, capaci di macchiarsi dei peggiori crimini, ma sempre in grado di suscitare nel pubblico una forma di empatia, in quanto figure con caratterizzazione profondamente tragica, anche grazie alle interpretazioni dello stesso Vincent Price (in questo caso, la mente vola subito al personaggio del Dr. Anton Phibes, nel film del 1971).

La caratteristica fondamentale dei personaggi di Price era la dualità, una dualità che l’attore sapeva mettere in scena perfettamente: figure inquietanti e sinistre, caratterizzate da una teatralità raffinata e da una sofisticata malvagità, ma soprattutto personaggi complessi che dietro una facciata elegante celavano un incolmabile abisso interiore.

“La Casa dei Fantasmi”, il grande successo di William Castle
Uno dei personaggi più interessanti tra quelli interpretati da Price – seppur nella sua apparente semplicità – è quello di Frederick Loren (notare come anche qui il nome sembra ammiccare all’opera di Poe citata precedentemente). In La Casa dei Fantasmi (House on Haunted Hill), Loren invita cinque sconosciuti a trascorrere una notte in una villa infestata, promettendo una ricompensa in denaro a chi riuscirà a resistere fino all’alba. Ma dietro questa trovata macabra si cela un gioco psicologico ben più complesso, che coinvolge la tormentata relazione del personaggio con la moglie Annabelle, una donna altrettanto manipolatrice, con cui condivide un matrimonio fatto di accuse velenose, tradimenti e piccole vendette crudeli.
Sin dalla sua prima apparizione, Loren incarna l’archetipo del gentiluomo gotico, elegante e teatrale. Né villain né eroe, il personaggio di Vincent Price si configura quasi come un personaggio metanarrativo, nella misura in cui sembra essere lui il “burattinaio” che dirige il gioco (o, per meglio dire, l’incubo) in cui i personaggi del film si trovano coinvolti. Loren è, infatti, il fautore della costosa festa e per tutta la durata del film si dimostrerà capace di mantenere una sorprendente lucidità che finirà per sventare un piano diabolico di cui proprio lui doveva essere la vittima.

I punti di forza di un film a basso budget
Nonostante fosse una produzione a basso budget, all’uscita La Casa dei Fantasmi ottenne un’ottima accoglienza sia da parte del pubblico che della critica. La sceneggiatura ben scritta – indubbiamente influenzata dalle opere di autori letterari all’epoca particolarmente in voga, come Agatha Christie e il già citato Allan Poe – e l’ottima regia di Castle costituiscono le fondamenta di un’opera solida, veramente spaventosa per quegli anni e capace di fare della propria ambientazione tipicamente gotica uno dei principali punti di forza della narrazione.
Da un certo punto di vista, La Casa dei Fantasmi sembra ammiccare a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, uscito solo vent’anni prima: per i personaggi – intrappolati nella casa apparentemente infestata – non esiste una via di uscita e l’unica possibilità di salvezza consiste nel sopravvivere fino alla mattina dopo. La morte di Annabelle (moglie di Frederick, personaggio interpretato da Price) sembra portare il film esattamente nella direzione di Dieci piccoli indiani: in questo scenario, uno solo dei personaggi potrebbe sopravvivere alla notte e beneficiare del premio in denaro. Ma non va così. Un plot twist ribalta la situazione, distruggendo le credenze e convinzioni dello spettatore stesso e portando la storia in una direzione inaspettata e sorprendente.

Spaventosi fantasmi o crudeli esseri umani?
Un altro punto di forza del film consiste nella sua capacità di far costantemente dubitare lo spettatore delle proprie credenze e convinzioni. Non solo per quanto riguarda lo sviluppo della trama, ma soprattutto relativamente alla reale essenza di ciò che minaccia i personaggi all’interno della casa. I fantasmi ci sono davvero oppure si tratta di un inganno orchestrato da qualcuno, forse proprio da Frederick, per uccidere i presenti? Anche nel finale, quando l’enigma finirà per essere risolto, la domanda rimarrà parzialmente senza risposta.

Il primo personaggio ad attirare su di sé i sospetti dello spettatore – e chiaramente quelli degli altri individui rinchiusi nel luogo “infestato” – è proprio Frederick, interpretato da Vincent Price, tratteggiato fin da subito come un abile e cinico calcolatore e un marito pericoloso e morboso. Con la sua classica eleganza, Price restituisce l’immagine di un personaggio che sembra a suo agio anche nel pericolo, un uomo sfacciato con grandi capacità manipolatorie. Frederick è il sospettato perfetto: in quella casa tenebrosa tutto sembra essere sotto il suo preciso controllo.

L’eredità de La Casa dei Fantasmi
Oltre ad essere uno dei film che ha consacrato Vincent Price come re dell’horror gotico (elegante), La Casa dei Fantasmi ha avuto un enorme impatto anche sulla produzione cinematografica successiva. Basti pensare, infatti, che nel 1999 è uscito Il mistero della casa sulla collina (diretto da William Malone), remake che non è riuscito però a replicare il grande successo del film di Castle. Otto anni dopo, quindi nel 2007, è uscito anche un sequel del remake, dal titolo Il ritorno nella casa sulla collina. Negli ultimi anni, sono inoltre circolate voci su un possibile nuovo remake del film con la partecipazione della figlia di William Castle, Terry Castle, nel ruolo di sceneggiatrice.
Oltre ai suoi celebri remake, La casa dei fantasmi ha avuto un’influenza sorprendente anche su uno dei film più importanti della storia del cinema: Psyco di Alfred Hitchcock (QUI la mia analisi del film). Si racconta infatti che il maestro del brivido rimase colpito dal successo della pellicola di William Castle, realizzato con un budget estremamente ridotto ma capace di ottenere grande riscontro di pubblico. Hitchcock vide in quell’operazione una conferma concreta: era possibile realizzare un horror efficace, coinvolgente e di qualità anche con mezzi limitati. Fu così che decise di intraprendere una strada simile, scegliendo di girare Psyco con un budget contenuto, in bianco e nero, e con la troupe della sua serie televisiva. Il risultato fu un capolavoro destinato a cambiare per sempre il volto del cinema.

L’influenza su American Horror Story: Murder House
Infine, il film di William Castle ha ispirato anche Ryan Murphy e Brad Falchuk per quanto riguarda le atmosfere (e i personaggi) della prima stagione di American Horror Story, ovvero Murder House (QUI la mia analisi). Profondamente influenzata dal cinema e dalla letteratura gotica, Murder House riprende molti degli elementi tipici de La casa dei fantasmi: la villa infestata come personaggio a sé stante, la convivenza forzata tra vivi e spiriti, e una tensione crescente costruita sull’ambiguità psicologica. Proprio come nel film di Castle, la casa diventa un teatro chiuso in cui si consumano tradimenti, ossessioni e vendette, con personaggi che oscillano tra vittime e carnefici. Anche il tono melodrammatico, la teatralità di alcune figure e l’uso consapevole dell’ironia nera sono chiari omaggi a quel modo di fare horror che mescola paura e intrattenimento, in pieno stile Vincent Price.

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