Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza in programma dal 1 al 6 novembre 2022 nel capoluogo giuliano presso il Politeama Rossetti e il Teatro Miela, annuncia nuovi titoli in programma nella 22° edizione: otto anteprime stellari, tra cui Vesper e l’attesissimo Mad Heidi, per vivere imperdibili avventure ed esplorazioni in un multiverso di fantasia.

“Il team del Trieste Science+Fiction ha selezionato con cura titoli esclusivi tra successi internazionali, film imperdibili acclamati dalla critica che hanno conquistato l’entusiasmo del pubblico e piccole gemme nascoste che rendono la 22° edizione del festival la meta privilegiata per tutti gli amanti del genere” – ha sottolineato Alan Jones, direttore artistico della manifestazione – “Volevo riportare la fantascienza al festival di genere più antico del mondo in maniera grandiosa, celebrando tutto ciò che è cosmico, intergalattico e futuristico. E con le ultime aggiunte al nostro programma ‘Back to the Superfutures’, abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato di stupire, emozionare ed elevare il nostro senso di meraviglia”.

VESPER di Kristina Buozyte, Bruno Samper (Regno Unito, 2022) – ANTEPRIMA ITALIANA 

Il duo dell’acclamato “Vanishing Waves”, Kristina Buožytė e Bruno Samper torna con un’impressionante storia dall’ambientazione distopica, in arrivo al Trieste Science+Fiction in anteprima italiana e distribuito in Italia da Leone Film Group. Dopo il collasso dell’ecosistema terrestre, la tredicenne Vesper deve usare tutte le sue risorse per sopravvivere, assieme al padre malato Darius, tra i resti decadenti di un mondo distrutto. Trovatasi al centro di una pericolosa avventura, la ragazza dovrà fare affidamento sulla sua arguzia e le sue abilità di hacker biologico per sopravvivere.

LOLA di Andrew Legge (Regno Unito, 2022)

Un avvincente lungometraggio fantascientifico che unisce lo stile del mockumentary alla grande Storia del ‘900, raccontando una ingegnosa vicenda sui viaggi nel tempo. 1940: le sorelle Thom e Mars costruiscono una macchina, LOLA, che intercetta i programmi radio e TV dal futuro, permettendo loro di ascoltare grandi hit prima ancora di essere incise, piazzare scommesse infallibili e abbracciare le loro anime punk. Con l’arrivo della seconda guerra mondiale, le sorelle decidono di utilizzare le informazioni dal futuro per aiutare l’intelligence militare che riesce a cambiare le sorti dell’ascesa nazista. 

MEMORY OF WATER di Saara Saarela (Finlandia/Germania/Estonia/Norvegia, 2022) – ANTEPRIMA ITALIANA

Dramma distopico basato sull’omonimo romanzo di Emmi Itäranta, che verrà proiettato al festival triestino in anteprima nazionale e distribuito in Italia da Blue Swan Entertainment. In un mondo sconvolto dal riscaldamento globale, l’acqua potabile è severamente razionata. L’ultimo vero maestro del tè, confida alla figlia Noria Kaitio il luogo segreto di una sorgente d’acqua. Alla sua morte, Noria prova un grande senso di colpa verso la sua gente, la cui vita è messa a repentaglio dalla scarsità d’acqua. Ma se dovesse infrangere la sua promessa, rivelando ciò di cui è a conoscenza, il governo autoritario deprederebbe la sorgente e lei finirebbe imprigionata. O peggio. 

THE ARTIFICE GIRL di Franklin Ritch (USA, 2022) – ANTEPRIMA ITALIANA

Il debutto di Franklin Ritch nella fantascienza è un’esperienza che spinge lo spettatore in una spirale eticamente complessa tra tecnologia e prevenzione della criminalità, in arrivo a Trieste sempre in anteprima italiana. Una volta arruolati al servizio di Gareth – il rivoluzionario mago della tecnologia diventato vigilante di Internet – le vite degli agenti speciali Dena Helms e Amos McCullough compiono una svolta importante nel futuro del panorama digitale. L’inusuale metodo per scovare i predatori online e irretire i pedofili si rivela essere un’intelligenza artificiale e il suo rapido sviluppo nel corso dei decenni porterà a seri problemi in tema di autonomia, di oppressione e del vero significato dell’essere “umano”.

ZERO di Faye Gilbert (Regno Unito, 2022) – ANTEPRIMA INTERNAZIONALE

Zero”, in anteprima internazionale, segna il debutto alla regia di Faye Gilbert, nominata ai BAFTA nel 2000 per il cortometraggio “Perdie”. In un prossimo futuro, tutti gli adulti sono scappati sulla terraferma da un regime tirannico. Il Gateway offre la possibilità di sopravvivenza solo all’adolescente Zero, al fratello Serger, e alla loro sorella minore Wake, che vogliono portare in salvo dalla violenza della città. Quando la vita di Zero viene minacciata, fugge portando con sé la riluttante Wake. Serger è costretto a seguire le due sorelle mentre combattono per la sopravvivenza e per un posto sicuro dove vivere. 

NEW RELIGION di Keishi Kondo (Giappone, 2022) – ANTEPRIMA ITALIANA

Arriva ancora in anteprima italiana a Trieste un fantasy visionario e distopico alla Lynch/Cronenberg, realizzato da una nuova e scioccante voce giapponese. Miyabi ha perso in un incidente la sua unica figlia. Dopo la sua morte ha divorziato. Ora lavora come squillo e vive con il suo nuovo fidanzato. Un cliente strambo, un giorno le chiede di fotografare la sua colonna vertebrale, poi, in un altro incontro, i suoi piedi. Presto si rende conto che ogni volta che permette di farsi fotografare il corpo lo spirito della figlia le si avvicina sempre di più. Rimarranno solo i suoi occhi da fotografare…

WALKING AGAINST THE RAIN di Scott Lyus (Regno Unito, 2022) – ANTEPRIMA ITALIANA

Un’esplorazione strabiliante in un mondo dove sono state rimosse  le connessioni umane, in programma alla manifestazione triestina sempre in anteprima italiana. Come sopravviveremmo senza il flusso costante di comunicazioni, informazioni,  social media? Cominceremo a rivalutare il vero significato dello stare da soli? Blair e Tommy, due sconosciuti, vagano in una landa desolata nel disperato bisogno di incontrarsi. In questo scenario post-apocalittico, dovranno fronteggiare una minaccia aliena, confrontarsi con la morte e a riscoprire una nuova fiducia nell’umanità.

MAD HEIDI di Johannes Hartmann, Sandro Klopfstein (Svizzera, 2022)

Dai produttori del cult “Iron Sky”, in programma al festival una commedia gore, presentata come primo film “Swissploitation” della storia. In una Svizzera distopica sotto il comando di un fascista magnate del formaggio, Heidi vive una vita tranquilla sui monti, protetta dal nonno. Dopo essere stata rapita da brutali truppe d’assalto del governo, il suo desiderio di libertà innesca una rivoluzione. Fuggita di prigione e dagli sguardi di nerboruti carcerati, l’ingenua ragazza delle Alpi affronterà l’intolleranza al lattosio, mutilazioni da Toblerone, coltellini svizzeri, torture con fonduta e trappole mortali tipo orologio a cucù, lottando contro una macchina d’odio umano alimentata a formaggio. 

Leggi anche le recensioni dei film presentati nell’edizione 2021 del festival:
-> The Pink Cloud – Quando il cinema riesce ad essere profetico
-> Relic (2020) – quanto fa paura invecchiare
-> Yummy – Chirurgia plastica, tette e…zombi