Sono da sempre appassionata di film sugli squali, anche quelli più trash mi divertono, soprattutto vedere lo “squalone” che sbrana solitamente un gruppo di giovani “idioti”.
Ho deciso quindi di vedere 47 metri – Great White con l’intento di farmi qualche grassa risata… come mi sbagliavo.
Come si evince dal titolo infatti a questo film manca la cosa fondamentale: lo squalo.
Questo purtroppo è solo uno dei molti difetti di questa pellicola ma andiamo con calma.

great white

Trama

Partiamo dalla trama: Il film inizia con due blogger che vengono attaccati da uno squalo. Lui muore sotto gli occhi di lei e *puff* cambio di scena. Conosciamo così i nostri protagonisti, due giovani attraenti che sbarcano il lunario facendo le guide ad alcuni turisti. Un giorno devono portare in giro due clienti e quando li portano su una meravigliosa spiaggia trovano il cadavere del blogger di inizio film ma della fidanzata non c’è traccia, i due con i turisti al seguito e il cuoco decidono che la cosa migliore è cercare loro stessi la ragazza. Magari è ancora viva : spoiler è morta stecchita e i nostri nel tentativo di trovarla si fanno attaccare dallo squalo che gli distrugge malamente l’idrovolante. Ora i nostri 5 protagonsiti sono su un gonfiabile di salvataggio alla deriva.

Il film dura solo 1h30 ma sembra durarne 5. I personaggi sono caratterizzati malissimo, uno più antipatico dell’altro, gli attori purtroppo non riescono a “uscire” ma d’altra parte con una sceneggiatura inesistente, ci sono momenti di silenzio totalmente a caso palesemente perchè non avevano idea di cosa scrivere, e quel poco che dicono è ben poco.
I due protagonsiti sembrano usciti da uno dei peggiori libri Harmony mai pubblicati.
Tra momenti di immotivata gelosia, di stupidità al di fuori dell’immaginabile pian pianino muoion quasi tutti.
Peccato che nemmeno nel momento dello sbranamento ci si diverta. Lo squalo non lo si vede se non 20 minuti prima della fine del film, c’è solo la pinna.

Tra drammi romantici, flashback di traumi passati, limoni subacquei fatti passare per respirazione bocca a bocca il film scorre senza dare nulla allo spettatore. Il sangue è poco, il divertimento è nullo, empatizzare con dei personaggi che sembrano delle amebe è impossibile. Insomma questo 47 metri – Great White è una perdita di tempo, di neuroni e di voglia di vivere, durante la visione speravo che lo squalo uscisse dallo schermo e sbranasse me.


La regia, la sceneggiatura e la colonna sonora sono inesistenti
. Purtroppo di questo film non c’è nulla che si possa salvare. Veramente sconisgliato, un film privo di cuore, di spina dorsale. Una pellicola piatta e vuota. Una vera delusione. Gli altri due 47 metri a confronto con questo sono dei capolavori.


Un film horror che richiede una gran dose di coraggio per essere visto, peccato che non sia per i giusti motivi.

Classificazione: 0.5 su 5.

Leggi anche -> Fauci crudeli: “Lo squalo”.. di Bruno Mattei