Si è spento poche ore fa Max Von Sydow, attore rinomato sia in Europa che ad Hollywood, con una lunga carriera di oltre 60 anni di successi. Un attore camaleontico che riusciva a passare dal film impegnato e d’essai al blockbuster più commerciale.

 

Max Von Sydow aveva 90 anni, era di nazionalità svedese ma naturalizzato francese. Suo padre era un rinomato etnologo e sua madre una maestra. La sua discendenza era però nobile: i suoi antenati provenivano dalla Pomerania (regione tedesca) che tra il XVII e il XIX secolo era sotto il controllo svedese. Di religione luterana, come la sua famiglia, divenne in seguito agnostico. La sua passione per la recitazione iniziò a teatro, dove mosse i primi passi. Successivamente entrò nel mondo del Cinema grazie al sodalizio con Ingmar Bergman.

 

Drammi famigliari e partite a scacchi

Bergman scelse proprio Max Von Sydow come suo attore feticcio. Insieme collaborarono in ben 11 lungometraggi, tra il 1957 e il 1971. Il film forse più conosciuto rimane Il settimo sigillo, storia di una cavaliere e del suo scudiero che in una Svezia devastata dalla peste incontrano la Morte in persona. Block, questo il nome del cavaliere, la sfiderà in una partita a scacchi per posticipare la sua fine. Tra il filosofico e il gotico, un film che dal 1957 ha segnato la storia del Cinema.

Da ricordare anche il bellissimo Il posto delle fragole, sempre dello stesso anno. Il professor Isak Borg viene insignito di un prestigioso premio accademico. La sua giornata inizia però con un incubo: egli si trova solo in una città sconosciuta dove gli orologi sono privi di lancette. Un uomo cade a terra afflosciandosi su se stesso e un carro funebre cozza contro un lampione facendo cadere sul selciato la bara che trasporta. Si vede una mano afferrare il professore per il braccio, tirandolo a sé ed egli riconosce nel volto del morto il proprio viso. Al risveglio, deciderà di partire in automobile insieme alla nuora Marianne. Il viaggio li condurrà alla fattoria dove aveva vissuto nell’infanzia, portandolo a riflettere sul senso della vita che stava conducendo.

 

L’esorcista e la consacrazione ad Hollywood

Il ruolo che più ha segnato la carriera di Max Von Sydow rimane quello di padre Lankester Merrin ne L’esorcista di William Friedkin del 1973. Il prete ed archeologo che dovrà eseguire il rito di esorcismo sulla piccola Regan MacNeil. Il ruolo era ispirato dalla figura di Pierre Teilhard de Chardin. Questo gesuita fu paleoantropologo e fervente sostenitore dell’evoluzionismo come contatto verso Dio. Friedkin decise di non scegliere per il ruolo Marlon Brando, che avrebbe catalizzato troppo le attenzioni del pubblico, ma l’attore svedese. In questo modo Von Sydow, che durante le riprese aveva ancora 43 anni, doveva sottoporsi giornalmente ad ore di trucco prima di impersonare il più anziano padre Merrin.

 

Una star al lavoro con i grandi registi

La carriera di Max Von Sydow diventa inarrestabile, portandolo ad avere una filmografia di tutto rispetto. Ha avuto la fortuna di lavorare con i più grandi, spaziando nei vari generi cinematografici. Nel 1984 partecipò al film Dune di David Lynch, tratto dal romanzo fantascientifico di Frank Herbert, nel ruolo del dottor Kynes. Il film è ambientato nell’anno 11.019, la famiglia Atreides, destinata al governo del pianeta Arrakis, fondamentale per la presenza di una spezia in grado di allungare la vita, viene distrutta dal barone Arkonnen. Sopravvive solo il figlio, che cerca vendetta. Nella pellicola abbiamo anche attore del calibro di Kyle MacLachlan e Patrick Stewart.

Max Von Sydow ha collaborato anche con parecchi registi italiani, tra questi nel 2001 anche con Dario Argento in Non ho sonno. Film girato interamente a Torino, in maniera analoga ad un altro grande successo del cineasta italiano: Profondo rosso. Questa volta protagonista è un detective in pensione che soffre d’insonnia che viene chiamato a risolvere il caso di una serie di omicidi misteriosi. Lo aiuta un giovane poliziotto che per le indagini si avvale delle migliori attrezzature tecnologiche.

Nel 2002 il poliedrico attore collabora anche con Steven Spielgerg nell’adattamento del romanzo di Philip K. Dick: Minority Report. La storia è ambientata in una prossimo futuro in cui un poliziotto tenta di stabilire la sua innocenza. La società ha trovato il sistema di ridurre il tasso di criminalità, attraverso l’utilizzo di particolari esseri chiamati Precog. Questi sono in grado di sventare gli atti criminali prima che avvengano, arrestando il potenziale colpevole prima che si compia il crimine. Il complotto sarà molto più intricato del previsto e Von Sydow interpreta Lamar Burgess, il capo del corpo di polizia.

Giusto anche ricordare la collaborazione con Martin Scorsese nel bellissimo thriller psicologico, Shutter Island. Il film racconta di Rachel Salado, paziente del manicomio criminale sull’isola di Shutter, che scompare all’improvviso. L’agente federale Teddy Daniels, affiancato dall’ufficiale Chuck Aule, dovrà indagare per risolvere il mistero. In questo caso l’attore svedese fa poco più di una comparsa, ma il suo dialogo rimane ancora oggi magnetico ed affasciante.

 

Dal cinema alla televisione: una star globale

Tra i suoi ultimi ruoli anche quello della spia della Resistenza, Lor San Tekka, in Star Wars: Il risveglio della Forza. Anche qui il suo ruolo è poco più che un cammeo, ma nonostante lo scarso minutaggio il suo personaggio è diventato canonico nel grande universo fantascientifico, dal film ai fumetti dedicati.

Notevole anche l’impegno di Von Sydow in ambito televisivo, in particolare nell’adattamento della HBO della saga fantasy Il Trono di Spade. Il suo ruolo è quello del Corvo con Tre Occhi, figura mistica che vive oltre la Barriera ai limiti del continente di Westeros. Farà da mentore al giovane Brandon Stark, a cui passerà i suoi poteri, ovvero avere delle visioni di quello che accadde nel passato e la possibilità di controllare altri animali telepaticamente.

 

Queste sono solo una minima parte dei ruoli che hanno permesso a Max Von Sydow di essere un attore a tutto tondo per il mondo del Cinema. Con il suo carattere pacato, la sua professionalità e la voglia di mettersi continuamente in gioco: ha saputo entrare nel cuore degli spettatori di tutto il Mondo.

La Redazione di HI24 rende omaggio a questo grande attore