Dopo “Gli uomini d‘oro” (2019) Vincenzo Alfieri torna alla regia con un thriller di tutto rispetto: Ai confini del male.
Da oggi 1 Novembre il film sarà disponibile sarà su Sky Cinema 1 e in streaming su NOW.
Vincenzo Alfieri dirige un buon thriller che vede come protagonisti Massimo Popolizio e Edoardo Pesce, due carabinieri molto diversi tra di loro che si troveranno a lavorare insieme.
Il film è assolutamente valido, forse nella parte centrale si perde un po’ la sensazione di tensione che invece è imperante nel resto della pellicola.
Alfieri per la costruzione del film si è liberamente ispirato dal romanzo “Il confine” di Giorgio Glaviano.

Trama

Ambientato in un paesino del Lazio “Ai confini del male” si apre con il rapimento di due giovani durante un rave party.
Il caso ne ricorda a tutti un altro mai risolto avvenuto 10 anni prima, ragazzi rapiti, drogati, seviziati e uccisi di cui non si era mai trovato il colpevole.
Massimo Popolizio interpreta il capitano Rio, un uomo inflessibile, orgoglioso e duro nonché padre di uno dei due ragazzi rapiti.
Edoardo Pesce interpreta invece Meda, un carabiniere deluso e sconfitto dalla vita che a causa della sua brutta reputazione e di un passato burrascoso è chiamato “cane pazzo”.
Meda viene quasi messo subito in panchina dopo aver tirato un pugno a un uomo interessato al caso e dopo poco viene ricattato da una donna fintasi prostituta per avvicinarlo. La donna, interpretata da Chiara Basserman sostiene che anche sua figlia sia stata rapita ma che la polizia sostenga che sia fuggita spontaneamente.
Queste sono le premesse per questo interessante thriller tutto italiano del quale consiglio la visione.

ai confini del male

I temi

La pellicola gioca molto sul dualismo bene-male. Chi è buono? Chi è cattivo?
Il film si va interrogare su questioni etiche e umane molto profonde e non facili, non resta in superfice ma va a indagare nelle anime dei protagonisti.
Sia il personaggio interpretato da Popolizio sia quello interpretato da Pesce hanno una buona caratterizzazione, non risultano affatto piatti e monodimensionali.
Ai confini del male racconta anche la paternità, il modo di essere genitori e cosa questo ruolo comporta.
Guardando la pellicola è innegabile notare la forte ispirazione dalla serie “true detective”.
Il film è forse leggermente troppo lungo e nella gestione del corpo centrale a tratti si va a perdere ma nel complesso è un buon film che riesce a intrattenere grazie a una trama interessante e prova attoriale decisamente di livello.

ai confini del male

Messa in scena

Il film di Vincenzo Alfieri è dotato di una sceneggiatura interessante di uno sviluppo non banale.
Tra l’ombra del mostro e la presenza di un male che non si può nascondere, tra segreti e misteri l’ultimo lavoro di Alfieri vale sicuramente una visione.
Anche grazie a una colonna sonora parecchio coinvolgente e a un’ottima fotografia lo spettatore si trova a guardare una pellicola che intrattiene, nonostante i difetti, e della quale si percepisce anche una grande anima e passione.

Fino al finale lo spettatore non sa cosa aspettarsi, capisce però che c’è ancora qualcosa che non torna.
Un film che tiene sulle spine e che crea curiosità.
Un finale non banale, delle riflessioni non superficiali e delle tematiche delicate.
I personaggi sono umani a tutti gli effetti e vengono rappresentati nella loro quotidianità, nella loro vita tra il bene e il male, tra cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Da oggi 1 Novembre il film sarà disponibile su Sky Cinema 1 e on demand e in streaming su NOW.