Un volto indimenticabile. Uno sguardo di ghiaccio inconfondibile che ci ha regalato alcuni dei momenti più terrificanti della cinematografia contemporanea, dando vita a personaggi destinati a rimanere per sempre incisi nel nostro immaginario:
Oggi Antony Hopkins compie 83 anni, e vogliamo omaggiarlo ripercorrendo insieme i cinque momenti in cui è comparso sul grande schermo portando con sé non solo un’interpretazione unica, ma anche una buona dose di terrore.

Gli esordi del mito

Sir Philip Anthony Hopkins nasce a Margam, in una piccola comunità del Galles, e fin da subito orienta i suoi studi verso una formazione classica, specializzandosi in arti drammatiche e frequentando velocemente e con successo diverse accademie di recitazione inglesi. Dopo aver prestato servizio di leva finalmente riesci di nuovo a dedicarsi a pieno alla sua vera passione, giungendo alla celeberrima Royal Academy od Dramatic Arts e nel 1965 a passare l’audizione per il famosissmo National Theatre Una formazione di tutto rispetto che lo porta durante gli anni settanta a muovere i primi passi all’interno del piccolo e grande schermo, partecipando a pellicole di successo premiate anche presso l’Academy.

Il talento del dirompente giovane Hopkins però, giunge all’apice grazie alla sua forse più iconica interpretazione: nel 1991 veste i panni dello psichiatra-cannibale Dottor Hannibal Lecter, all’interno della saga tratta dai romanzi di Thomas Harris.
Da quel momento, la scalata verso il successo all’interno del panorama holliwoodiano della attore gallese è inarrestabile: recita a fianco dei massimi nomi del panorama cinematografico, spaziando tra generi e interpretazioni sempre diverse, collezionando ben 5 candidature agli Oscar, 8 ai Golden Globe e 7 ai BAFTA.

Ma i personaggi che l’attore ha fatto suoi nel corso della sua luminosissima carriera raccontano la sua storia meglio di chiunque altro. E oggi ripercorreremo insieme per questa occasione i cinque titoli con protagonista Anthony Hopkins che più ci hanno terrorizzato in assoluto e che hanno lasciato un segno all’interno del genere thriller e horror.

1) Dracula di Bram Stoker (1992)

Diretto da Francis Ford Coppola con protagonista Gary Oldman, Winona Ryder e Keanu Reeves, questo adattamento di Dracula è forse il più celebre ai giorni nostri: orrore e sentimento si uniscono in una miscela psichedelica e conturbante, laddove l’amore, la sessualità e il potere sono il filo rosso che guida la scoperta del vampiro più famoso di sempre.

Il ruolo di Antony Hopkins all’interno della pellicola è in questo caso quello dell’antagonista: il professor Van Helsing, dedito alla disperata caccia del principe transilvano. Ma l’attore si cimenta in un ruolo che si fa duplice (ad essere sinceri anche triplice) in quanto si presta non solo per essere la voce narrante dell’intera pellicola, ma interpretando anche il ruolo del Sacerdote Cesare nella linea temporale del passato.

Un horror gotico e sensuale, un viaggio per gli occhi attraverso la lente romantica e terrificante del vampiro più famoso di sempre… Insomma, in una rassegna Hopkins-Horror questo film non può mancare.

2) Magic – 1968

Pellicola meno celebre ma altrettanto spaventosa: Magic, diretto da Richard Attenborough vede Antony Hopkins protagonista assoluto di questo horror psicologico. Cocky Withers, dopo non essere riuscito ad entrare nel business dei maghi prestigiatori, inizia a dedicarsi ad esibirsi come ventriloquo insieme al suo pupazzo Fats… Ma il suo strumento sembra acquisire sempre di più una volontà propria, arrivando ad invertire la situazione e a sottomettere il suo padrone gettandolo in un abisso di follia e gesti estremi.

Anche in questo caso Hopkins, nella versione del film in lingua originale, si presta ad una doppia interpretazione, donando la voce anche all’inquietante e senziente pupazzo parlante, dando vita ad una storia classica e per questo terrificante, che indaga tra le pieghe della psiche umana.

3) Il rito – 2011

Siamo con questa pellicola, giunti ad una delle più recenti interpretazioni horror dell’attore gallese. E in questo caso, gli elementi terrificanti non mancano di certo, basti pensare che i fatti narrati sono tratti da una storia vera raccontata all’interno del saggio Storia Vera di un Esorcista oggi, di Matt Baglio.
In questo film diretto da Mikael Hafstrom, Hopkins veste i panni dell’eccentrico e poco ortodosso sacerdote esorcista Don Lucas, stabilitosi in pianta stabile a Roma per esercitare la sua professione sulle povere vittime che richiedono in suo aiuto. Il giovane e non credente Micheal Kovak, viene affidato agli insegnamenti di Don Lucas come tirocinante esorcista, e il suo scetticismo verrà definitivamente distrutto quando toccherà proprio a lui liberare il suo maestro dal Male, che è arrivato infine a impossessarsi di lui.

Alla canonica storia dell’apprendista esorcista alla ricerca di fede Hopkins dona una marcia in più grazie alla sua magistrale interpretazione del terribile climax del film: la possessione di Don Lucas vede l’attore lanciarsi in una performance ai limiti della sopportazione fisica, regalandoci attimi di terrore puro.

4) The Elephant Man – 1980

Diretto dal regista del conturbante per eccellenza David Lynch, The Elephant Man racconta delle strazianti vicende biografiche di Joseph Maverick. Il film infatti si presenta come l’adattamento cinematografico di The Elephant Man and Other Reminiscences, scritto dal medico Frederick Treves. Sarà proprio questo il personaggio che Hopkins interpreterà nella straziante e angosciante storia portata sullo schermo da Lynch.

Una pellicola che in perfetto stile “Lynchiano” commuove sì, ma regala attimi di angoscia pura e emozioni contrastanti, unite alla grande indagine che la pellicola compie grazie anche al personaggio interpretato dal giovane e affascinantissimo Hopkins: quanto l’uomo si può spingere verso l’umiliazione dei suoi stessi simili?

5) Il silenzio degli innocenti – 1991

Siamo giunti infine all’ultimo film della nostra rassegna che, forse, si pone come la pellicola e l’interpretazione più iconica di Antony Hopkins.
Adattamento dall’omonimo romanzo di Thomas Harris, il Silenzio degli Innocenti porta sullo schermo l’inquietante storia dello psichiatra cannibale Dottor Hannibal Lecter, ormai rinchiuso e in custodia in un ospedale psichiatrico dentro la famigerata gabbia di vetro e museruola.
Il nodo centrale e di straordinaria originalità ed empatia esplora il rapporto tra la novella agente dell’FBI Clarice Starling (Jodie Foster) e il Dottor Lecter, che decide di aiutarla a catturare uno spietato serial killer in cambio di un rapporto umano tra i due. Straordinariamente potente lo scambio che queste due icone del cinema contemporaneo compiono nelle poche ma intense scene che li vedono coinvolti.

Antony Hopkins compare in scena solo per 16 decisivi minuti al fronte dei 118 totali del film, conquistando la prestigiosa statuetta dell’Academy (il film ne vince 5 in totale), e regalandoci una performance che non solo terrorizza, ma affascina: il suo Lecter ci catapulta in un vortice di terrore ma ci seduce al contempo, regalandoci emozioni che solo un’interpretazione come la sua unita ad un personaggio così grandioso possono raggiungere.

Un attore dotato di una sensibilità straordinaria, che ha saputo regalare ad ogni sua interpretazione quella scintilla che ha reso i suoi personaggi indimenticabili, dimostrando come il mestiere dell’attore diventi poi fondamentale per plasmare una figura destinata a fare la storia. Ha spaziato in tutti i generi, rimanendo tuttavia indelebile soprattutto all’interno del thriller, grazie ad una personalità potente e conturbante…
Forse proprio per questo spesso Antony Hopkins si è prestato ad interpretare ruoli all’interno di progetti essenziali per la cinematografia horror e thriller contemporanea: l’amore e il terrore che scorrono nel suo sguardo sono il veicolo perfetto per dare vita a questo genere.