Era davvero un’impresa difficile per Mike Flanagan accontentare tanto i lettori dei romanzi di King quanto gli amanti della pellicola di Kubrick, eppure con Doctor Sleep ci è riuscito.  Il talentuoso regista americano ha saputo trovare l’ideale compromesso per un film ambizioso e che sta già facendo molto discutere. Con molta eleganza ha confezionato un’ottima storia che parla di poteri, morte e redenzione.

L’attesa era davvero elevata per la trasposizione di Doctor Sleep, romanzo uscito nel 2013 negli Stati Uniti, seguito di Shining del 1977. Dopo i recenti successi nel cinema di genere e nelle produzioni horror seriali, Warner Bros decise di affidare la patata bollente a Mike Flanagan. Il consenso globale suscitato con la serie Netflix Hill House ed i suoi precedenti successi cinematografici, lo hanno reso il candidato ideale. Il compito era davvero tosto: realizzare qualcosa che doveva essere l’adattamento di un romanzo, seguito di uno dei film horror più celebrati della Storia. Con il piccolo problema che lo Shining di Kubrick aveva preso una strada totalmente differente rispetto all’ancora acerbo romanzo di King. Eppure, a mio avviso, la missione è riuscita alla perfezione sia per i lettori che per i semplici spettatori. Forse non starà riscuotendo il fragoroso successo che si pensava, ma Doctor Sleep risulta essere una delle migliori trasposizioni kinghiane degli ultimi anni. Questo non è un mio pensiero, ma una pubblica dichiarazione dello stesso Stephen King.

Doctor Sleep ed il risveglio della Luccicanza

Il protagonista della storia è un cresciuto Danny Torrance, in parte ancora scosso dai traumatici eventi avvenuti all’Overlook Hotel anni prima. Per sfuggire ai demoni del suo passato si è rifugiato nell’alcolismo, seguendo quasi le orme paterne, perdendo il controllo della sua vita. Una nuova città, la partecipazione alle riunioni degli Alcolisti Anonimi e un nuovo lavoro come inserviente ad una casa di riposo: cambieranno la vita di Danny. Il significato del titolo del film sta infatti nella serenità che regala agli ospiti della struttura prima di morire, grazie al suo dono ed alle sue parole di conforto.

Tuttavia, Danny non è l’unico vero protagonista di Doctor Sleep, inseme a lui saranno centrali la giovane Abra Stone e l’enigmatica Rose Cilindro. La prima è una giovane bambina che ha anche lei il dono della Luccicanza, a cui Danny dovrà fare da mentore. La seconda è la leader di un gruppo di esseri quasi immortali che si nutrono di questo straordinario potere per rimanere giovani ed in salute. Solo quando le strade di Danny ed Abra si uniranno allora avranno la possibilità di distruggere davvero Rose ed il suo gruppo di pazzi omicidi.

 

Il ruolo di Dick Hallorann

Un personaggio chiave di Shining era il cuoco di colore dell’Overlook Hotel, Dick Hallorann. Il personaggio subiva un diverso trattamento però nell’adattamento cinematografico rispetto al romanzo. Nel romanzo Dick scampava indenne dalla follia dell’hotel maledetto del Colorado, aiutando Wendy e Danny a fuggire. Invece, Kubrick decise di farlo uccidere da Jack Torrance in preda alla follia nel finale del film. Nel romanzo di Doctor Sleep troviamo Dick che ancora fa visita a Danny, accompagnandolo anche in barca e spiegandogli come rinchiudere i demoni che ancora lo perseguitano. L’abile Flanagan, invece, ha optato per farlo apparire solo a Danny sotto forma di spirito. In questo modo la sua funzione narrativa veniva comunque compiuta, rispettando anche il destino che il personaggio aveva avuto nel film precedente.

 

Ricreare Shining ed omaggiare il Maestro

Come era emerso anche nelle interviste precedenti all’uscita del film, in Doctor Sleep erano state ricreate molte scene dello Shining di Kubrick per dare anche un senso di continuità tra le due opere. L’intento di Flanagan era quello di omaggiare il Maestro, anche se la sua storia sarebbe stata molto più fedele al romanzo di King. Non è stata utilizzata CGI per ricostruire digitalmente gli attori, ma ne sono stati presi altri per interpretarli. Questo per rimarcare l’omaggio e non la semplice copia carbone, sequenza per sequenza, del film del 1980.

Non è un caso, infatti, che anche la moquette dei corridoi in cui sfreccia Danny sul suo triciclo abbia delle tonalità cromatiche differenti. I colori sono più accesi, quasi a creare uno stacco con il passato, facendosi notare appunto come ricostruiti ex novo. Il tutto è stato però curato nel dettaglio, facendo intendere come Flanagan dimostri sincera ammirazione per il capolavoro del suo illustre predecessore.

Interessante sarà ritrovare nuovamente Jack Torrance, non più interpretato da Jack Nicholson, ma da uno degli attori già utilizzati da Flanagan in Hill House: Henry Thomas. Molti potrebbero non riconoscerlo, ma lui è Elliott, giovane protagonista del classico di fantascienza E.T. del 1982. Il suo confronto con Danny sarà in momento molto teso del film, ma non vi sveliamo di più, anche se sicuramente apprezzerete i tanti rimandi ad alcuni dialoghi memorabili di Shining.

 

Dalle siepi mostruose all’enigma del labirinto

Una delle grandi differenze tra romanzo e film di Shining, avviene nel finale. Infatti Kubrick decise che quello che funzionava sulla carta avrebbe sicuramente fatto ridere lo spettatore in sala. All’esterno dell’Overlook Hotel, King descrive la presenza di una moltitudine di siepi di varie dimensioni a forma di animali. Nel finale del romanzo, queste attaccavano Wendy ed il piccolo Danny mentre stavano fuggendo da Jack. Per Kubrick il tutto poteva assumere un tono quasi cartoonesco e decise di posizionare all’esterno un gigantesco labirinto. La soluzione permise al visionario cineasta di esaltare l’inseguimento finale in notturna con la neve. Nel finale, infatti, Jack morirà assiderato all’interno del labirinto perso ed in preda alla follia.

Nella miniserie televisiva, in tutto molto più fedele al romanzo originale e di conseguenza maggiormente apprezzata da King, le siepi prendevano realmente vita. Come potete anche vedere nella foto qui sopra, Jack ha in mano una mazza da roque e non la classica ascia utilizzata nel film, proprio come nel romanzo. Anche se la cosa più importante è che nel finale dello Shining letterario Jack rimaneva ucciso dall’esplosione della caldaia non assiderato nella neve. La deflagrazione avrebbe distrutto completamente l’Overlook Hotel che quindi non sarebbe più esistito fisicamente nel seguito.

In Doctor Sleep, come anche mostrato nei trailer, Danny ed Abra torneranno tra le montagne del Colorado per lo scontro finale contro Rose. Se nel romanzo lo scontro si svolgeva anche in parte all’Overlook, ma grazie ai poteri di Danny che rievocavano quel luogo come terreno di battaglia a lui favorevole perché conscio degli spiriti che lo abitavano. Flanagan ha la possibilità di portare fisicamente i due protagonisti all’hotel, ormai in disuso da anni ma ancora in piedi. Tutta la parte finale è anche un omaggio alla conclusione dello Shining letterario, che Kubrick aveva cambiato con l’introduzione del labirinto.

 

Se ancora non lo avete fatto, il mio consiglio è quello di recuperarvi questo splendido film di Mike Flanagan. La perfetta occasione per celebrare con un degno seguito quello che rimane uno dei registi più influenti della Storia e uno tra i più prolifici scrittori di genere degli ultimi decenni.