Mike Flanagan è un regista che si è già affermato nel genere horror, oltre a diversi film come Oculus e Il Gioco di Gerald, ha avuto molto succeso con la serie tv Hill House.

Personalmente non sono un fan di quest’ultima opera nonostante riconosca molti dei suoi pregi. Flanagan ha un suo stile che lo caratterizza e questo a prescindere dai gusti è un qualcosa che apprezzo molto. È un regista che ha le idee chiare e sa a quale risultato vuole arrivare, non a caso cura sempre anche la sceneggiatura ed il montaggio dei suoi lavori. Non amo molto la fotografia troppo virata o dai colori saturi, ma nelle sue opere è sempre ben realizzata e, particolarmente in Doctor Sleep, ha un senso.

Dopo tanti anni ritroviamo Dan Torrance, dopo che è riuscito a mettersi in salvo con sua madre nel finale di Shining. È diventato un adulto tormentato che fa fatica ad esorcizzare i demoni del passato, il che lo ha portato anche a diventare alcolizzato. Grazie ad un percorso di redenzione riesce a trovare la forza per combattere nuovamente questo male che lo perseguita: dopo aver conosciuto una giovane ragazza (Abra) che come lui ha la luccicanza, insieme dovranno difendersi da nuovi nemici che sono sulle loro tracce.Doctor sleepDoctor Sleep di Stephen King è appunto il seguito di Shining, ma come sapete libro e film hanno alcune differenze, ad esempio il personaggio di Dick (il cuoco di colore) veniva ucciso nel film di Kubrick e di conseguenza in questo nuovo film torna in forma eterea. Non ho letto i libri ma so che ci sono anche altre differenze soprattutto per quanto riguarda l’Overlook Hotel, che nel film di Flanagan è molto più presente.

Nelle scene che riprendono i personaggi di Shining (quindi Danny da piccolo ed i genitori) sono stati usati attori che assomigliano agli originali: questa scelta può inizialmente spiazzare un po’ ma ci si abitua velocemente. Il Dan adulto è interpretato in modo straordinario da Ewan McGregor, che riesce a trasmettere tutta la sofferenza di questo personaggio senza mai esagerare. Altri due personaggi che spiccano sono la quindicenne Abra (Kyliegh Curran, bravissima attrice afro-americana) e la cattivissima e affascinante Rose (Rebecca Ferguson), con il suo fedele cilindro.

Il nome Rose The Hat è stato tradotto in italiano con Rose Cilindro (sia mai che si debba imparare parole inglesi!) ed è a capo di un feroce gruppo di vampiri che si nutrono di luccicanza, o vapore come dicono loro, e non del classico sangue. Questa banda si muove un po’ come quella del bellissimo vampire-movie Il Buio si avvicina; gli altri cattivi oltre a Rose sono un po’ di contorno, anche se mi è piaciuta molto la ragazza bionda interpretata da Emily Alyn Lind.Doctor sleepIl titolo Doctor Sleep si riferisce al lavoro svolto da Danny in una clinica, dove aiuta gli anziani pazienti in punto di morte ad abbracciare questo momento senza farsi prendere dal panico. Qui vediamo anche un bellissimo gatto-assistente che riesce a prevedere quando i pazienti stanno per lasciare questo mondo.

La sceneggiatura è calibrata bene e le differenze che ho letto con il libro mi sono sembrate sempre ragionate. Regia e fotografia come dicevo hanno uno stile deciso e coerente che quindi è difficile da attaccare ed anche i virtuosismi di macchina sono sempre funzionali al film e non per autocompiacimento.Ritornerà, come si è visto dal trailer la famosa scritta Redrum/Murder, che per fortuna questa volta hanno evitato di tradurre in Etrom. Di contro posso rimproverare un eccesso di fan-service con i rimandi al capitolo precedente, ma tutto abbastanza perdonabile.Doctor sleepPersonalmente non riesco a capire tutte le critiche negative e mi piacerebbe poter leggere un’argomentazione più estesa da parte di chi lo ha disprezzato.Gli effetti in cgi non sono mai ridondanti: ammetto di essere spesso intollerante all’abuso di questa tecnica nei film horror, preferisco di gran lunga il realismo ma qui ma non mi ha dato fastidio.

Insomma, che abbiate letto o no il libro andate a vederlo senza farvi influenzare troppo dalle critiche.

 

Voto Finale
75%

 

A cura di Alex Modica.