Sono trascorsi 30 anni dalla trasmissione di Fantaghirò, rivisitazione ad opera di Lamberto Bava della celebre favola popolare. Un progetto ambizioso per l’epoca, ma che ancora oggi è ricordato con affetto da milioni di fan in tutto il Mondo

Era il 1989 quando Lamberto Bava, che aveva all’attivo un paio di progetti per la televisione, scelse di raccontare il fantasy italiano come mai prima si era fatto. Ecco che la scelta ricadde su una breve fiaba popolare: Fanta-Ghirò, persona bella. La traduzione del racconto fu quella che Italo Calvino inserì nella sua raccolta di fiabe popolari. Nacque così la favola di Fantaghirò!

Come dicevo un testo molto breve, solamente tre pagine, da cui Gianni Romoli stese la sceneggiatura di Fantaghirò che ancora oggi fa sognare il pubblico. La prima stesura scritta del racconto si fa risalire al 1880 ad opera di Gherardo Nerucci nelle sue Sessanta novelle popolari montalesi, poi ripreso da Vittorio Imbriani ne La novellaja fiorentina. La morale e i principali avvenimenti della fiaba rimangono anche nella versione televisiva, solamente ampliati e meglio caratterizzati. Una sfida riuscita visto l’immediato consenso che ricevette da pubblico e critica.

La ragazza che volle diventare cavaliere

La storia parla di due regni, perennemente in conflitto tra loro, in una guerra che dura da anni. Il re di uno di essi (Mario Adorf) ha tre figlie e nessun erede maschio. Le bambine hanno caratteri molto diversi. Caterina (Ornella Marcucci) saggia ed intelligente, Carolina (Katerina Brozova) bella ed affascinante e Fantaghirò giovane e ribelle. Quando il re avversario muore, il principe Romualdo prende il comando del regno. Opterà per un duello risolutivo in cui il vincitore avrebbe vinto anche la guerra. Fantaghirò, dopo i duri allenamenti con il Cavaliere Bianco e l’aiuto della Strega Bianca, convincerà il padre a mandare le sue figlie allo scontro, in incognito.

E’ interessante la modernità del racconto: capace di sdoganare un personaggio femminile dal ruolo che le era imposto dalla società. Inoltre il carattere di Fantaghirò la porta a nascondere la propria bellezza per indossare abiti maschili, il desiderio di dimostrare di essere anche altro oltre al suo aspetto. Quando poi Romualdo la scorgerà nella foresta e si innamorerà dei suoi occhi, arriverà persino a perdersi dentro quelli del cavaliere da lei impersonato. Arrivando addirittura a confidarsi con l’amico di come provi attrazione verso quella persona, indipendentemente dal fatto che sia un cavaliere. Un discorso molto moderno per il pubblico televisivo dell’epoca!

Fantaghirò: Non ho mai baciato un cavaliere

Romualdo: Nemmeno io!

Magiche curiosità

  • La miniserie andò in onda domenica 22 dicembre e lunedì 23 dicembre 1991 su Canale5
  • Ancora oggi è la produzione televisiva italiana trasmessa nel maggior numeri di Paesi al Mondo!
  • Dopo essere stato girato nel 1989, la Rete chiese che la miniserie fosse pronta per il periodo natalizio. Purtroppo la produzione non riuscì a consegnare tutto il materiale per il Natale del 1990. Così i dirigenti di Mediaset congelarono il progetto, con grande apprensione di Bava, fino all’anno successivo. Fu comunque un successo di pubblico e critica!
  • La produzione di Fantaghirò avvenne totalmente nella allora Cecoslovacchia, così come per tutti i successivi capitoli. L’arretratezza economica e l’aspetto rurale del Paese, permise ancora di più che il cast si immedesimasse nella cornice storica della fiaba
  • Si usarono, per la prima volta, degli stuntmen e maestri d’armi cechi. Questa scuola di abili artisti lasciò talmente a bocca aperta lo star system che ancora oggi sono richiesti in molte produzioni internazionali
  • Quando chiesero a Bava un attore molto amato in Germania, dove Fantaghirò sarebbe stata trasmessa e molto apprezzata, senza dubbi scelse Mario Adorf per il ruolo del re padre
  • I Gemelli Ruggeri, che interpretano gli indovini, in realtà non sono davvero gemelli ma il è il nome del loro duo comico
  • Gli abiti utilizzati per distinguere i due regni in conflitto sono molto diversi tra loro. Nel regno di Fantaghirò dominano il lusso e lo sfarzo, mentre alla corte di Romualdo si vestono perlopiù di pelli, quasi come dei barbari
  • L’intera produzione della prima miniserie durò solamente 8 settimane di riprese, un tempo davvero record!
  • Angela Molina, la Strega Bianca, venne scelta per il ruolo grazie ad una soffiata. Infatti il suo ex compagno era proprio Stefano Davanzanti (Cataldo), che dal set la chiamò in Spagna dicendole che Bava stava cercando una brava attrice per un doppio ruolo non semplice. Dopo il provino, ottenne subito la parte
  • Dato le ristrettezze economiche nella produzione della miniserie, la troupe si ritrovava molte volte con poco cibo per gli oltre 100 membri, tra attori ed addetti ai lavori. Si ritrovarono, alcune volte, a chiedere qualcosa anche ai contadini locali, che non potevano dare via troppe provviste conservate per l’inverno. Durante una giornata di riprese per cibare tutti erano rimasti solamente un pollo e 5 kg di riso!
  • Il malvagio Generale del re padre è interpretato da Jean-Pierre Cassel, padre di Vincent e Cécile. La scelta era ottima anche per la possibilità di vendere la miniserie al mercato francese. Tra l’altro Jean- Pierre venne fermato alla dogana cecoslovacca, perché privo del visto, dopo che l’autista che doveva venire a prenderlo incassò i soldi dati dalla produzione per andare ad una festa di paese. Lasciando così il povero Cassel in aeroporto, sorvegliato a vista per ore!

Fantaghirò rimane ancora oggi una delle migliori trasposizioni televisive di una fiaba italiana. Realizzata con pochi mezzi e tanto coraggio, dopo 30 anni non smette ancora di farci sognare!