Il blu e il rosso della bandiera coreana che si intrecciano al giallo, simbolo di luce e vivacità e una ragazza con il megafono che si muove tra i nastri colorati che rimarca a gran voce la sua centralità, nella cultura e nel cinema sono i protagonisti del manifesto della 20/ma edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana, in programma a Firenze dal 7 al 15 Aprile.

L’appuntamento è nei cinema La Compagnia e Stensen, e online sulle piattaforme Più Compagnia e Mymovies.

A districarsi tra i colori e la complessità della contemporaneità, la figura femminile con in mano un ciak e un megafono, “arma bianca” e strumento di piazza, ribadisce l’importanza di ciò che ha da dire il cinema, oggi e ovunque che nel festival coreano ha trovato un punto e un ponte che unisce la Corea del Sud e l’Italia, da vent’anni.

“Siamo felici di svelare il nuovo manifesto – ha detto Riccardo Gelli, ideatore e direttore del festival – con cui guardiamo oltre i vent’anni passati ma siamo orgogliosi di poter raccontare quello che abbiamo costruito un ponte ideale ma solido tra i due paesi. Quest’anno, come piace a me sottolineare, non sarà solo un festival ma una festa”.

A ribadire il ruolo centrale della donna, il festival annuncia che la regista Shin Su-won sarà a Firenze per presentare il suo ultimo lavoro, Hommage, in prima italiana.

La regista, una delle donne nel cinema più importanti della Corea del Sud, si aggiunge al parterre di ospiti come le star Lee Jung-jae, il regista Hwang Dong-hyuk, Im Sang-soo, Chae Yeo-jun insieme all’illustratore Kim Woo-Seob, il regista Lee Kyu-man con all’attore Cho Jin-woong.

Shin Su-won debutta come regista nel 2002 dedicandosi alla realizzazione di corti fino al 2010, anno in cui esce “Passerby #3” il suo primo lungometraggio a cui seguono “Pluto” (2013) e “Madonna” (2015), quest’ultimo presentato al 68esimo Festival di Cannes.

Hommage racconta la storia di una regista disoccupata alla quale viene offerto un lavoro per restaurare un film che rivela le lotte che hanno dovuto affrontare le registe in Corea.

La protagonista è Lee Jung-eun, meglio conosciuta a livello internazionale per il ruolo della governante Moon-gwang nel film vincitore dell’Oscar “Parasite”.

Da oggi sono aperte le iscrizioni ai vari tipi di abbonamenti: l’accredito culturale/ professionale (rivolto a società, enti, associazioni o università che operano nel settore culturale); gli accrediti under 25 (rivolti a chi ha meno di 25 anni); e gli accrediti per la stampa (riservati alla stampa).

Per festeggiare i 20 anni il festival presenta oltre 80 titoli tra lungometraggi e cortometraggi con proiezioni in prima italiana.

Tra le novità di quest’anno la sezione Webtoon & Cinema, che pone il focus sui fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone (un coreano su tre legge regolarmente webtoons). Sono confermate, inoltre, le storiche sezioni: Orizzonti Coreani (i migliori film in patria del 2021); Independent Korea, una vetrina del cinema indipendente che ospiterà i lavori di giovani registi e autori emergenti. Confermate anche le sezioni “Corti, Corti!” e K-Documentary, selezione delle migliori ultime opere documentaristiche.

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