Ancora oggi Funny Games resta uno dei film più violenti di sempre, girato dal regista austriaco Michael Haneke nel 1997. Dieci anni dopo realizza anche il remake americano.

Funny Games

Originale vs Remake

Trama: Anna e Georg arrivano alla loro tranquilla casa sul lago con il figlioletto. Anche i vicini sono lì ad aspettarli, pronti per una partita a golf. La famiglia riceve però l’inaspettata visita di due giovani ragazzi, che entrano con la scusa di avere delle uova in prestito per una signora che abita lì vicino.

Funny Games si potrebbe anche definire un home invasion

Un gioco sadico che però si distungue da molti altri film per come viene mostrata la violenza. Lo spettatore si ritrova ad interagire con i due folli protagonisti che entrano in questa casa per torturare una sfortunata famiglia. Un po’ come succedeva con Alex di Arancia meccanica (che a volte si rivolgeva agli spettatori), Paul di Funny Games si volta direttamente a guardarci attraverso la macchina da presa, cercando un dialogo con il pubblico.

Funny Games

Arno Frisch 1997 / Michael Pitt 2007

Michael Haneke è un regista austriaco molto apprezzato, autore di altri film importanti come Il Settimo Continente (1989), Benny’s video (1992), La Pianista (2001), Niente da nascondere (2005) ed il commovente Amour (2012). 

Benny’s video è uno dei suoi film più impressionanti, che vede come protagonista lo stesso attore del primo Funny Games: Arno Frisch, che nel 1992 aveva circa 16 anni.

Funny Games

L’attore austriaco Arno Frisch

Ed è molto interessante guardare questi due film in ordine cronologico, con l’evoluzione di questo bravissimo attore che sembra portare avanti lo stesso personaggio, una visione decisamente consigliata se vi piace il cinema di Haneke.

Violenza gratuita?

Quello che colpisce e che resta impresso è senz’altro la naturalezza con cui questi due giovani ed annoiati ragazzi commettono questa violenza. Haneke con la regia è sempre attento a non compatire nessuno, non si schiera mai e lo spettatore subisce quello che accade. La passività della visione viene poi spezzata quando il protagonista si rivolge divertito al pubblico guardando nell’obiettivo, per poi rompere definitivamente la quarta parete con la scena del telecomando. Ancora oggi resta una visione molto forte, e nonostante gli anni passati, Funny Games resta un film unico nel suo genere.

Funny Games

Il film del 1997 ha fatto molto discutere

Durante (e dopo) la proiezione al Festival di Cannes nel 1997 il film ricevette diversi pareri negativi. Nel 2007, dopo dieci anni, Haneke accetta di realizzare il remake americano, perchè come sapete negli Stati Uniti i film non vengono doppiati e spesso preferiscono produrre una loro versione da distribuire.

Michael Haneke:

«All’inizio è stata soprattutto l’idea di un produttore. Ci ho pensato e mi sono detto che una versione in inglese era forse il modo migliore di raggiungere l’obiettivo che mi ero dato dieci anni prima. Il primo film non aveva raggiunto il pubblico cui era destinato, ovvero il pubblico anglofono, che è quello che consuma di più la violenza al cinema. Purtroppo, la lingua tedesca è stata un ostacolo per il successo del film in America, dove era stato distribuito solo nel circuito di sale d’essai.»

In Italia Funny Games (remake) esce nelle sale l’11 luglio del 2008 con il divieto ai minori di 14 anni

Nel cast del film americano vediamo Naomi Watts e Tim Roth nei ruoli dei genitori, e Michael Pitt e Brady Corbet nei ruoli di Paul e Peter, i due giovani psicopatici. Brady Corbet aveva recitato nel 2004 in Mysterious Skin, e oggi sta portando avanti la sua carriera da regista con due bei film all’attivo.

Funny Games

Susanne Lothar 1997 / Naomi Watts 2007

Questo remake è per lo più una fotocopia dell’originale, un shot-for-shot che presenta solo alcune differenze sottili, ovviamente cambia il cast e quindi anche i personaggi hanno un impatto diverso.

A mio parere (ma è opinione diffusa) il personaggio più disturbante resta quello dell’originale, Arno Frisch regala un Paul glaciale ed estremamente sicuro di sè.

Per chi ancora non avesse visto questi due film, consigliamo di iniziare dall’originale del 1997.

Funny Games

Arno Frisch / Michael Pitt

Tutto inizia con un semplice favore chiesto da Peter (nel remake interpretato da un ottimo Brady Corbet). La famosa scena delle uova, un pretesto per poter entrare nell’abitazione di questa benestante famiglia e sconvolgere tutti i loro piani.

Funny Games

Peter che aspetta per le uova

La composizione in entrambi i film è molto simile, ho notato invece che la fotografia del remake usa spesso toni più freddi. Questo forse è l’unico aspetto per il quale ho preferito il remake, che resta comunque un film validissimo, nonostante l’originale sia più d’impatto. L’oggetto che spezza definitivamente la quiete è la mazza da golf del padre di famiglia, che Paul impugna con i suoi guanti bianchi.

Funny Games

Arno Frisch e Frank Giering (1997) / Michael Pitt e Brady Corbet (2007)

La scena del telecomando

Senza scendere nei particolari per chi non ha ancora visto il film, ma un momento importante (e geniale) che il regista usa per rompere definitivamente la quarta parete è appunto la scena del telecomando, lo spettatore resta ormai impotente e si rende conto che i due “carnefici” hanno il totale controllo.

Consigliamo sicuramente la visione di entrambi i film, che anche solo per le interpretazioni sono davvero interessanti. Come impatto penso che l’originale sia più potente, ad esempio c’è una scena verso la fine che risulta molto più sconvolgente, quella sulla barca, dove vediamo Paul con disinvoltura compiere un gesto che fa gelare il sangue.

La canzone scelta come tema principale non lascia di certo indifferenti, il regista la usa durante i titoli di testa e la riprende in seguito nella scena quando Paul gioca al gatto e al topo con il piccolo che cerca di nascondersi.

Dobbiamo sentirci colpevoli se ci è piaciuto questo film?

Non bisogna immedesimarsi nei due carnefici per apprezzare il film, non era di certo questo l’intento del regista. A fine visione il film non lascia spazio alla compassione, può risultare difficile da digerire ma non si tratta di uno di quei film che mette in scena un fatto di cronaca nera soltanto per disturbare lo spettatore, Funny Games è un’opera realizzata con grande stile da chi il cinema lo sa fare e lo conosce bene.

Curiosità:

– Il regista Wim Wenders durante la proiezione a Cannes del 1997 ha abbandonato la sala, insieme a molti spettatori contrariati.

– I due attori del primo film che interpretano i coniugi con il figlioletto erano davvero una coppia: Ulrich Mühe and Susanne Lothar

– Il regista Michael Haneke ha dichiarato che questo film non è un horror, ma bensì un film su come influisce la violenza nella società attraverso i media quali il cinema o la televisione.

 

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