Negli anni ’60 sono stati realizzati capolavori come Psycho, Rosemary’s baby e La notte dei morti viventi, ma in questo articolo consigliamo cinque horror meno conosciuti che vale la pena recuperare.

1) Carnival of souls (1962)

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Un horror surreale che riprende le atmosfere delle prime due stagioni di The Twilight Zone, Ai confini della realtà, famosissima serie tv che fu poi rinnovata per altre stagioni dagli anni ’80 ad oggi. Carnival of souls fu prodotto dallo stesso regista Herk Harvey con un budget ridotto e una troupe di 6 persone.

Trama: Da bambina, una giovane donna ha assistito all’omicidio della madre. Da allora soffre di orribili visioni sul crimine e sull’assassino. Un giorno, con suo grande terrore, l’assassino torna e la coinvolge in un gioco pericoloso.

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Carnival of souls è diventato un cult con il passare del tempo, infatti all’uscita fu trattato come un qualsiasi B-movie. Esiste una versione director’s cut con una durata maggiore della versione uscita in sala. In Italia non è stato mai distribuito e doppiato, e si trova in home video solo nella versione originale con sottotitoli. Il remake del 1998 ha poco in comune con l’originale, anche a livello di qualità.

2) The Cremator – L’uomo che bruciava i cadaveri (1969)

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Thriller-horror cecoslovacco di Juraj Herz, un film disturbante che mescola diversi generi sfociando anche nella commedia nera. The Cremator è stato sicuramente influenzato da registi come Hitchcock e Buñuel, ma riesce a creare un’atmosfera funerea e soffocante che poche volte si era vista fino a quegli anni. 

Trama: Karl è un personaggio piuttosto ambiguo e sgradevole, lavora nel crematorio di Praga: è talmente ossessionato dalla filosofia orientale che ritiene la morte soltanto un passaggio verso la reincarnazione.

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Interessante anche il montaggio con la sovrapposizione temporale che rivede molto le teorie avanguardiste russe. Sono convinto che The Cremator abbia ispirato diversi registi, come ad esempio Lars von Trier. Si può trovare facilmente in home video anche in versione italiana (L’uomo che bruciava i cadaveri).

3) Gli orrori del liceo femminile (La Residencia, 1969)

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Diretto da Narciso I. Serrador, La Residencia è il primo film spagnolo girato in lingua inglese (The House that screamed), si tratta di un thriller-horror d’atmosfera ambientato in un collegio femminile. Il regista è lo stesso del cult-movie Ma come si può uccidere un bambino? (1976).

Trama: Nella Francia del XIX secolo, in un luogo isolato, una severa direttrice gestisce una scuola per ragazze indisciplinate. Le studentesse iniziano a scomparire in circostanze misteriose.

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Gli orrori del liceo femminile è conosciuto anche come il film che ha ispirato Suspiria di Dario Argento (e altri ancora). Un horror da rivalutare, con un’atmosfera opprimente ed un finale molto inquietante, ancora oggi risultano interessanti alcune trovate registiche. In home video purtroppo è diventato raro.

4) Le cinque chiavi del terrore (1965)

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Freddie Francis è stato uno dei registi più importanti dell’horror britannico, ed era anche un ottimo direttore della fotografia lavorando per registi come David Lynch e Martin Scorsese. Il titolo inglese è Dr Terror’s House of Horrors, horror antologico (cinque episodi) prodotto dalla celebre Amicus.

Trama: Su un treno, i tarocchi di un viaggiatore sono in grado di predire la morte di un architetto, un musicista, un dottore, un giardiniere ed un critico.

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Nel cast troviamo attori iconici come Christopher Lee, Peter Cushing e Donald Sutherland. Se vi piacciono i film horror antologici stile Tales from the crypt, allora è senz’altro una visione piacevole e senza troppe pretese. Si trova facilmente in home video o gratuitamente sulla piattaforma Plex.

5) L’orribile segreto del Dr. Hichcock (1962)

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Diretto da Riccardo Freda, a cui spetta il primato del primo horror italiano con I vampiri (1957), le cui riprese furono concluse da Mario Bava che ne diresse anche la fotografia e fu autore degli effetti speciali.

Trama: Londra, 1855. Durante un festino, il necrofiliaco chirurgo Bernard Hichock uccide la moglie per errore. Tornato anni dopo sul luogo del delitto con la nuova consorte, scopre un’agghiacciante verità.

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Girato a Roma in soli 12 giorni vede come protagonista Barbara Steele (mentre girava anche ). Siccome la pellicola trattava un tema delicato come quello della necrofilia, l’opera fu vietata ai minori di 18 anni. Dalla critica è considerato uno dei migliori horror italiani, e ha sicuramente ispirato molti registi. Si trova gratuitamente sul catalogo di Amazon Prime Video.

Come decennio i 60s hanno portato sicuramente nuova linfa al genere e ci sono tanti altri film da riscoprire. Questi sono solo alcuni, e se vi mancano, consigliamo di recuperarli.

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