Disponibile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, la pellicola diretta da Adam Randall con protagonista Helen Hunt, approda sui piccoli schermi silenziosa e potente. Realizzata con un budget di soli 5 milioni di dollari, I see you si insidia nella mente dello spettatore con uno stile impeccabile, quasi senza farsi notare, per approdare ad un climax e a dei colpi di scena che lasciano assolutamente senza fiato.

La storia

La scomparsa misteriosa del piccolo Justin mette in allarme il paese dove vive la famiglia Harper. La già complicata situazione familiare di questi, fatta di tensioni, tradimenti e rifiuti, si aggrava dal momento in cui Greg (Jon Tenney) marito e padre di famiglia, viene incaricato di indagare sulla scomparsa di Justin.

In questo clima già complesso, alcuni strani avvenimenti iniziano a manifestarsi all’interno dell’abitazione degli Harper: ombre scure che passano, oggetti che si spostano misteriosamente. Sembra che qualcuno, o qualcosa, interferisca nella loro quotidianità in maniera disturbante.

Così la famiglia Harper si ritrova a dover affrontare un nemico che potrebbe essere interiore, interno, normale e paranormale, ritrovandosi catapultata in un vortice di rivelazioni che ribalta completamente lo status dei problemi che si erano ritrovati ad affrontare fino a quel momento.

L’invisibile indefinibile

Il sospiro di tensione che arriva sottovoce nella prima parte della pellicola è potentissimo: attimi brevi e sospesi, quasi impossibili da razionalizzare per lo spettatore che si chiede, come del resto sta facendo anche il personaggio sullo schermo, a cosa abbia appena assistito. Che si tratti di uno scherzo giocato dai propri occhi? Di un’entità maligna e misteriosa? Oppure di qualcosa di reale ma altrettanto pericoloso?

Ecco, la potenza di I See You giace proprio in questo: durante tutto il primo atto, i personaggi e lo spettatore sono posti sullo stesso identico piano: un mistero, la sensazione dì qualcosa di potente e malvagio che si sta avvicinando, ma assolutamente nessun indizio tangibile sulla natura di questo qualcosa

La potenza di una rivelazione

Ma è proprio quando questo indizio arriva (anche qui sia per l’osservatore che per gli osservati) che, in un potentissimo momento di enlightment, il sangue si gela per un lungo istante nelle vene.

La sequenza della rivelazione della vera, almeno per il momento, minaccia che grava sulla famiglia Harper è di una potenza unica. Il film riesce abilmente a trasformare un momento che tendenzialmente dovrebbe essere percepito come un passo avanti nella salvezza dello spettatore, in un attimo in cui invece siamo catapultati nel terrore puro. 

In una tesissima sequenza, il figlio degli Harper, Connor (Judah Lewis), viene a conoscenza in prima persona del nemico che si è insediato nelle loro vite. Grazie a questa piccolissima ma devastante rivelazione scopriamo insieme a Connor che non c’è niente di paranormale nel nemico che li assedia, ma che questo è tale e quale a loro: umano.

Sebbene infatti venga da pensare che un pericolo “paranormale” o comunque appartenente ad una dimensione non umana, possa considerarsi più minaccioso e potente, è la realtà che spaventa ancora di più in questo caso. Scoprire insieme ai personaggi che il male è umano tanto quanto loro e che è più vicino che mai, è la vera rivelazione. 

Il sovrannaturale è potente e sconosciuto, certo. Ma sapere che qualcosa di reale si è insediato con così tanta facilità nelle vite dei protagonisti, è ciò che disturba realmente. Per lo spettatore ciò diventa una potentissima esperienza, in cui in un solo istante realizza che l’invisibile può essere reale, umano, presente, e che può stare nascosto ad osservarti in qualsiasi momento.

I see you è un pellicola che arriva sullo schermo in punta di piedi, sussurrando, e che si conclude graffiando e facendosi sentire forte più che mai.

Un climax potentissimo e momenti di altissima tensione ci conducono ad alcuni dei più stupefacenti plot twist che, sebbene si possa pensare di aver raggiungo il picco massimo di paura, dimostrano di avere la grande capacità di ribaltare le certezze di spettatore e personaggi e, ancora una volta, sorprendere e disturbare profondamente.