Dopo il ritorno sul grande schermo nel 2017 del pagliaccio che ha terrorizzato generazioni, giunge a conclusione il remake diretto da Andy Muschietti e scritto da Gary Dauberman (sceneggiatore della saga di Annabelle) con “IT, CAPITOLO DUE”.

 

La trama della pellicola si attiene principalmente all’opera di Stephen King del 1986 così come faceva la prima trasposizione per la televisione nel 1990, ma questa volta sarà diverso il modo in cui le vicende del Club dei Perdenti verranno narrate: alcuni dei temi principali dell’opera saranno affrontati in modo più esplicito, come ad esempio l’omofobia, il razzismo e la violenza sessuale

La storia di IT spesso viene sminuita alle vicende di un pagliaccio assassino, ma in realtà nasconde una sottotrama molto più profonda, che parla del passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta attraverso uno scontro con i propri traumi.

Dopo la prima parte che ci aveva mostrato quali erano le paure dei Perdenti, nel capitolo finale vedremo come queste abbiano influenzato le loro vite nel corso dei successivi 27 anni. Pennywise, che simbolicamente indica i loro traumi, ancora non è ancora stato sconfitto ed è pronto a risorgere.

Siamo nel 2016, in una Derry che vive ancora nel passato e sembra rimasta bloccata nel 1989 sia per la sua estetica e i suoi edifici, ma anche perché ritroveremo qualche personaggio che ha segnato la gioventù dei protagonisti. Ci ritroviamo inoltre immersi in un’atmosfera tipica degli anni Ottanta grazie alla colonna sonora e alle citazioni ad alcuni film cult del genere horror come “La casa” (Sam Raimi) o “Shining” (Stanley Kubrick).

Appena i Perdenti si ritroveranno nella loro vecchia cittadina per combattere contro Pennywise dovranno prima fare i conti con il proprio passato. Fra i vari flashback dell’adolescenza ci saranno diverse sorprese per chi ha letto e amato il libro, ma una grande e inaspettata sorpresa sarà vedere sullo schermo un cameo particolare, con un simpatico scambio di battute con i protagonisti.

Il problema della pellicola è l’eccessivo utilizzo di sketch comici che puntano ad alleggerire l’atmosfera subito dopo ogni momento di tensione e ai vari jumpscare, probabilmente al fine di rendere il film più leggero e di conseguenza adatto ad un pubblico più ampio nonostante il rating e la durata di quasi tre ore. I momenti più violenti ricorderanno alcuni film splatter degli anni 80 mentre altri risulteranno grotteschi e riusciranno a spaventare lo spettatore, che subito dopo però verrà rassicurato dal momento comico, facendo spesso perdere la carica emotiva che avrebbero potuto avere molte scene.

Nonostante questo, non è una brutta opera, soprattutto grazie ad un cast di grande talento tra cui spiccano Bill Harder (Richie), Jessica Chastain (Beverly), James McAvoy (Bill) e senza dubbio l’ottima interpretazione di Bill Skarsgard (Pennywise). Anche dal punto di vista tecnico è ben curato, in particolar modo l’uso della CGI che caratterizza il personaggio di Pennywise in tutte le sue trasformazioni.

IT Capitolo Due è  però un film che aveva un grande potenziale e dopo una prima parte di grande successo, in questa seconda si sarebbe potuto e dovuto osare di più.

 

Voto: 6.5

 

A cura di Jenny Pace