Un’uscita molto attesa

L’ultimo e attesissimo film di Lars Von Trier, La Casa di Jack (titolo originale: The House That Jack Built), sta per sbarcare nelle nostre sale. Videa, la casa di distribuzione che in questo 2019 ci ha già deliziato con Suspiria, ha però sorpreso tutti con una manovra molto particolare. A pochi giorni dall’uscita al cinema, fissata il 28 febbraio, ha rilasciato un comunicato con cui ufficializza la propria decisione in merito alla censura del film.

La censura e i dettagli

La Casa di Jack sarà vietato ai minori di 18 anni e sarà distribuito in Italia in due versioni diverse. La prima sarà una pellicola con vari tagli, mirati a rimuovere le scene più violente e destabilizzanti, e avrà il doppiaggio italiano. La seconda sarà invece l’originale, integrale, sia nella lunghezza che nella lingua, senza doppiaggio quindi.

Come comportarsi?

Una presa di posizione che spiazza il pubblico, soprattutto i migliaia di fan di Lars. Non che il problema della censura fosse stato sottovalutato, anzi, in tanti, da mesi, si chiedevano se, come e quanto il film sarebbe stato tagliato. Un film molto forte e disturbante, come ne escono pochi a livello internazionale.

Ma è altresì vero che non capita spesso, sorpattutto in questi ultimi anni, che un film possa approdare al cinema in più versioni. Praticamente mai che entrambe le versioni abbiano lo stesso divieto.
Il dubbio “metodologico” su come si comporteranno i vari cinema comunque merita.

Se già le multisala potrebbero avere seri problemi a garantire la visione di entrambe le versioni, cosa c’è da aspettarci nei cinema più piccoli? Prevediamo varie chiamate in biglietteria, ci sarà chi andrà allo spettacolo “alla cieca” e chi, con un imperdonabile errore, deciderà di aspettare il BluRay, che conterrà le scene tagliate.

Non fate anche voi questa mossa o rischiate di perntirvene amaramente: La Casa di Jack è un film da vedere al cinema, senza se e senza ma.

Sinossi ufficiale

Le vicende del film hanno luogo nell’America degli anni ’70 in cui seguiamo l’astuto Jack (Matt Dillon) attraverso 5 incidenti, e cioè gli omicidi che definiscono il suo sviluppo come serial killer. Viviamo la storia dal punto di vista di Jack che vede ogni omicidio come un’opera d’arte in sé, anche se la sua disfunzione gli dà problemi nel mondo esterno.

Nonostante l’inevitabile intervento della polizia si stia avvicinando, contrariamente a ogni logica, questo lo spinge a rischiare sempre di più. Lungo il cammino scopriamo le sue condizioni personali, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso conversazioni ricorrenti con lo sconosciuto Virgilio.

Una miscela grottesca di sofismi mescolata con un’auto-pietà quasi infantile e con spiegazioni approfondite di azioni difficili e pericolose.