Creepy Night: storie vere, leggende metropolitane o fatti di cronaca che porteranno un po’ di brivido al vostro sabato sera..

Oggi parleremo di Bunny Man, una leggenda metropolitana americana ispirata a fatti realmente accaduti. Immaginate di star andando a trovare un vostro parente a casa sua, in un posto lontano dal solito caos cittadino. È notte, avete appena parcheggiato nella strada di fronte alla casa e d’improvviso il finestrino della vostra macchina si frantuma in mille pezzi, mentre un uomo poco lontano inizia ad urlarvi contro. Cosa fareste? Bob Bennet e la sua partner, a cui è capitato questo incontro, hanno subito riacceso il motore e si sono allontanati dalla zona. In seguito i due hanno raccontato alla polizia che un uomo vestito di bianco, con delle grandi orecchie da coniglio, ha tirato un’accetta verso il finestrino della loro macchina, mandandolo in frantumi. Nell’oscurità però non sono riusciti a vedere chiaramente la sua faccia.

È qui che ha inizio la storia di Bunny Man, che prosegue con un secondo avvistamento, avvenuto come il primo in Virginia, Stati Uniti, dove una guardia di sicurezza si è avvicinata a uno strano tizio vestito con un costume da coniglio bianco e grigio, fermo in piedi sulla veranda di una vecchia casa non completata. Subito accortosi della guardia, l’uomo ha preso in mano un’accetta e con fare minaccioso ha iniziato a colpire il portico del rudere, esclamando:

Chiunque oltrepassi il confine, se non esce immediatamente, gli verrà tagliata la testa.

Dopo quest’ultimo evento, la polizia ha iniziato ad investigare e più di altri 50 avvistamenti sono stati segnalati alle autorità, che hanno dovuto però chiudere il caso per mancanza di prove. Tutto questo accadde nel 1970, ma è solo più di venti anni dopo, con l’avvento di internet, che la realtà inizia a trasformarsi in leggenda: su un sito web appare un post di Timothy C. Forbes in cui vengono descritte le origini di Bunny Man.

Nel 1904, un manicomio di prigionia in Clifton, Virginia, venne chiuso e durante il trasporto dei detenuti un mezzo ebbe un incidente: in dieci riuscirono a scappare e la polizia riuscì a riacciuffarli tutti, tranne uno. Nei giorni e mesi successivi a questo avvenimento, i cittadini locali iniziarono a trovare centinaia di carcasse di conigli, tutte ben spellate e mezze mangiate, appese agli alberi della zona. La polizia si allarmò e organizzò una ricerca nell’area incriminata: quello che trovarono fu il corpo di Marcus Wallste, appeso al sottopassaggio di un ponte della zona, il Colchester Overpass, in condizioni simili a quelle dei conigli.

Intanto gli investigatori erano riusciti a dare un nome al fuggitivo: Douglas J. Grifon. Da quel giorno egli diventò Bunny Man, mentre il ponte in cui fu ritrovato il cadavere venne rinominato dagli abitanti locali “Bunny Man Bridge”. Negli anni successivi, nei periodi precedenti ad Halloween, molti altri cadaveri sono stati ritrovati appesi al sottopassaggio e spesso una losca figura bianca è stata avvistata da alcuni passanti che attraversavano il Bunny Man Bridge.

Quando realtà e fantasia si incontrano nascono storie che possono turbare l’animo di qualsiasi persona: sta a voi decidere quali parti della storia considerare leggenda e quali realtà.

Ma se vi trovaste di fronte al Bunny Man Bridge in una notte di ottobre, lo attraversereste?