Con un mesetto di ritardo arriva anche in Italia Ma, nuovo titolo vincente targato Blumhouse. Un thriller che si tinge di orrore in una perversa spirale al massacro, retto in maniera egregia da una stupenda Octavia Spencer.

 

La formula vincente della Blumhouse è stata negli anni cercare di intercettare i gusti dei giovani e dei meno giovani portando delle storie che fossero a loro modo innovative. Hanno voluto uscire dagli stereotipi dei vari sottogeneri e giocare con essi, creando interessanti prodotti che il più delle volte trovano il favore di pubblico e critica. Basti pensare a Auguri per la tua morte (con relativo sequel) esempio dell’unione del loop temporale allo slasher classico oppure la tecnica dello screen life usata nei due capitoli di Unfriended. Con Ma invece si è unito il classico teen movie americano con il thriller con protagonista uno psicopatico; cosa molto interessante è che il pazzo in questione è una donna di colore di mezza età, apparentemente innocua.

Se volete festeggiare, da Ma dovrete andare

In una tranquilla cittadina dell’Ohio arriva la giovane Maggie insieme alla madre Erica, dopo che quest’ultima ha trovato lavoro nel casinò del luogo in cui è cresciuta. Fin dall’inizio Maggie riuscirà a far amicizia con un gruppo di ragazzi della sua nuova scuola. L’esuberante Haley, il popolare Chaz, lo spiritoso Darrell e il timido Andy le faranno conoscere la cittadina e i luoghi in cui divertirsi. Essendo ancora minorenni si appostano fuori da un minimarket con il furgone del padre di Andy e chiederanno ai passanti di comprare alcolici per loro. Solamente con una signora accetterà l’incarico, dicendo di chiamarsi Ma e ricordandosi come fosse difficile divertirsi per i giovani. Al secondo fortuito incontro con l’apparente gentile signora, Ma proporrà ai ragazzi di venire da lei: infatti possiede una taverna sotto casa sua e si sentirebbe più tranquilla se bevessero e fumassero in un luogo sicuro.

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Da questo momento il gruppo di giovani sarà quasi perseguitato da Ma, la quale chiederà loro di venire da lei anche durante la settimana ed iniziando a seguirli sui loro profili social. Rivelerà anche a Maggie di chiamarsi Sue Ann Ellington e di avere avuto una vita piuttosto complicata. Con loro ammette di aver ritrovato un po’ della felicità perduta, anche se la ragazza non si fiderà molto di quanto le ha raccontato. Con il susseguirsi delle settimane ci verranno mostrati altri aspetti della vita di Sue Ann, anche mediante flashback sulla sua giovinezza, che ci faranno realmente capire chi sia Ma. La giovane quando aveva frequentato il liceo locale era in classe con quasi tutti i genitori del suo nuovo gruppo di giovani amici. Grazie al suo lavoro come veterinaria alla locale clinica tornerà in contatto anche con molti di loro, rispolverando ricordi passati.

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Un macabro racconto di formazione

Potremmo quasi definire così il nuovo film della Blumhouse: il racconto dei possibili pericoli che ogni adolescente corre in quella delicata fase della sua vita. Attraverso l’ironia ed il sangue portate in scena dalla stessa Ma, i ragazzi dovranno affrontare i rischi dovuti all’eccesso del consumo di alcool e marijuana. Non ci vogliono essere moralismi da parte del regista Tate Taylor, bensì mettere in scena l’adolescenza non solamente del gruppo di amici ma anche quella vissuta anni prima dalla stessa Sue Ann. Il punto di vista finale ci darà la prospettiva di quello che è stato il vissuto di Ma, consegnandoci anche un personaggio a tutto tondo e di come siano nate le sue turbe mentali. Il doppio confronto tra passato e presente travolgerà Maggie e gli altri ragazzi in una pericolosa spirale al massacro.

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Bisogna riconoscere l’immensa bravura dimostrata ancora una volta da Octavia Spencer nel regalarci una personaggio tutt’altro che semplice. Una donna astiosa del suo passato, apparentemente innocua eppure pronta a scatenare una travolgente furia vendicativa. Interessante anche da notare come il ruolo della psicopatica sia andato ad una donna di mezza età, ribaltando la prospettiva dell’uomo frustrato e pericoloso. Inoltre il regista farà un cameo nel ruolo dell’agente Granger, poliziotto locale che segue il gruppo di giovani, dimostrando quanto si sia speso emotivamente per questo suo film. Giusto citare anche Luke Evans nel ruolo del padre di Andy, Juliette Lewis come madre di Maggie e Allison Janney che interpreta la dottoressa Brooks, capo veterinario di Sue.

 

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Se volete rinfrescare le vostre serate estive con un thriller che vi terrà incollati allo schermo e se amate quando il teen drama si unisce allo splatter, allora Ma fa per voi. Una grandissima Octavia Spencer ci regala una nuova psicopatica che ne siamo certi non dimenticherete molto presto