Old Boy (scritto anche Oldboy) è un film del 2003 diretto da Park Chan-wook. Tratto dal manga omonimo, fa parte della trilogia della vendetta, iniziata con Mr. Vendetta e conclusa da Lady Vendetta. In Italia usciva il 6 maggio 2005, esattamente 15 anni fa.

Vincitore del Gran premio della giuria al Festival di Cannes

Fu acclamato da Quentin Tarantino, che era presidente della giuria a Cannes nel 2004, e disse: è il film che avrei voluto girare. Entrambi i registi nel 2003 realizzavano infatti il loro film sula vendetta, e il Kill Bill di Tarantino deve moltissimo al cinema asiatico.

Old Boy

Trama

Un uomo viene rinchiuso in una stanza, senza sapere chi sia il mandante. Una televisione è il suo unico passatempo, e scopre che sua moglie è stata uccisa, e lui è il primo sospettato. Viene liberato dopo 15 anni, e ha in mente solamente la vendetta…

Secondo capitolo della trilogia della vendetta, qui affronta il tema da una prospettiva più intima e psicologica.

15 anni fa usciva al cinema questo gioiello del cinema coreano, 15 anni come quelli che il protagonista è costretto a passare nella sua cella. Nutrito, vestito e drogato in modo da non poter tentare di uccidersi, e a parte la televisione, è costretto a passare il tempo cercando di capire chi lo odia così tanto da fargli questo.

Old Boy

Ridi e il mondo riderà con te, Piangi e piangerai da solo!

Famosa frase pronunciata dal protagonista, davanti all’inquietante quadro nella sua stanza, isolato dal mondo.

Old Boy

The Man of sorrows, del pittore James Ensor

Dae-su è interpretato da Choi Min-sik, che ricordiamo anche per il suo ruolo spietato nel magnifico I Saw the devil (2010). Personaggi prigionieri anche di se stessi, che non riescono a liberarsi dal loro passato. Quando viene liberato è costretto a mettersi subito sulle tracce del suo nemico, infatti gli vengono concessi soltanto 5 giorni di tempo. In seguito diventa imprevedibile la piega che prende la narrazione, e questo è un altro grande punto di forza di questo film.

Old Boy è un film estremamente violento ma che riesce allo stesso tempo ad avere una messa in scena elegante e stilizzata

Le esplosioni di violenza sono addirittura meno inquietanti del tono generale di Oldboy, che è implacabilmente cupo, una sorta di punizione dettata dal karma. Ridotto ad uno stato quasi animalesco mentre era imprigionato, Dae-su deve ritrovare l’umanità dalla mente primordiale, cercando allo stesso tempo risposte alle domande che lo perseguitano. Anche stilisticamente il film di Park Chan-wook risulta angosciante, con quei verdi e blu tenui che vengono interrotti occasionalmente dai neon delle strade di una sempre piovosa Seoul.

Old Boy

In un piano-sequenza in particolare vediamo sprigionarsi tutta la sua rabbia quando uccide diversi uomini con un martello. La messa in scena è geniale, con le riprese che ricordano i videogiochi picchiaduro. I virtuosismi del regista non risultano mai banali, ma dimostra sempre di avere una grande padronanza della tecnica. LA violenza alle volte è difficile da sopportare ma non è mai gratuita, la scena più estrema a mio parere è verso la fine.

Un altro momento iconico è quello del polpo

Curiosamente questa scena è stata girata senza l’aiuto della computer grafica. Choi Min-sik infatti mangia un polpo vivo, e pare che lo abbia fatto per ben 4 riprese! E questo nonostante lui sia vegetariano.

Old Boy

Molto intensa è anche la scena delle formiche che camminano lungo il corpo verso la faccia, questa invece è stata realizzata con l’aiuto della Cgi. Un’allucinazione del protagonista che viene resa molto bene, a simboleggiare questa sua passività e immobilità mentre viene consumato.

Old Boy

A differenza dei thriller-noir americani, Old Boy usa una struttura narrativa apparentemente lineare per poi deviare su qualcosa di inaspettato, molto più morboso (no-spoiler per chi deve vederlo), un racconto di vendetta e redenzione, di sangue e dolore, che non lascia spazio alla speranza.

Se non avete ancora visto questo film vi consigliamo assolutamente di recuperarlo, e lo trovate anche nel catalogo di Amazon Prime Video.

Park Chan-wook

Park Chan-wook è un regista di grande talento, e vi consigliamo di approfondire la sua filmografia, oltre a questa trilogia, perchè ci sono diversi titoli interessanti. Thirst (2009) è un bellissimo film che rivisita il vampire-movie, The Handmaiden (2016) è un elegantissimo thriller passionale. Park è anche molto amico del regista Bong Joon-ho (Parasite), e ha prodotto il suo Snowpiercer nel 2013.

Nel 2013 esce il remake americano, diretto da Spike Lee, un film decisamente meno interessante che finisce per incassare anche meno dell’originale.

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