Ci lasciava il 30 agosto 2015 Wesley Earl Craven, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore statunitense il cui nome è indissolubilmente legato al genere horror.
Da L’ultima casa a sinistra a Le colline hanno gli occhi, da La casa nera a Il serpente e l’arcobaleno, da Nighmare a Scream, Craven è legato a doppio filo col nostro genere cinematografico preferito. Titoli di una certa rilevanza, pietre miliari del genere e saghe e personaggi diventati iconici che sono conosciuti sicuramente da tutti voi appassionati.
Ma quanto invece conoscete l’uomo la cui mente ha partorito tutto questo?
Eccovi quindi 7 curiosità, accompagnate da altrettante citazioni, su Wes Craven, il genio dietro queste opere.

  • Ha avuto un rapporto altamente disfunzionale con i suoi genitori. È stato principalmente cresciuto dalla madre severa e iper- religiosa senza mai avere una relazione stretta con il padre, distante e dal temperamento violento, morto quando Wes era bambino. L’influenza soffocante di sua madre lo ha reso troppo terrorizzato per parlare con una ragazza fino a quando non era al college e lo ha portato a sposarsi, a suo parere, troppo giovane. La sua infanzia ha probabilmente contribuito ai temi e alle dinamiche dei suoi primi film.

La paura è una delle emozioni più importanti che l’uomo possa provare. La paura ci salva la vita. Facciamo i conti con essa tutti i giorni, da quando nasciamo a quando moriamo. Ho avuto molte paure nella mia vita. Ne ho avuta tanta quando è morto mio padre e io avevo solo sei anni. Ora sono anziano, le uniche paure che mi rimangono sono quelle della malattia, per me e per i miei figli.

  • Un giorno, il piccolo Wes Craven guardò fuori dalla finestra della appartamento in cui viveva con la mamma. Vide in strada un senza tetto ubriaco, vestito con un maglione a righe ed un cappello che si mise a fissarlo. Craven aveva 10 anni e ne rimase così terrorizzato da decidere, decenni dopo, che Freddy Krueger avrebbe indossato gli stessi vestiti

L’horror è la realtà ridotta ad un livello più piccolo. Io ho cominciato a fare film del genere proprio per questo motivo. Ero sconvolto da quello che vedevo accadere nel mondo e per questo ho iniziato a fare dei film horror. E’ un genere che ha successo, perché è uno specchio delle nostre vite in maniera differente.

  • Sebbene fosse stato cresciuto con il credo battista dalla madre fondamentalista, Craven in seguito divenne un convinto ateo. Dichiaró alla rivista Fangoria di non essere credente perché a suo parere le menti delle persone sono troppo limitate per avere anche solo un’idea dell’esistenza di un Dio. Inoltre era fermamente convinto che le religioni avessero sempre fatto molto più male di quanto avessero fatto del bene, rifiutando pertanto di farne parte.

Ognuno ha la sua croce da portare, qualcosa che non lo fa sentire a proprio agio.

  • Dopo un breve periodo in cui suona la chitarra in un gruppo rock locale, Wes Craven si laurea in lettere e filosofia alla Johns Hopkins University. Pur trovando un lavoro stabile come insegnante nella stessa università, si innamora piano piano del cinema e decide poco dopo di abbandonare l’insegnamento per dedicarsi alla nuova passione, facendo il tuttofare in una piccola casa di produzione. Per un po’ lavora a pellicole porno sotto pseudonimo e piano piano impara le tecniche essenziali di montaggio. Conosce poi il futuro regista Sean S. Cunningham (Venerdì 13) e da lì in poi la sua strada fu chiara…

Ho imparato che bisogna accettare il primo lavoro che capita nel settore in cui si vuole lavorare. Non importa il mestiere in sé, l’importante è entrare nel circuito.

  • Quando l’attore-produttore Robert Evans ha avuto un ictus il 6 maggio 1998, Craven stava bevendo un drink proprio con lui nella sala di proiezione di Evans quando d’improvviso gli è crollato davanti. Evans in seguito ha scherzato: “Ho davvero spaventato a morte il re dell’orrore

La paura è una delle emozioni più importanti che l’uomo possa provare. La paura ci salva la vita. Facciamo i conti con essa tutti i giorni, da quando nasciamo a quando moriamo.

  • Ad eccezione dei film a luci rosse di inizio carriera e di La musica del cuore (drammatico/musical del 1999 con Meryl Streep) Wes Craven ha diretto solo ed esclusivamente film di genere thriller e horror. E’ stato l’ unico regista ad aver diretto due film della saga di Nightmare da lui creata e non ha mai diretto o sceneggiato un film tratto da un romanzo di Stephen King.

Oggi Hollywood è tormentata dalla combinazione di due cose molto pericolose. Da un lato gli Studios credono di essere tutti dei cineasti e quindi interferiscono continuamente nel processo creativo. D’altro canto gli Studios considerano il cinema solo ed esclusivamente come un business. Pensano solo a fare soldi perdendo di vista l’elemento creativo che – alla fine dei conti – è quello che porta le persone al cinema. Temono le cause degli avvocati e sono terrorizzati dal politicamente corretto.

  • Oltre al clochard che ha ispirato i vestiti per Freddy Kruger, Wes Craven ha dichiarato che l’ idea per A Nightmare on Elm Street gli è venuta leggendo un articolo sul Los Angeles Times negli anni ’70. La notizia raccontava di un gruppo di immigrati Khmer che, fuggiti in America dopo il bombardamento della Cambogia, soffrivano di incubi così inquietanti che si rifiutavano di dormire per diverse notti di seguito. Pochi giorni dopo però, quando finalmente caddero tra le braccia di Morfeo, morirono nel sonno. I medici chiamarono questo fenomeno “sindrome della morte asiatica”.

Il nemico del cinema e del box office è la mancanza di originalità. L’amore dei soldi e non quello dei film è quello che sta facendo del male a tutta l’industria cinematografica

Malato da tempo di cancro al cervello, muore a Los Angeles all’età di 76 anni questo regista il cui nome è diventato sinonimo di Horror e che ha dato un grandissimo contributo a questo genere che tanto amiamo. Nonostante la malattia Wes Craven stava lavorando a nuovi progetti e chissà cos’altro ci avrebbe portato.

Ciò che ci resta oggi sono i suoi film. Una grande eredità, quella di Wes Craven, per la quale noi appassionati gli siamo sicuramente, semplicemente grati.