Povere Creature! (Poor Things) stato presentato in concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, da cui è uscito vincitore, ottenendo il Leone d’Oro. Il film sarà distribuito nelle sale statunitensi a partire dall’8 dicembre 2023 e in quelle italiane dal 25 gennaio 2024.

La trama

Poor Things, diretto da Yorgos Lanthimos e con protagonisti Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe e Ramy Youssef, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray.

Siamo a Londra nella seconda metà dell’800. Bella Baxter (un’eccezionale Emma Stone) è una giovane donna riportata in vita da uno scienziato, il dottor Godwin Baxter (Willem Dafoe). Lui, inizialmente anche in modo abbastanza paternalista, vorrebbe proteggerla dai pericoli della realtà e fa di tutto affinché lei resti a casa e non abbia interesse nel scoprire ciò che la circonda. Tuttavia Bella, questa magnifica creatura che inevitabilmente ci ricorda il mostro di Frankenstein, desidera esplorare il mondo che le sta attorno.

Molto presto le si presenta l’occasione perfetta per scappare: Duncan Wedderburn (un divertentissimo Mark Ruffalo), avvocato meschino e noto Don Giovanni. I due intraprendono insieme un lungo viaggio. Lasciano Londra per recarsi a Lisbona, Alessandria e Parigi, per poi fare ritorno a Londra. Nonostante partano insieme, per Bella e Duncan questo viaggio sarà un’esperienza molto diversa. L’avvocato infatti non è innamorato di lei, gli interessa unicamente possederla, considerandosi comunque libero di frequentare anche altre donne. Duncan dà per scontato che lei non abbia interesse nel cercare altra compagnia maschile, ma si sbaglia.

Bella, che all’inizio è ingenua, durante questo viaggio cresce e diventa sempre più consapevole, del suo ruolo in società, della sua intelligenza e della sua sessualità. Questo viaggio è per lei un viaggio di formazione, è un’occasione per ricercare quella libertà e uguaglianza che nella vita precedente non aveva. Bella vuole viaggiare, conoscere altre persone, fare sesso (lo farà spessissimo), provare nuovi cibi, passeggiare ecc. E lo farà, scatenando in Duncan rabbia e gelosia, che però sarà costretto (giustamente) ad accettare i comportamenti di Bella.

Il femminismo

Poor Things inizia uomo (il punto di vista è quello dello scienziato Godwin e del suo allievo) e finisce donna (il punto di vista è della forte e autonoma Bella). Lanthimos ci trasmette questo cambio di prospettiva non solo a livello drammaturgico (con l’ottima sceneggiatura scritta da Tony McNamara, che scrisse anche La Favorita), ma anche dal punto di vista registico. All’inizio ci viene infatti proposta un’immagine molto stretta di Bella (visione del patriarcato, incarnata dagli uomini che le stanno attorno). Tuttavia man mano che Bella assume più auto-consapevolezza, l’inquadratura si ingrandisce. Poor Things è un manifesto femminista, che porta a riflettere ma intrattiene lo spettatore senza mai perderlo (o per lo meno questo è ciò che spero).

Accoglienza

Poor Things è stato accolto molto positivamente al Festival di Venezia, ricevendo recensioni entusiaste sia in Italia che all’estero. Ricordiamo inoltre che la pellicola ha vinto anche il premio più importante, il Leone d’Oro. Andrà fortissimo (speriamo) al botteghino negli Stati Uniti e auspicabilmente sarà in grado di attirare una bella fetta di pubblico anche in Italia, visto il cast stellare. Agli Oscar otterrà certamente moltissime nomination, tra cui Miglior Attrice Protagonista (Emma Stone potrebbe addirittura arrivare a vincere il suo secondo Oscar), Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Scenografia e Migliori Costumi.

Classificazione: 5 su 5.

Poor Things è un film femminista divertente e sensuale. Emma Stone offre la sua migliore interpretazione, immersa in meravigliose scenografie e costumi. Consiglio a tutte e tutti di correre a vederlo al cinema, dal 25 gennaio 2024.