A Nightmare on Elm Street Part 2: Freddy’s Revenge è il primo sequel del cult horror diretto da Wes Craven. Uscito nel 1985, un anno dopo il primo, questo secondo capitolo attirò al cinema i fan di Freddy Kruger in massa. Nonostante il successo al botteghino, in realtà il film non entusiasmò né i fan, né la critica, arrivando ad essere considerato – ancora oggi – tra i peggiori film (se non addirittura il peggiore) di una saga che conta sei sequels, uno spin-off e un remake. Wes Craven non partecipò al progetto e la regia di Nightmare 2 venne affidata a Jack Sholder, mentre la sceneggiatura a David Chaskin. Proprio a Chaskin venne addossata la colpa dell’odio che il film attirò, sia perché lo sceneggiatore aveva snaturato la figura del villain (Freddy non è più relegato al mondo dei sogni, ma può uscirne e uccidere nel mondo reale), sia per l’inserimento nella scrittura di un sottotesto omoerotico che portò Nightmare 2 ad essere ostracizzato, in un periodo in cui la comunità gay non godeva certo della simpatia dei più. Ma lo sceneggiatore pensò bene di scaricare le responsabilità sull’attore protagonista, Mark Patton, omosessuale nella vita, colpevole di aver performato quel sottotesto omoerotico e, in un certo senso, di averlo portato a galla, in maniera totalmente autonoma rispetto alle volontà del regista e dello sceneggiatore.

Mark Patton in una scena del film.

Il personale incubo di Mark Patton

Patton, a causa di questo suo presunto atto di ribellione nei confronti di una sceneggiatura che in realtà risulta omofoba, è finito nel dimenticatoio. Da giovane attore promettente a sconosciuto: dopo aver recitato a Broadway al fianco di Kathy Bates e Cher, Nightmare 2 avrebbe dovuto essere il suo trampolino di lancio, dato il successo che il genere slasher stava riscontrando negli anni ’80. Tuttavia, Patton lasciò la recitazione nel 1986, a causa proprio delle pressioni esercitate dalla Hollywood dell’epoca. Secondo l’attore, infatti, il suo agente arrivò anche a dirgli che nessuno lo avrebbe mai più assunto o comunque affidato ruoli etero e, dunque, “di spessore”. Se volete approfondire, vi segnalo il documentario Scream, Queen! My Nightmare On Elm Street (2019), in cui Patton parla della sua esperienza legata al film. E se siete arrivati a leggere fin qui, sarete sicuramente dei fan di Nightmare, o quanto meno curiosi di sapere qualcosa in più sul disastroso capitolo due. In ogni caso, avrete visto il film in questione; è opportuno comunque accennare alla trama e ad alcuni elementi per proseguire nella mia analisi.

Trailer del documentario Scream, Queen! My Nightmare on Elm Street (2019), diretto da Roman Chimienti e Tyler Jesnen.

Trama e analisi di Nightmare 2

Dopo gli eventi del primo film, Nightmare 2 ha per protagonista Jesse (Mark Patton), un adolescente che, proprio come Nancy, inizia ad avare incubi ricorrenti che hanno come protagonista Freddy Krueger. La differenza con il primo film, come accennato, sta nel fatto che Freddy può uscire dal mondo dei sogni e mietere vittime nella vita reale, prendendo possesso del corpo di Jesse. Freddy sembrerebbe dunque rappresentare le pulsioni represse del protagonista, incontrollabili e pericolose, che prendono il sopravvento. Questa pericolosità queer è ben incarnata dall’insegnante di ginnastica di Jesse: il film, infatti, allude ad un interesse che l’uomo nutrirebbe nei confronti dei suoi studenti maschi, andando di fatto a rafforzare l’idea che un orientamento sessuale non conforme a quella che viene considerata la norma sia legato a perversioni come, in questo caso, l’interesse verso minorenni.

Eppure, l’omosessualità latente di Jesse trova espressione nei suoi incubi. Ricorderete benissimo la scena del sogno ambientata in un locale notturno gay-sadomasochista in cui Jesse incontra proprio il suo professore. Scena che rappresenta l’attrazione di Jesse verso quell’universo, ma allo stesso tempo la paura legata alla rappresentazione dominante di quello stesso universo, sempre caratterizzata da un’intrinseca pericolosità, come se i giovani potessero essere adescati e coinvolti in quelle perversioni (ancora, omosessualità = perversione).

Ristabilire l’ordine

L’aiutante e cooprotagonista del film è un’amica di Jesse, Lisa (Kim Myers), la quale fin da subito dimostra un interesse amoroso nei confronti del ragazzo. Verso la metà del film, Jesse si confida con Lisa, e questa apertura li porterà a scambiarsi dei baci appassionati. Freddy però tenta di prendere il sopravvento, spingendo Jesse a fuggire e rifugiarsi a casa dell’amico Grady, proprio nella sua camera da letto. Poiché l’incontro eterosessuale non è andato a buon fine, il film parrebbe continuare a battere la via della coppia omosessuale Jesse-Grady.

Ed è qui che Freddy si materializza, squarciando il ventre di Jesse e uccidendo Grady. La sessualità del protagonista emerge dunque come una forza distruttiva che Jesse vive come incubo, costretto a incanalarla verso un rapporto eterosessuale. Lisa è infatti colei che riesce a salvare Jesse nel finale, facendolo tornare “alla normalità” e scacciando via Freddy: Lisa è l’eroina/final girl cui è affidato il compito di ristabilire l’eteronormatività.

Forse, ciò che ha reso il film eccezionale, ciò che ha fatto sì che la comunità LGBTQ+ lo recuperasse con orgoglio e che ha permesso riletture e rivalutazioni, è proprio l’attore Mark Patton. La sua performance “fluida” e la sua identità non fissa e non normativa, hanno permesso ai fan queer di identificarsi con l’esperienza di un adolescente che è vittima, eroe e, al contempo, si sente mostro. In conclusione, anche se Nightmare 2 non è un film progressista nella sua rappresentazione delle problematiche legate all’identità e all’orientamento sessuale (anzi, come già detto, il film si chiude con un ristabilimento dell’ordine eterosessuale), forse l’etichetta di “peggior film della saga”, oggi, gli sta un po’ stretta.