Nel 1996 l’uscita di “Scream” di Wes Craven rivoluzionò completamente il genere slasher. Se gli autori dei primi film appartenenti a questo genere avevano pensato a costruire una narrazione senza attenersi a schemi predefiniti, creando e definendo però in questo modo i canoni del genere stesso, Kevin Williamson (sceneggiatore del film di Craven) conosceva bene le caratteristiche del genere (ormai ampiamente definite) e decise di riprendere quelle caratteristiche per sovvertirle.

In questo modo un genere che, secondo i più, aveva già detto tutto nei vent’anni precedenti, riprese vita, ispirando film successivi, anch’essi costruiti sugli archetipi di diversi (sotto)generi (“Quella casa nel bosco” e “The final girls” per esempio).

Scream, quindi, può essere considerato un film rivoluzionario, una svolta, una ventata d’aria fresca che investì il genere horror. Un’opera metacinematografica. Uno slasher che parla di slasher.

Il successo e Scream 2

Il successo fu enorme, e questo portò all’uscita di un secondo capitolo nell’anno successivo: “Scream 2” uscì, infatti, nel 1997 e, come il suo predecessore, portava la firma di Kevin Williamson e Wes Craven. Quest’ultimo, infatti, si era già assicurato la regia di eventuali sequel, per non correre il rischio di trovarsi davanti a sequel deludenti (come era successo per alcuni capitoli di “Nightmare”).

Scream 2 conserva e rende ancora più evidente la vena metacinematografica del primo film: la pellicola inizia in un cinema, dove un numeroso pubblico assiste alla proiezione di “Squartati” un film che ricostruisce gli avvenimenti di ciò che abbiamo visto nel primo film. Ed è proprio durante la proiezione che avvengono i primi due omicidi che faranno cadere nuovamente la protagonista Sidney Prescott (Neve Campbell) in una spirale di terrore e violenza.

Il secondo capitolo della saga di Scream non delude: Williamson è in grado di ricreare un’opera che gioca e maneggia gli archetipi del genere slasher, che diverte il pubblico e lo coinvolge spingendolo ad arrivare alla fine del film per scoprire il colpevole: la persona che si cela dietro l’iconica maschera. O meglio, i colpevoli. Perché in Scream 2, proprio come nel film precedente, i colpevoli sono due: altro chiaro esempio di come Williamson manovri e smonti determinate strutture considerate inviolabili fino a quel momento per il genere slasher. Un genere che lo stesso Williamson conosce più che bene, e ce lo dimostra con continui riferimenti (diretti e indiretti).

Il telefono come mezzo perturbante

Come nel primo film, grande importanza viene data al telefono (anche in Scream 2 un’intera sequenza gira completamente intorno a una chiamata inquietante): una novità, un elemento ben poco presente nei film anni ’80 ma che negli anni ’90 (con la diffusione dei cellulari) diventa mezzo perturbante; l’oggetto con cui il maniaco (in questo caso Ghostface) si diverte a terrorizzare le sue vittime prima di ucciderle. Per capire meglio questo cambiamento basti pensare ai film, sempre più numerosi ai giorni nostri, in cui il killer (o anche una presenza sovrannaturale) si serve del (deep/dark) web, di app o di social network per terrorizzare gli sventurati protagonisti.

In sintesi negli anni ’80 i primi a morire erano i personaggi che avevano rapporti sessuali o che facevano uso di droghe (anche qui ritroviamo archetipi e strutture che si sono definite col tempo), negli anni ’90 lo sventurato è chi risponde a inquietanti telefonate…

La saga di Scream è stata sicuramente molto più fortunata, da un punto di vista qualitativo, di quella di Nightmare: per capire l’importanza della regia di Craven basti sapere che che in diversi punti la sceneggiatura di Scream 2 scritta da Williamson conteneva, al posto di accurate descrizioni della scena, la frase: “Wes Craven will make it scary” ovvero “Wes Craven la renderà spaventosa”.

In conclusione, Scream 2 è un degnissimo sequel: non ebbe la risonanza e il successo del primo film, ma dimostrò che al pubblico piaceva quella commistione di generi (slasher, camp, thriller, whodunit) che già aveva garantito enorme successo al primo capitolo. E infatti, la saga di Scream è giunta nel 2011 al suo quarto film e nel giro di poco tempo ne vedremo anche un quinto…