Sola… in quella casa (I, madman, 1989) di Tibor Takács è un film horror low budget che, grazie ad un impianto metanarrativo e a una buona regia, merita assolutamente una visione su Amazon Prime Video.

Trama

Virginia, impiegata di una libreria e aspirante attrice, inizia ad essere perseguitata dal serial killer protagonista di uno dei libri horror che sta leggendo. Nessuno le crede, nemmeno Richard, il suo fidanzato poliziotto: a Virginia non resterà altro che affrontare il killer da sola, cercando di sopravvivere.

Una traduzione errata

Nonostante il titolo e la locandina italiana facciano pensare ad un home invasion, Sola… in quella casa dimostra fin da subito di essere qualcosa di diverso. Virginia, la protagonista, ci viene presentata come un’accanita lettrice di romanzi horror e pulp (I, madman, il titolo originale del film, è anche il titolo di uno di questi romanzi), e Takacs decide di mostrarci, attraverso le immagini, proprio il contenuto delle letture della ragazza.

Il regista, attraverso la tecnica dello stop-motion, crea improbabili rappresentazioni dei mostri che popolano tali romanzi mettendoci di fronte a creature “digitali” bidimensionali e troppo inverosimili per non strappare un sorriso allo spettatore contemporaneo ma che, allo stesso tempo, accrescono notevolmente quell’atmosfera anni ‘80 di cui il film è fortemente intriso, atmosfera che costituisce probabilmente il più grande punto di forza della pellicola. E, ovviamente, come in ogni buon film anni ’80, c’è un assassino che dà la caccia alla protagonista.

Pregi e difetti

Certo, Sola… in quella casa non è un film perfetto, anzi: tra i principali difetti troviamo una recitazione piuttosto mediocre (e un doppiaggio ancora più problematico), una fotografia migliorabile e una storia che, seppur coinvolgente, presenta diversi momenti morti, che impediscono un vero e proprio coinvolgimento dello spettatore, e altri, invece, molto prevedibili.

Tuttavia, Sola… in quella casa è un film che merita di essere visto, soprattutto da tutte quelle persone che amano le atmosfere anni ‘80, atmosfere che impregnano tutte le inquadrature del film. Inoltre, il finale, imprevedibile, è una vera e propria chicca, almeno dal punto di vista narrativo (la messa in scena, purtroppo, non è all’altezza dell’idea). Diverse sequenze, soprattutto quelle degli omicidi, sono ottime a livello registico e riescono a creare tensione, nonostante la scelta di non mostrare bagni di sangue e di utilizzare diversi espedienti visivi pur di rendere più spaventoso o credibile ciò che potrebbe altrimenti risultare grottesco. 

Citazionismo

Infine, Sola.. in quella casa è anche un film citazionista: particolarmente apprezzabile l’inquadratura del negozio di riparazione di pianoforti che si ripete più volte nel film e che non è altro che la visuale dalla finestra dell’appartamento di Virginia: impossibile non pensare a La finestra sul cortile di Hitchcock, soprattutto quando quel negozio diventerà teatro di sanguinosi eventi

In conclusione, Sola… in quella casa è un film che merita di essere visto soprattutto per tutti coloro che apprezzano i B movie anni ‘80…

Sola… in quella casa è disponibile su AMAZON PRIME VIDEO

VOTO

Classificazione: 3 su 5.

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