Un boato nella notte squarcia il cielo immobile, senza nuvole.

I tuoni sono da sempre portatori della voce della natura in tutta la sua ferocia, selvaggi e potenti fanno nascondere i bambini sotto le coperte che si trasformano da semplice tessuto in uno scudo d’acciaio, grazie a quel velo magico che è l’infanzia.

Ma questa volta dal fulmine non esce un suono di tempesta, piuttosto una scarica elettrica che attraversa i circuiti di una chitarra calda di colpi di plettro e da inizio a quella che è, probabilmente, una delle più iconiche canzoni di una delle migliori rock band del momento, accompagnata da un video che brilla di luce propria oltre la melodia che lo accompagna.

Per chi non avesse ancora avuto la possibilità di conoscerli, i Ghost sono un gruppo musicale che trascende l’arte che divulga. Perché la band che in questo momento è capitanata da Cardinal Copia (esatto, il frontman cambia periodicamente, nell’estetica ma non nella sostanza) è teatro, spettacolo, è un gioco di maschere che lega realtà e finzione, è un vascello che naviga nei temi dell’occulto e che trascina in questo viaggio chiunque si imbatta nelle loro canzoni. 

Una voce, quella di tre Papa che si sono succeduti e quella di un Cardinale che ha raccolto la cenere dei suoi predecessori, e cinque Nameless Ghouls mascherati, terribili e affascinanti in egual misura, a suonare le melodie degli inferi. Non ci vuole molto a capire che l’ordine clericale impersonato dai Ghost è rovesciato, alla larga da qui chi cerca canti salvifici.

Sarà il caso o forse una scelta ponderata, la canzone che quasi sempre viene presentata come biglietto da visita della band è anche quella che si accompagna al video più originale. Stiamo parlando di Square Hammer, che è il lampo che squarcia la nostra notte.

In questo videoclip si strizza l’occhio al cinema muto degli anni 20, al mito di Nosferatu e di rimando alle leggende dell’Est Europa, al Blob e alla fantascienza di stampo contemporaneo: un calderone alchemico ricco di citazioni e omaggi a miti cinematografici e letterari che vi invitiamo a scovare uno ad uno.  Ed ecco che nel boato del tuono appare immediatamente Papa Emeritus III, maestoso e solenne nel cielo che lo inghiotte con la stessa velocità con la quale si presenta su schermo.

square hammer

La strofa della canzone ci mostra su video per la prima volta il gruppo al completo, delle vere e proprie star che si dirigono al Meliora Grand, un cinema dove l’illusione e la tangibilità si confondono con estrema naturalezza. Un luogo geometrico, imponente, caldo, di quelli che vorremmo esistessero davvero per poterne provare l’esperienza mistica.

Proprio durante l’ingresso al Meliora esplode in tutta la sua potenza il meraviglio ritornello, un crescendo di atmosfera vertiginoso che esplode nel verso più importane dell’intero brano: Are you ready to swear right here right now in front of the Devil?

square hammer

La visione del film inizia, e ancora in testa rimbomba la domanda con la quale i nostri Fantasmi ci hanno lasciato. Compaiono cripte, un uomo che potrebbe essere un sacrificio umano per ridare poteri al martello da cui prende il titolo la canzone, e nuovamente appare il Papa che si staglia nel cielo. Da questo momento topico, la magia fa da padrone, l’illusione (o forse la realtà?) prende il sopravvento e ciò che si nascondeva dietro lo schermo diventa parte del mondo concreto, spezzando la barriera dell’irrealtà e arrivando metaforicamente a dominare il mondo sottostante

square hammer

Papa esce dallo schermo e regna sulla città,silenziosa sotto la luna immensa.

Si conclude così un videoclip che lega il mondo del fantastico ad una canzone evocativa, dal forte impatto, ricca di fascino come le immagini che la accompagnano.

Dinanzi ad un’operazione che mischia intelligentemente le arti e ci dona un prodotto di  così alta qualità, siamo anche disposti a rispondere alla domanda del ritornello e a giurare dinanzi al Diavolo in persona, purché i Ghost ci continuino a regalare delle chicche come Square Hammer.