Sei anni dopo il primo capitolo Art il Clown torna ad infestare i nostri incubi in questo sequel sceneggiato, montato, diretto e co-prodotto da Damien Leone. Iniziato nell’ ottobre del 2019 ma interrotto a causa del covid, Terrifier 2 è stato prodotto grazie ad un crowfunding che ha raccolto 250 mila dollari, molto più di quanto richiesto dal regista. Nelle sale statunitensi il film ha incassato 7,7 milioni di dollari di cui 400 mila soltanto nella prima settimana, motivo per cui Damien Leone ha già confermato la realizzazione di un prossimo terzo capitolo che sarà forse diviso in due parti.
Terrifier 2 è stato proiettato in anteprima italiana al TOhorror film festival, a Torino, dove ho avuto l’ occasione di gustarlo sul grande schermo. A differenza infatti degli USA, Terrifier 2 (come fu per il suo predecessore) non verrà proiettato nei cinema italiani ma arriverà direttamente in homevideo, probabilmente a causa dell’ alto tasso di violenza della pellicola. E, vi assicuro, di violenza ce n’è parecchia.

La trama

Dopo essere stato riportato in vita da un’ entità sinistra esattamente un annodopo la sua scomparsa, Art il Clown (David Howard Thornton) torna a terrorizzare le strade di Miles County nella notte di Halloween. Si troverà ad affrontare Sienna (Lauren LaVera) un’ eroina inconsapevole a cui è legato da uno strano destino.

A differenza del primo capitolo, che era molto più reale seppur con una trama ridotta all’ osso, Terrifier 2 si tinge di sovrannaturale. Tra fisica e metafisica, rimandi ai mitici anni ’80, sogni improbabili ed ironia, Leone butta un sacco di carne al fuoco arricchendo la trama di dettagli, co-protagonisti ed antagonisti, confezionando un film tra i più gore visti utlimamente ma che non manca di divertire, regalandoci uno dei villain più iconici degli ultimi decenni.

Curiosità: Il costume ed il trucco di Art sono ispirati al Pierrot del francese Jean-Gaspard Debureau ed a Marcel Marceau, entrambi mimi di grandissima bravura e dotati di estrema espressività facciale.

Nelle sale americane sono stati parecchi i casi di isteria ed i malori che hanno richiesto persino l’ intervento dei paramedici durante la proiezione del film, e questo è di sicuro causato non solo dalla quantità di sangue o dall’ indicibile cattiveria e violenza di Art il Clown, ma soprattutto dall’ incredibile lavoro di effetti speciali, super realistici. Splendidamente realizzati artigianalmente con lattice, protesi e litri di sangue finto senza l’ utilizzo della CGI come si faceva una volta vi assicuro che, per noi appassionati, sono una vera festa per gli occhi. Il lavoro sul make up è infatti degno di nota ed una delle cose che più mi ha entusiasmato durante la visione del film.

Curiosità: proprio a proposito dei bellissimi effetti speciali artigianali, Stephen King ha elogiato il film su twitter scrivendo “vi disgusterà alla vecchia maniera” facendo riferimento alla realizzazione old school del make up.

Il giusto tocco di ironia.

Godibile anche la colonna sonora originale, disponibile su Amazon e composta da Paul Wiley, qui alla sua terza collaborazione con il regista, ma la seconda nota più favorevole e che ha aumentato il mio entusiasmo sono le atmosfere anni ’80 di cui il film è impregnato.
Dai vecchi luna-park che mi riportano alla mente Il tunnel dell’ orrore di Tobe Hooper, al costume e make up del travestimento di Halloween di Sienna, la protagonista femminile, che si trasforma letteralmente in un’ eroina alata ed armata di spada che pare uscita direttamente da un’ illustrazione fantasy di Louis Rojo. Dagli spot televisivi dei cereali, ai poteri sprigionati dal male e dal bene, Terrifier 2 è intriso delle atmosfere di quegli anni, che aiutano a smorzare e alleggerire i toni di un film che altrimenti sarebbe stato ancor più difficilmente sopportabile e digeribile a causa delle esplicite uccisioni e delle sevizie perpretrate ai danni dei corpi delle sue vittime.

Curiosità: Damien Leone ha dichiarato che era da un decennio che cercava di portare sullo schermo il personaggio un’ eroina alata e che vedere Sienna prendere vita è stato come assistere ad un sogno diventato realtà. Ha aggiunto che l’ attrice Lauren LaVera (che studiando arti marziali non ha utilizzato nessuno stunt nel film) è nata per interpretare questo personaggio.

La sorte italiana di questa pellicola è ancora sconosciuta, probabilmente seguirà quella del primo capitolo, che avendo saltato sale cinematografiche e streaming, è recuperabile solamente in home video. Resta il fatto che Terrifier 2 sta risquotendo un gran successo non solo al botteghino ma anche, incredibilmente, di critica. Ed a rendere la cosa più stupefacente è il fatto che sia un film indipendente e con un budget limitato. E’ però uno dei rari casi dove il secondo capitolo dona nuova linfa e nuova attenzione ad una saga, entusiasmando i fan e lasciandoli in attesa di un terzo, sanguinoso capitolo.

Terrifier 2 è la consacrazione di Art il Clown nell’ olimpo delle (nuove) icone dell’ horror.

Classificazione: 4 su 5.