Martin Scorsese non ha certo bisogno di dimostrare nulla, è un regista che ha fatto la storia del cinema e che continua a farlo anche restaurando i film del passato.

Detto questo sorvolerei su qualsiasi polemica riguardo alle dichiarazione sui film Marvel perchè è solo tempo sprecato.Io ho avuto la fortuna di vedere molti dei suoi film sul grande schermo ed è stato forse uno dei primi registi a farmi innamorare del cinema.

The Irishman è una produzione Netflix che ha permesso a Martin di realizzare il film con un budget molto elevato, anche per via della cgi che è servita per ringiovanire gli attori.Queste alcune parole di Martin a riguardo:

Ho 76 anni, non ho più tempo, non so cosa mi succederà, per questo ho detto sì a Netflix. Sono convinto che sia meglio vedere i film in sala ma se oggi i ragazzi sono abituati a guardarseli sull’ipad o in streaming è inutile essere rigidi. Da Netflix ho avuto piena libertà creativa e i soldi senza i quali non sarebbe stato possibile realizzarlo per il costo della tecnologia digitale (budget di 160 milioni di dollari, ndr). Nessuno a Hollywood era disposto a darceli e quando è arrivata Netflix abbiamo concordato che sarebbe andato comunque anche nelle sale per un mese.

Al cinema uscirà soltanto per tre giorni dal 4 al 6 novembre, e poi si potrà vedere su Netflix a partire dal 27 novembre.Il film è basato sul libro di Charles Brandt: I Heard you Paint Houses (e non si riferisce certo ai classici imbianchini…) che tratta della storia vera di Frank Sheeran (Robert De Niro), un sicario irlandese che lavorava per il mafioso Russel Bufalino (Joe Pesci).

Seguiamo la vita e il legame fra questi malavitosi attraverso tre fasi temporali, dal dopoguerra all’assassinio di Kennedy fino ad arrivare ai giorni vicino alla morte di Frank Sheeran che nella realtà è avvenuta nel 2003. Frank si ritrova a collaborare anche con il leader del sindacato dei trasportatori Jimmy Hoffa (Al Pacino), che per via della sua arroganza non è ben visto da alcuni membri della malavita.

The Irishman

In The Irishman riusciamo davvero a sentire l’invecchiamento di questi personaggi come anche del film stesso, che dopo la prima mezz’ora rallenta e si prende tutto il tempo necessario senza mai scendere a compromessi con lo spettatore.

Sinceramente ero preoccupato dalla durata (209 minuti) e devo ammettere che in un’unica visione non è proprio semplice da sostenere, nonostante il film sia montato bene dalla fedelissima Thelma Schoonmaker. Capisco l’intento del film ma forse sarebbe stato meglio comprimerlo un po’ anche per riuscire ad avere più spazio nelle sale.Dopo diversi anni da Quei bravi ragazzi e Casinò, Scorsese torna al Mafia-movie e non poteva farlo senza Robert De Niro e Joe Pesci: qui però non sono più dei gangster irascibili ma anzi quello che colpisce di più è questo legame di rispetto e compassione che c’è fra loro.

Questo libro non poteva che essere adattato da Scorsese, che ha saputo dirigere un De Niro maniacale nella parte del sicario irlandese ed un Joe Pesci con cui è difficile non empatizzare, soprattutto quando si lascia andare a delle battute in siciliano.Strepitosa anche la performance di Al Pacino nei panni di un Jimmy Hoffa assetato di potere ma che allo stesso tempo sa fare intenerire la giovane figlia di Frank (De Niro). Bravissimi anche Harvey Keitel, Ray Romano e un attore che a me piace molto: Jesse Plemons (Fargo, Breaking Bad). Anche l’invecchiamento dei personaggi è stato reso molto bene, e la parte finale riesce ad essere anche toccante, soprattutto l’ultima battuta del film.

The Irishman

C’è molta malinconia in The Irishman nonostante il protagonista sia un personaggio così sbagliato e si passi da scene di violenza improvvisa ad altre in cui non puoi fare a meno di ridere con questi assassini. Bellissima la scena con Frank durante uno dei suoi incarichi verso il ristorante Umberto’s che ricorda molto quella con il giovane Al Pacino ne “Il Padrino”.Vi consiglio di vedere il film quando siete abbastanza riposati perchè è un’esperienza davvero intensa e non semplice, ma che porta dentro tutto il cinema di Scorsese.

Se siete davvero amanti del suo cinema allora resterete soddisfatti.

 

Voto Finale
75%

 

A cura di Alex Modica.