Il Rituale è un film del 2017 diretto da David Bruckner, basato sull’omonimo romanzo di Adam Nevill. Il film è disponibile in Italia su Netflix.

The Ritual, nome originale dell’opera, è un horror che intervalla momenti di alta tensione a scene visivamente impattanti, con uno studio ed una realizzazione dei protagonisti ben fatti e che lascia immedesimare senza fatica nelle vicende del film. La pellicola si pone a cavallo tra il sotto genere sovrannaturale e la classica caccia alla preda che fa tornare alla mente Alien.

Trama

Quattro amici, Phil (Arsher Ali), Dom (Sam Troughton), Hutch (Robert James-Collier) e Luke (Rafe Spall) stanno viaggiando attraverso le desolate lande svedesi quando improvvisamente Dom prende una storta che gli provoca la distorsione del ginocchio. Il gruppo decide allora di prendere una scorciatoia nella speranza di abbreviare i tempi dell’escursione e raggiungere quanto prima la città più vicina. Purtroppo però non sanno che dentro la fitta foresta ci sono insidie oscure che li aspettano, che trasformeranno quelle distese sconfinate in uno scenario da brivido, tra rituali, sacrifici ed entità misteriose pronte a inseguirli.

Una delle regole più importanti nel cinema horror è sicuramente non prendere scorciatoie: nonostante le premesse del film si basino su un cliché molto spesso abusato, la trama fluisce in modo naturale e ordinato, con dialoghi ben scritti e personaggi che piano piano si raccontano allo spettatore, tra risate e momenti cupi.

Forse uno dei maggiori punti di forza del film è proprio la caratterizzazione dei protagonisti: grazie ad un background realistico ben realizzato, ciascuno di essi si cala nelle situazioni in modo estremamente diverso e logico, che provoca spesso discussioni e scambi animati di battute. Il passato che accomuna i quattro sarà il perno centrale dello sviluppo e continuerà ad attanagliare i protagonisti anche nel presente, portandoli ad affrontare quelle che sono le loro paure più recondite.

Altra nota di merito va sicuramente all’ambientazione: i boschi e le lande svedesi sono claustrofobici, chiudono la visuale dello spettatore in un mare di alberi, frasche e verde sterminato. Quando i protagonisti si trovano a scappare da qualcosa di sconosciuto che li minaccia, la sensazione è quella che potrebbero perdersi da un momento all’altro; la fitta e spoglia vegetazione chiude ogni spiraglio di luce, lasciando la nebbia ed il grigio come unici protagonisti.

The Ritual

Quello che forse non piacerà a molti sarà la parte che si avvia all’epilogo, quando il mistero si chiarisce ed il passato viene piano piano a galla, fra flashback ed allucinazioni. Personalmente ho gradito molto questa parte, soprattutto quando la minaccia sconosciuta mostra la sua faccia ai protagonisti e si rivela in tutta la sua possenza.

Ci sono anche brevi momenti di stacco comico/grottesco, uno su tutti vicino all’epilogo: lo riconoscerete sicuramente e riderete scrollando la tensione del film per qualche secondo. Gli unici difetti che mi sento di sottolineare sono la lentezza iniziale, necessaria sì a creare le giuste basi della trama ma che potrebbe portare alcuni ad annoiarsi ed il finale che poteva dare spazio a qualche spiegazione in più, lasciando allo spettatore l’onere di interpretare pienamente il significato dell’opera.

Tirando le somme, The Ritual è un film piacevole e che potrebbe anche sorprendervi, quindi lasciatevi avvolgere dalla folta natura svedese e passate una bella serata in compagnia della misteriosa creatura.