Uscita su Prime Video il 25 maggio, Veleno è una docu-serie scritta e diretta da Hugo Berkeley, che fa eco al libro ed al podcast omonimi del giornalista Pablo Trincia. Cinque episodi per raccontare la vicenda dei Diavoli della Bassa Modenese, un caso scabroso e controverso, chiaro esempio di come la realtà possa essere infinitamente peggiore della finzione cinematografica che tanto amiamo.
Incipit
Siamo alla fine degli anni Novanta. In due piccoli paesi della Bassa Modenese, tra distese di campi, cascine e nebbia, sedici bambini vengono allontanati dalle rispettive famiglie. L’accusa è quella tra le più infamanti e ripugnanti: pedofilia ed abusi rituali su minori.
Non solo violenze domestiche, ma incontri che avvengono di notte nei cimiteri, satanismo, messe nere, sacrifici umani. Uno scenario da film horror narrato dalle voci delle più innocenti creature, i bambini stessi. E’ proprio dai bambini, e da uno in particolare di nome Dario, che prendono vita i racconti. Confidati alle psicologhe dei servizi sociali, dettagli scabrosi vengono narrati da chi, queste cose, non dovrebbe nemmeno immaginarle. E’ così che tutto ha inizio. E’ così che vengono indagati e successivamente arrestati e condannati padri, madri, fratelli. E’ così che inizia a scorrere a fiumi il Veleno da cui il titolo.
Pablo Trincia è la principale voce narrante di questa serie che affronta e analizza il caso passo dopo passo, avvalendosi delle testimonianze dirette di chi il caso l’ha vissuto davvero. Ecco che quindi possiamo guardare negli occhi la psicologa che ha raccolto quelle testimonianze, i genitori che sono stati condannati, le famiglie che sono state coinvolte e spezzate. Grazie a filmati originali veniamo catapultati nell’ infanzia di quei bambini che oggi sono adulti e ci troviamo a chiederci, puntata dopo puntata, cosa sia davvero accaduto.
E quando, atterriti, guardiamo le immagini ed ascoltiamo le accuse credendo di non poter scoprire cose peggiori… ecco che nuove rivelazioni sconvolgono di nuovo il nostro punto di vista poiché, Veleno, una soluzione certa non la dà.
Un’altra verità
La ricerca affrontata con perizia da Pablo Trincia che diede vita al Podcast (per Repubblica e con la collaborazione di Alessia Rafanelli) anni dopo ebbe un seguito inaspettato e dai risvolti agghiaccianti. Un’ inchiesta ai danni dei servizi sociali e degli psicologi, accusati di aver instillato falsi ricordi nelle menti dei bambini tramite interrogatori non gestiti correttamente. Un giro losco finalizzato ad allontanare i bambini dalle famiglie per darli in affido retribuito ad amici e conoscenti.
A sostenere tutto non solo la controparte composta dai genitori e dall’avvocato della difesa, ma anche e soprattutto da alcuni dei bambini, ormai adulti, che ci ritroviamo ad ascoltare. C’è da dire, infatti, che nessuna prova dei presunti rituali satanici ed omicidi, nessuna foto o video pedo-pornografico è mai stata trovata.
La cosa incredibile però è che non sappiamo a chi credere quando, davanti ai nostri occhi, appaiono loro. Gli ex bambini, ormai adulti.
Quelli che hanno deciso di apparire, ovviamente, dando la loro versione dei fatti. E ci troviamo davanti a due schieramenti opposti.
Chi conferma gli abusi subiti ed ignora ancora oggi le continue lettere e richieste di contatto da parte dei genitori naturali, e chi invece ammette di aver mentito poiché manipolato e spinto a raccontare cose mai accadute.
Questa storia ha due lati, come un vecchio disco di vinile. Ma un solo triste finale perché, comunque sia andata, sedici bambini sono stati strappati alle proprie famiglie naturali e non sono mai tornati indietro.