Rose Red è una miniserie televisiva del 2002, diretta dal regista Craig R. Baxley e scritta da Stephen King. Una delle ghost story più classiche, ambientata in una splendida, affascinante, decadente magione. Rose Red è infatti il nome di questa meravigliosa dimora, protagonista assoluta di questa pellicola, ed è sicuramente il punto forte di questa storia.
La pellicola tuttavia, della durata di poco più di quattro ore, non nacque come unico film. Stephen King la scrisse più volte, proponendo il progetto a diversi registi, accantonandola in diversi casi per vari motivi fino alla sua realizzazione. Negli Stati Uniti andò in onda a Gennaio, in tre puntate sulla ABC, ed ebbe un grande successo con un pubblico di oltre 18,5 milioni di telespettatori. In Italia fu invece trasmessa dalla Rai in due sole serate, il settembre seguente.

La storia, come accennavo, è tra le più classiche e vi ricorderà sicuramente qualche altro film, non più recente ma sicuramente più famoso. Joyce Reardon è un’ insegnante universitaria di psicologia e parapsicologia che è intenzionata a documentare l’esistenza dei fenomeni paranormali e fornire prove tangibili dell’ esistenza degli spiriti. Organizza quindi una spedizione a Rose Red, antica villa da sempre teatro di morti inspiegabili e fenomeni particolari, dalla quale è particolarmente attratta. A questa spedizione invita vari individui, molto diversi tra loro ma che hanno in comune particolari abilità psichiche. Joyce spera così di risvegliare le forze soprannaturali, apparentemente sopite, che infestano Rose Red.

Lungi dall’essere perfetto, e probabilmente non invecchiato benissimo, questo film ha un fascino particolare dato dalle atmosfere che permeano la villa, e dalle musiche che molto ben si adattano alla messa in scena. La storia sicuramente ricorda Haunting – Presenze (The Haunting) film del 1999 diretto da Jan de Bont con un cast di volti ben più noti e con effetti speciali più spettacolari. Ma ciò che accomuna i due film è proprio la bellezza della casa in cui sono ambientati, gli interni scenografici e le mille stanze che non fanno da cornice agli attori ma che rubano loro la scena.
Tuttavia non è da The Haunting che Rose Red è stata ispirata, quanto dal film Ballata Macabra di Dan Curtis del 1976. La sua leggenda invece, divenuta anch’essa famosa a causa di un film molto più recente, trae origine da quella della Winchester Mistery House, incredibile dimora davvero esistente e tutt’oggi visitabile in quel di San Jose, in California. A differenza infatti della villa Winchester, Rose Red nella realtà purtroppo non esiste. La facciata esterna è quella della Thornwood Estate a Lakewood, Washigton. Mentre per gli interni, sono stati costruiti dei set a nord di Seattle, dove il racconto è ambientato.

Quello che contribuì al grande successo, al tempo della sua messa in onda, di questa miniserie fu la grande promozione che ne venne fatta. Attingendo infatti a quello che divenne un evento mediatico per The Blair Witch Project nel 1999, furono studiate varie idee per far parlare di Rose Red ancora prima che uscisse e presentandolo, analogamente al film citato poco fa, come basato su eventi realmente accaduti. Le riprese del film iniziarono infatti nel 2000 e nello stesso anno i produttori presero accordi con lo scrittore Ridley Pearson per realizzare un romanzo dal titolo “Il diario di Ellen Rimbauer: La mia vita a Rose Red,” sotto lo pseudonimo di Dr. Joyce Reardon, il nome della protagonista del film.
Questo libro è una sorta di prologo alla storia attuale e si presentava come il vero diario della moglie del costruttore di Rose Red. Anche quando la miniserie uscì in dvd, nei contenuti speciali venne inserito un documentario per far credere che la storia della famiglia Rimbauer fosse vera. L’idea fu comunque un successo, il libro balzò al primo posto delle classifiche tanto che poi, nel 2003 fu realizzato un film televisivo prequel di Rose Red, intitolato appunto Il diario di Ellen Rimbauer.

C’è però qualcos’altro che rende Rose Red particolare, ed è il fatto che King l’abbia collegata, in vari modi, ad altri suoi lavori. Eccovi qualche gustosa curiosità:

  • Il personaggio di Annie Wheaton, la ragazzina con i poteri psichici più forti del gruppo, nonchè quella che funge da miccia per Rose Red, è molto simile al personaggio principale del primo romanzo pubblicato da King, Carrie White. Da bambina infatti, tramite la telecinesi, Carrie fa precipitare pietre sulla sua casa. Annie fa lo stesso, sia all’inizio che alla fine del film. Allo stesso modo, nell’epilogo di Carrie è presente la breve apparizione di una giovane di nome Annie che presenta gli stessi poteri della protagonista. Incredibile eh?

  • Emery Waterman condivide il nome ed alcuni lati del carattere con Harold Emery Lauder, personaggio de “L’ombra dello scorpione“. Il personaggio Deanna Petrie condivide invece il cognome con Mark Petrie, il protagonista del romanzo di King “Le notti di Salem” del 1975;

  • Il personaggio Pam di Rose Red possiede lo stesso potere psichico che hanno Alain Johns e Jake Chambers nei romanzi de “La Torre Nera“;

  • Rose Red stessa è indicata nel romanzo di Stephen King “La casa del buio“. Assomiglia inoltre alla villa descritta nel racconto “Ti prende a poco a poco“. Ha infatti la stessa capacità di costruirsi su sè stessa, ha una propria motivazione e abilità, e condivide con essa il fatto di uccidere e creare nuovi fantasmi per abitare le nuove stanze della casa.

Se tutto questo non è bastato per invogliarvi a recuperare questo film, allora devo sbilanciarmi.

E’ un film affascinante, con interni stravaganti e degni di nota e con musiche incredibili che riescono a creare un magico alone di mistero che attrae come una calamita.