Furto di oggetti sacri, vilipendio di cadavere, sedute spiritiche e messe nere. Questo è lo scenario di “7“, romanzo di Cataldo Scatamacchia.
La Capitale è martoriata da disparati episodi connessi al mondo del satanismo e dell’occulto, la Questura teme conseguenze giuridiche, la Santa Sede presagisce contraccolpi sociali. Entrambe lavorano di concerto cooperando vicendevolmente, ma questo non basta, il mosaico dei fatti necessita di un lettore esperto e super partes.
Ettore Borgia, classe 1981, residente a Roma, celibe, laureato in criminologia con il massimo dei voti e ricercatore zelante della verità. Un evento inaspettato travolge la vita del protagonista, trasformandolo nella chiave di volta capace di collocarsi nel sottile spazio che separa il reale dall’immaginario, il lecito dall’illecito, la luce dall’oscurità.

Un filo conduttore, che si irrobustisce con il prosieguo dei capitoli, tiene unite le pagine di questo sottile romanzo sui generis. Fluidità di scrittura per cercare di scardinare i paradossi legati alle sette sataniche e alle loro pratiche, un fenomeno sociale realmente pericoloso e di enorme attualità.

L’intento è quello di trattare con leggerezza delle tematiche complesse e dal forte impatto sociale, inserendole dentro storie comuni fatte da persone comuni. Velatamente, si prova a scardinare il mito del detective cinematografico, mettendo a nudo le difficoltà legate ai labirinti giuridici e ai pantani procedurali.

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L’autore si presenta

Ho sempre avvertito una passione latente per la scrittura, un desiderio che respirava sotto la cenere e che non riuscivo ad afferrare per portarlo in superficie.
Il tutto nasce in età adolescenziale, quando in quel periodo erano in auge i giochi di ruolo by chat, una sorta di Dungeons & Dragons sviluppato in maniera narrativa utilizzando chat comunitarie sul web.
Attratto da quel mondo decisi addirittura di basare la mia tesi di laurea sui GDR e sul genere letterario che nascondevano al loro interno.


Un altro mio interesse, sbocciato negli anni, è stato quello per il mondo dell’investigazione e della criminologia, a tal punto da non trattarlo come un mero hobby e dedicargli addirittura un percorso specialistico di laurea.
Negli ultimi anni ho avvertito l’esigenza di riacciuffare queste mie due passioni, ma tra gli impegni lavorativi, la famiglia ed il tempo limitato dovevo inventarmi qualcosa, qualcosa in grado di canalizzare il tutto e renderlo applicabile al mio stile di vita.
Così ho deciso di scrivere. Non per me stesso, ma per gli altri. Scrivere per trasmettere qualcosa, un’informazione, una curiosità, un’emozione.
Ci sono porte che neanche io ho mai aperto, porte così vecchie e adombrate che mettono paura. Allora perché aprirle da solo? Lo farò insieme ai lettori, mano nella mano, per scoprire se ciò che si nasconde oltre quell’uscio appartiene al mondo dell’oscurità o del reale.

Ci sarà un seguito di “7”? (abbiamo chiesto a Cataldo)


Sì. E scoprirete il perchè solo leggendolo fino alla fine..

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