Nel 1993 uscì Fantaghirò 3, da molti considerato la vetta dell’epopea creata da Lamberto Bava, che si divertì a dare nuova linfa alla storia della principessa guerriera

Sono passati 30 anni dalla prima trasmissione, su Canale5, di Fantaghirò 3. Questo capitolo è considerato, da Lamberto Bava e Gianni Romoli (regista e sceneggiatore) il punto più alto delle avventure di Fantaghirò. Infatti, se la storia assume maggiore stratificazione, sarà anche il tono più horror che convinse il vasto pubblico ancora più dei precedenti capitoli. L’inserimento di nuovi (ed azzeccati) personaggi aumenterà l’interesse per le varie dinamiche che si innescheranno tra incontri e scontri.

La fiaba si tinge di dark fantasy

Basterebbe solo tutto il prologo di Fantaghirò 3 per capire che Bava volle alzare l’asticella. Il tono che si respira passa dalla fiaba classica all’italiana al fantasy più maturo con sfumature dark. Il Consiglio dei Maghi e delle Streghe vuole trovare Tarabas (Nicholas Rogers), il più potente tra loro, per avvertirlo che non è invulnerabile come crede. Sul crudele mago fu lanciata una profezia: sarà sconfitto dall’innocenza di un giovane figlio di re. Fomentato dalla madre, la perfida strega Xellesia (Ursula Andress), manderà il suo esercito di guerrieri di terracotta a rapire tutti i giovani figli e figlie di re. Quando arriverà al castello di Fantaghirò per rapire i figli di Carolina e Caterina, inizierà un feroce scontro. Durante la battaglia, Romualdo verrà trasformato in pietra e Fantaghirò dovrà partire alla ricerca di Tarabas per salvarlo dal maleficio. Tra vecchi ritorni e nuovi pericoli, il viaggio della principessa guerriera sarà pieno di emozioni.

Il triangolo no, non lo avevo considerato!

Fantaghirò, con l’ingresso di Tarabas, crea nuove dinamiche sentimentali per la principessa. Il tutto nacque dagli impegni lavorativi di Kim Rossi Stuart che gli consentirono di partecipare solo a pochi giorni di riprese. Questo permise a Romoli di gettare le basi per l’approfondimento di quello che, in principio, era solo il villain; Tarabas, infatti, risulta essere un personaggio tragico, quasi shakespeariano. La sua evoluzione sarà uno dei punti di forza del successo di questo capitolo.

La scoperta dello sconosciuto Nicholas Rogers fece la fortuna di Fantaghirò 3. Piaceva alle donne ed aveva un fascino oscuro perfetto per il ruolo. Bava lo scoprì quasi per caso, infatti Nicholas era un modello e non aveva mai recitato. Se all’inizio fu difficile per lui, riuscì poi a sciogliersi e dare spessore al mago. L’alchimia che si creò con Alessandra Martines fu ottima e il successo arrivò di conseguenza.

Magiche curiosità

  • Il nome Tarabas arriva da Xabaras. Gianni Romoli è un grande appassionato di Dylan Dog, avendo anche sceneggiato Dellamorte Dellamore, così decise di omaggiare la nemesi dell’Indagatore dell’Incubo
  • Dopo una giornata di riprese, Nicholas Rogers si tagliò sulla testa con l’angolo della finestra della sua roulotte, mentre si gettava sul letto. Ancora vestito da Tarabas, corse all’ospedale dove lo ricucirono. All’inizio aveva paura che i medici cechi potessero rovinargli il viso per le cicatrici, poi lo convinsero e fecero un bel lavoro
  • Dato che recitava in inglese, durante uno dei primi giorni sul set, Nicholas Rogers dovette girare per tre volte una scena in cui diceva semplicemente: I love you
  • Amedeo Minghi scelse di non usare mai il pianoforte nella colonna sonora di Fantaghirò perché non voleva dare una precisa connotazione ad una fiaba che considerava “senza tempo”
  • Ursula Andress faceva jogging ogni mattina, prima delle riprese. Inoltre, ogni sera, mangiava 20 cesti di mirtilli per mantenere giovane la pelle
  • Lamberto Bava si divertiva, ogni sera, ad ascoltare storie sul cinema da Ursula e Brigitte Nilsen
  • Elena D’Ippolito, che interpreta la piccola Smeralda, aveva già recitato ne La Setta di Soavi (1991)
  • L’inserimento di Smeralda serviva anche a rendere protagonisti i bambini, soprattutto ora che la storia aveva virato su toni più horror. Dalla trasformazione di Tarabas in bestia (con chiari rimandi a John Landis) e nella prostetica di alcune nuove creature
  • Ci fu anche un diverbio tra Brigitte Nilsen ed Alessandra Martines. Durante una scena in cui la Nilsen doveva stare in ginocchio sotto al tavolo, da cui spuntava solo la testa (perché il suo corpo era ancora distrutto in pietre), Martines fece rifare più volte la scena perché non aveva una buona luce. Morale: alla sera, durante la cena, Nilsen prese una sedia e la sbatté davanti alla Martines, si sedette e cominciò a dirle quanto la sua vanità fosse irrispettosa per i colleghi. Quella fu l’unica volta che Fantaghirò non osò ribattere!
  • Le riprese durarono 9 settimane in Cecoslovacchia e il budget fu di 6 miliardi di lire

Fantaghirò 3 ha saputo dare nuovo spessore al mondo creato da Lamberto Bava: unendo toni più dark ed introducendo nuovi carismatici personaggi, rendendolo il miglior capitolo della saga

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