Torna Fantasmagoria la web-series che utilizza storie realmente accadute e racconti del folklore italiano come spunto per indagare le paure e le fobie della nostra società.
Il prodotto interamente creato da Byron Rink – ovvero Fabrizio Byron Rampotti, musicista, scrittore e pluripremiato filmmaker romano classe 1976 – è alla sua seconda stagione a ancora una volta mescolerà tecnica documentaria e fiction, con ricostruzioni storiche e suggestivi rimandi al cinema orrorifico.
Fantasmagoria inizialmente realizzata durante il lockdown con un autoproduzione targata Orefilm e 2000JD Production questa volta è stata prodotta con i fondi della campagna di crowdfunding chiusa con successo a luglio del 2021 sulla piattaforma Ulule.
La serie che debutterà a fine febbraio 2023 sarà nuovamente disponibile in streaming gratuito su Fantasmagorialaserie, il canale YouTube del collettivo Orefilm.

Il team di Orefilm

Gli episodi previsti al momento sono 4 (short-stories più lunghe rispetto alla prima stagione) e affronteranno ricostruzioni singolari di storie tra il leggendario e il reale che appassionano da sempre studiosi e amanti dell’horror:

– Il Vampiro italiano
– L’ultimo Titivillus
– L’autostoppista
– Un Teschio maledetto

Tra i nomi coinvolti: Mick Garris (Masters of Horror, Critters 2, I sonnambuli, L’ombra dello scorpione), Silvia Collatina (Quella villa accanto al cimitero, Il fiume del grande Caimano, Murderock), Claudio Simonetti (Suspiria, Profondo Rosso, Zombi). Qui di seguito il trailer del primo episodio.

Un ottimo inizio

Ed è proprio il primo episodio, Il Vampiro Italiano, che ho potuto vedere in anteprima e, devo proprio dirvelo, la lunga attesa per questa seconda stagione è valsa davvero la pena. Se la prima puntata della scorsa stagione era stata introdotta dal mitico Tom Savini, questa volta è il turno di Mick Garris, figura ben nota agli amanti di Stephen King. L’episodio si riferisce alla vicenda di Vincenzo Verzeni, serial killer italiano (spesso identificato come il primo) soprannominato “il Vampiro della bergamasca” e “lo Strangolatore di donne” che tra il 1867 e il 1872 uccise ed aggredì diverse donne in un piccolo paese in provincia di Bergamo. Il suo profilo psicologico fu tracciato grazie alla perizia psichiatrica di Cesare Lombroso, che studiò il caso. Cronaca e immaginario comune si confusero, dando vita ad un vampiro tutto italiano, creato proprio dalle sanguinose gesta del Verzeni e dal terrore che per anni esse suscitarono nella popolazione di quella provincia. Tutto questo ed anche di più nella prima puntata di questa nuova stagione che, se mantiene queste premesse, si preannuncia davvero entusiasmante.

E’ interessante il motivo per cui è stato scelto di raccontare proprio questa storia, romanzando il ruolo che Cesare Lombroso ebbe effettivamente, mescolando sapientemente la ricostruzione cinematografica alla narrazione storica dei fatti come solo Fantasmagoria sa fare. A tal proposito, vi riporto direttamente le parole del regista.

Verzeni nasce dal mio desiderio di raccontare una storia di Vampiri italiana partendo dal racconto di Tommaso Landolfi “Il bacio”. Curiosamente il segmento con Landolfi è stato assorbito da quello storico e alla fine è sparito del tutto. Vincenzo Verzeni, la parte rimasta, era la soluzione più ovvia. Sono sempre stato innamorato degli anni di transizione e in particolare degli anni ottocenteschi. In Italia la vicenda Verzeni avvenne verso la fine del risorgimento. Mi affascinava l’idea che in mezzo ai grandi mutamenti storici (nazionali e internazionali) apparisse questa figura inquietante del serial killer, anticipando nomi ben più blasonati. Verzeni poi presagiva anche Dracula. La versione di Coppola della storia di Bram Stoker mi ha parecchio influenzato nella realizzazione dell’episodio. Abbiamo usato Cesare Lombroso, una figura storica condannata a sproposito dai nostri tempi d’ignoranza, come fosse un Van Helsing. Ci siamo concessi qualche licenza ma per il resto la vicenda del mostro bergamasco è riportata fedelmente negli atti del processo. Mi è solo dispiaciuto di non aver potuto usare attori lombardi. Purtroppo non avevamo budget per la trasferta.

Byron Rink.

La parte del processo a cui Byron Rink fa riferimento regala una buonissima interpretazione dell’attore che interpreta il Verzeni e, come già anticipato, riporta fedelmente gli sconvolgenti avvenimenti. Il primo episodio mantiene il format che mi ha fatto innamorare della prima stagione, un mix molto ben studiato tra documentario e docu-drama. In un montaggio davvero accurato e intrigante e che ho molto apprezzato, si alternano filmati e fotografie d’epoca sovrapposti alla voce narrante, alla ricostruzione cinematografica, mantenendo così viva la curiosità dello spettatore che, oltre a godere delle ottime parti di docu-fiction, si trova anche conoscere nuovi fatti e/o approfondirne di altri in una dinamica niente affatto scontata o facile da realizzare. Da sottolineare anche la meticolosa ricerca di approfondimento, necessaria a raccontare così bene una storia riuscendo non solo a contestualizzarla e ricostruirla, ma anche a collegarla ad una serie di argomenti collaterali di cui vorrei parlarvi ma che mi sforzo di lasciare segreti per non rovinarvi troppo la sorpresa.

Un passaggio tra i miei preferiti.

A cavallo tra narrativa innovativa e forma analitica, alla scoperta non solo del folklore italiano ma anche della cronaca, Fantasmagoria ha il grande pregio di riuscire a rende facilmente fruibile una didattica scrupolosa grazie alla voce fuori campo che ci accompagna lungo questo percorso di scoperta. E seppur i fatti narrati siano inquietanti, truci e decisamente “orrorifici”, ciò che più rapisce lo spettatore non è il senso di paura o turbamento, ma la brama di conoscenza. Quella morbosa attrazione che si prova nel voler scoprire tutti i dettagli più morbosi e nascosti, gli stessi che poi entreranno a far parte dei nostri incubi perchè reali e, proprio per questo, decisamente ed inevitabilmente più terribili di qualsiasi “fantasmagorica” fantasia.

Non posso che consigliarvi la visione di questo primo episodio che sarà disponibile a breve sul canale YouTube di Fantasmagoria:

https://www.youtube.com/@Fantasmagorialaserie

E se non lo avete ancora fatto, avete ancora qualche giorno di tempo per recuperare tutta la prima stagione per prepararvi alla visione delle nuove puntate.
Io, davvero, non vedo l’ora.

Tra decine di produzioni blasonate e mediocri, Fantasmagoria è un prodotto che si distingue dalla massa e che lo rende davvero meritevole della vostra attenzione.

Classificazione: 4 su 5.