Come già ribadito più volte, la trama di Final Fantasy VII è davvero notevole, una di quelle epopee che difficilmente possono essere dimenticate.

Tutto questo perché è anche arricchita da una serie di tematiche che la rendono davvero unica.

Tra i tanti aspetti che intendo, che catturano l’attenzione, vi è quello della famosa Riunione, “The reunion”, così come viene citata dal guerriero leggendario Sephiroth. Una specie di rito, se vogliamo chiamarlo così, che ricorda proprio quelli legati all’occulto. Ed è proprio quest’ultimo – tralal’altro pure citato nel Remake – che ci fa un po chiedere in cosa consista. Cerchiamo di approfondire.

Iniziamo per gradi.

Come già era stato spiegato in un vecchio articolo, il cattivone di turno (e che cattivone!) Sephirot, non è altri che il risultato di un esperimento condotto da Hojo – lo scienziato che lavora alla Shinra, la famosa compagnia elettrica del gioco – unendo le cellule aliene di Jenova (creatura precipitata sul mondo di Midgar durante i primordi) a quelle umane.

Inizialmente lo stesso eroe Sephiroth, ignaro delle sue origini, era un eccellente soldato 1st class – il migliore in assoluto – al servizio della stessa compagnia.

Un giorno però, esattamente 7 anni prima degli eventi del gioco, scopre, durante una missione, come è avvenuta la sua nascita. Questo, unito poi alle seguenti circostanze, scaturirà in lui un profondo cambiamento, che di fatto da quel momento in poi sarà a tutti gli effetti il motore principale degli eventi narrati in FFVII.

A cominciare proprio da qui, il personaggio di Sephiroth, essendo stato essenzialmente statico, inizia ad essere soggetto a un dinamismo completo, che lo porterà ad essere il perfetto antieroe di sempre.

Sephiroth è un nemico davvero imprevedibile, perché conosce tutti i punti deboli dei suoi avversari – anche le stesse fragilità emotive di Cloud, protagonista della storia – quindi sa perfettamente dove e quando colpire.

Il suo progetto è decisamente ambizioso all’interno dell’arco narrativo: definitosi il prescelto dalla madre Jenova, dovrà necessariamente punire il genere umano per i suoi crimini, distruggendolo definitivamente. Per fare ciò, sarà chiamato ad invocare la magia Meteor, in modo da creare uno squarcio nel pianeta abbastanza profondo tale da consentirgli di assorbire il flusso vitale dello stesso, il lifestream, così da diventare un Dio, quindi pressoché intoccabile.

Fatto ciò, dovrà poi riportare in vita Jenova al 100% nella sua forma originale, ma per farlo, avrà bisogno del rito della Riunione, dove grazie alla partecipazione di tutti coloro che hanno dentro le cellule della stessa madre, sarà poi possibile riportarla in auge con il corpo intero.

Un processo secondo lo stesso Sephiroth inarrestabile, ineluttabile, che condurrà chiunque alla morte.

La malvagità, la potenza e l’estrema intelligenza di un essere perfetto sembrano incredibili, insormontabili..

Fino quando però, il potere di un’amicizia, di una forte unione e dell’amore verso il prossimo, non faranno di tutto per fermarlo.