Final Fantasy VII Remake, una meraviglia per gli occhi (e non solo).
La storia di Final Fantasy VII sarà per sempre ricordata come una delle più belle della storia dei videogames: non solo per il pathos che riesce a trasmettere, man mano che si sviluppa giocandola, ma anche per la realizzazione stilistica e perfettamente adattabile alle esigenze di tutti i buongustai del gioco di ruolo.
Nonostante un comparto tecnico che oggi risulterebbe desueto, se non da voltastomaco, considerato chiaramente il peso degli anni che si porta dietro (pensate, ben 23!), il primo grande titolo di Square Enix, che allora si chiamava Squaresoft, riesce ancora oggi a raccogliere consensi e successo in modo spaventoso. Sono milioni i videogiocatori in tutto il mondo che continuano a giocare al titolo originale, proprio perché la storia, i personaggi, le magie, le summon e i nemici di questo grande capolavoro, riescono a ritagliarsi un po’ di spazio, senza andarsene più, all’interno dei cuori degli appassionati.
E ci sarebbe tanto da dire anche di tutti i giochi e dei film di contorno che sono stati creati negli anni a seguire: Final Fantasy 7 Advent Children (celebre film sequel del gioco), Final Fantasy VII Crisis Core (prequel del titolo originale) e Final Fantasy 7 Dirge of cerberus (sequel del film Advent Children)…. Insomma, la notevole quantità di questi esperimenti mostrano chiaramente quanto i fan apprezzassero la storia di Cloud e soci, che di fatto, alla sua uscita nel 1997, segnò anche il passaggio dal gioco 2D a quello 3D.
Che dire e come porsi quindi davanti a questo remake voluto a gran voce da fan e appassionati da tutto il mondo da circa 15 anni? Se è vero che la demo prevede solo 35 minuti di gioco circa e che può presumibilmente differire dalla versione definitiva in uscita tra circa un mese, tuttavia è facile accorgersi già del grande lavoro fatto da Square Enix, che in effetti, possiamo tranquillamente sbilanciarci e affermarlo sin da ora, è stato a dirlo poco impeccabile.
Unica nota dolente che ha fatto già stizzire un po di fan è quella relativa all’esplosione della bomba posta davanti al reattore Mako dai ribelli (di cui anche Cloud ora ne fa parte), in quanto differisce dal gioco originale: nella demo infatti il reattore non viene distrutto dalla bomba come nel gioco originale, ma a seguito dei danni e delle esplosioni che vengono causati dal combattimento che Cloud e soci intraprendono con i soldati e i robot della Shinra.
Non abbiamo ancora indizi sufficienti per capire se e quanto la storia proposta sarà fedele all’originale, ma (come già visto in RE2 Remake) è inevitabile aspettarsi qualcosa di diverso, soprattutto perché Square Enix stessa ha dichiarato apertamente che questo gioco non vuole assolutamente sostituirsi all’originale, ma che sarà un titolo a parte, ulteriormente perfezionato.
Avremo modo di verificare per intero tutto ciò tra poco più di un mese: precisamente dal 10 di Aprile. Let’s prepare! Nel frattempo, vi lasciamo alla nostra videorecensione della DEMO. Buona visione!