Storie vere, leggende urbane o fatti di cronaca che porteranno un po’ di brivido al vostro sabato sera.

Questa sera torniamo a parlare di serial killer vissuti in epoche non proprio recenti. Infatti, la protagonista della nostra storia proviene dalla Francia. Si tratta della domestica Hélène Jégado, vissuta all’inizio dell’800. Scopriamo insieme la sua infanzia e cosa l’ha condotta a uccidere.

L’infanzia e i crimini di Hélène Jégado

Hélène Jégado nasce nel 1803 in una piccola fattoria a Plouhinec. Dopo la morte della madre, all’età di 7 anni, viene mandata a vivere e lavorare con due zie. Entrambe, infatti, svolgevano la mansione di domestiche in una canonica di Bubry. dopo 17 anni diventa cuoca personale del prete. Tuttavia, una sera l’uomo la accusa di aver aggiunto della cannabis all’interno della zuppa e viene cacciata.

Il primo caso di avvelenamento, ad ogni modo, non avviene fino al 1833. Durante quest’anno va a lavorare per un altro prete, François Le Drogo, nel villaggio di Guern. Nel giro di soli tre mesi, 7 persone hanno perso la vita all’improvviso: François, i genitori e la sorella di Hélène, che si trovava lì in visita. Secondo le dichiarazioni dell’epoca, la donna aveva finto talmente bene da convincere la polizia della sua innocenza. Altro motivo per cui hanno le hanno creduto sta nel fatto che le morti sono avvenute dopo l’inizio della diffusione del colera, classificandoli decessi naturali.

Tornata a Burbry, per rimpiazzare la sorella, altre tre persone perdono la vita, inclusa una delle zie. Nel 1835 trova lavoro presso la signora Toussaint. Anche in questo caso quattro persone passano a miglior vita, portando il numero a diciassette. Nello stesso anni si fa assumere ne  convento di Auray, ma presto la licenziano a causa dei continui atti di vandalismo.

Calco del viso di Hélène Jégado

Calco del viso di Hélène Jégado

Hélène Jégado continua a essere assunta in varie case, ma ogni volta qualche membro della famiglia muore in circostanze misteriose. A dieci anni da suo arresto, la sua crudeltà ha colpito anche la piccola Marie Bréger.

Oltre a essere una avvelenatrice compulsiva, alcuni documenti riportano fosse anche una cleptomane, in quanto molti datori di lavoro la accusarono di rubare nelle loro dimore. Vi starete chiedendo, però, perché Hélène andasse in giro a uccidere le persone con l’arsenico. Ebbene, nonostante le scarse informazioni, la motivazione può essere ricondotta a problemi psicologici. Infatti, non è insolito che un bambino colpito da un grosso trauma, come la morte della madre, possa sviluppare determinate patologie.

Secondo gli esperti dell’epoca, infatti, la nostra serial killer aveva sviluppato una sindrome da abbandono fin dall’infanzia e, una volta cresciuta, aveva dichiarato che uccidere la gente le dava un senso di potere che la faceva sentire viva.

L’arresto di Hélène Jégado

L’arresto della Jégado avviene nel 1851. L’anno prima aveva iniziato a lavorare presso un professore di legge dell’Università di Rennes. Nel corso della sua permanenza morirono altre due domestiche e proprio per questo vennero richiesti i permessi per le autopsie. Presa dalla paura, l’assassina, si dichiarò subito innocente, ancora prima di venire interrogata. Questo, ovviamente, fece crescere i sospetti che portarono alla sua reclusione.

Il processo di Hèléne Jégado

Il processo ha avuto inizio nel dicembre 1851, quando la stima delle vittime ha raggiunto un totale di trentasei omicidi. Tuttavia, nonostante alcune limitazioni che non permettevano di indagare sui casi avvenuti dieci anni prima, la giuria l’ha accusata solo per la morte di 3 persone e 11 furti.

L’imputata continuava a subire violenti sbalzi di umore. Infatti alternava comportamenti umili a urla, fino ad arrivare a violenti scatti d’ira contro l’accusa. Lei continuava a professarsi innocente e di non aver mai utilizzato l’arsenico. Tuttavia, quando riesumarono uno dei cadaveri più recenti, i dottori trovarono tracce di questo veleno e di antimonio.

L’avvocato della difesa ha cercato in tutti i modi di salvarla dalla pena di morte, affermando anche che fosse malata di cancro. Tutto questo però non funzionò. Il 26 febbraio 1852, Hélène Jégado, ha dovuto affrontare la condanna a morte, venendo giustiziata sulla ghigliottina presso i Champs-de-Mars a Rennes.

Conoscevate questa vicenda? Continuate a seguirci per altre storie dal mondo dell’horror.