Negli Occhi Della Preda”, nuovo lungometraggio di Leonardo Barone, regista Piombinese, sta per arrivare a Firenze, in anteprima assoluta, il 31 maggio presso UCI Cinema, ad ingresso gratuito! (consigliata la prenotazione, potete rivolgervi direttamente a Leonardo Barone)

Dopo gli ottimi risultati portati con il suo precedente lavoro, il cortometraggio “13 Scatti” ritorna nuovamente all’opera ma questa volta con un lungometraggio di genere thriller. Scritto da Ethan Michael Carter, “In The Eyes Of The Prey” parla di una ragazza di nome Laura, la quale viene rapita da cinque uomini e tenuta prigioniera in una casa isolata in mezzo al bosco. Per liberare la ragazza gli uomini chiedono un riscatto al ricco padre. Durante la prigionia verrà fuori la doppia personalità di Laura, la sua parte piu’ oscura, che prenderà il sopravvento e la trasformerà da preda in cacciatrice.

Quello del regista toscano sembra essere un classico slasher che omaggia i più famosi film sul genere come la saga di “Scream”, tuttavia il film riesce a camminare sulle proprie gambe, puntando molto sull’atmosfera e sui dialoghi, tutto ruota attorno al malessere della protagonista, interpretata dalla bravissima Laura Calamassi.
Il cast si avvale anche di altri bravissimi attori come Paolo Massaria, Gabriel Dorigo Badea, Jerry Potenza, Giorgio Borroni, Marco Cimmino, Mariachiara Casillo, Fabrizio Pinzauti, Benedetta Giuntini, Gianni Andrei, Beatrice Stella e Francesca Brandi.

Le musiche sono state affidate ancora una volta a Luca Buosi, dopo il successo ottenuto con il cortometraggio fantasy “13 Scatti” Barone e Buosi hanno voluto riconsolidare la loro collaborazione.
Il lungometraggio si è aggiudicato il premio come “Miglior Film” all’ “Istanbul Film Festival”, mentre sono tre i riconoscimenti conquistati all’ “Hollywood Blood Horror Festival”, “Miglior Film”, Laura Calamassi “Miglior Attrice Protagonista” e Giulia Wnecowicz “Miglior Giovane Attrice”.

Alla produzione troviamo lo stesso Barone insieme a Ethan Michael Carter e Riccardo Ceppari.
La maggior parte delle scene sono state girate a Prato al Museo Leonetto Tintori, una location che
ha anche una storia affascinante alle spalle, le altre scene invece sono state girate a Piombino.
Sembra che l’intenzione del regista sia quella di abbandonare completamente i cortometraggi per
dedicarsi completamente ai lunghi.

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