Se siete rimasti disturbati da un Mondo in cui non far rumore, ecco altri 5 film in cui i protagonisti devono far a meno dei loro sensi

Con il buon successo al box office mondiale del secondo capitolo di A Quiet Place, il pubblico ha dimostrato di rimanere affascinato da film che privano di alcuni sensi qualcuno o tutti i protagonisti. La tendenza è stata rilanciata da un numero sempre maggiore di lungometraggi negli ultimi anni. Questi sono i miei 5 consigli se avete amato i due film di Krasinski. Se non li avete visti, li potete recuperare tutti su Netflix.

Blindness – Cecità (2008)

Tratto dal romanzo del 1995 di José Saramago, questo risulta un adattamento di buon livello con un cast all’altezza. Il film di Fernando Meirelles debuttò all’apertura del Festival di Cannes di quell’anno. All’improvviso tutta la popolazione perde la vista, senza un apparente motivo. La perdita del più importante dei sensi getta l’umanità prima nello sconforto e poi nella rabbia. Solo una donna sembra essere immune al contagio e cerca di nascondere agli altri questa verità.

La trasposizione, così come il romanzo, serve a raccontare delle crudeltà insita nell’animo umano. Quando succede qualcosa di imprevisto e cadono anche la convenzioni sociali, ecco che l’uomo regredisce ad uno stato bestiale. Tutti i personaggi non hanno nomi propri, per ribadire che potrebbero identificarsi in chiunque di noi. La moglie del medico, interpretata da una splendida Julianne Moore, si ritroverà a vedere con i propri occhi il lento declino della civiltà.

Il film profondamente drammatico e riflessivo è una visione che consiglio a chiunque, così come il romanzo dello scrittore premio Nobel.

Hush – Il terrore del silenzio (2016)

In questo ottimo thriller diretto dal geniale Mike Flanagan ci troviamo di fronte ad un home invasion atipico. In questo caso, la protagonista Maddie è sorda e vive nella sua casa isolata tra i boschi. Sta cercando di ultimare il suo nuovo romanzo quando un intruso mascherato cerca di introdursi in casa sua. Maddie dovrà far affidamento a tutti gli altri sensi per riuscire a sfuggire dal pericolo.

Flanagan riesce a costruire un ottimo film di tensione, in cui il pubblico vorrebbe gridare alla protagonista di scappare ad ogni minimo rumore che lei non può sentire. Sarà una lunga ed estenuante caccia al topo, che risulta però molto gradevole per noi spettatori che veniamo risucchiati nella storia.

Il killer con maschera semplice ma efficace richiama la grande tradizione dello slasher anni ’80. Ed ogni volta che lo sentiamo apparire dietro Maddie non possiamo non pensare a Michael Myers.

Man in the Dark (2016)

Con questo film Fede Alvarez ribalta completamente il concetto di home invasion. Questa volta le prede sono i ragazzi che fanno irruzione in casa di un uomo cieco per rubare. Non sanno però che quest’ultimo diverrà il loro peggior incubo. Il Norman di Stephen Lang è una spietata macchina da guerra che farà provare il suo handicap ai malcapitati, cacciandoli al buio.

Un film teso come una corda di violino in cui il regista vuol far capire agli spettatori che non sempre il portatore di un handicap deve essere una persona buona e sfortunata, ma può essere anche l’esatto opposto.

Del film è già previsto un sequel, di cui Sam Raimi ha detto che forse sarà l’idea più geniale per un sequel che abbia mai letto. La curiosità è davvero molta e manca poco all’uscita: agosto di quest’anno negli States.

Bird Box (2018)

In realtà in questo caso i personaggi protagonisti non hanno perso nessuno dei loro sensi. Nel Mondo scoppiano fenomeni di isteria collettiva che fanno impazzire la gente. Una misteriosa entità fa vedere alle persone le loro peggiori paure, portandole alla pazzia. L’unico modo per sfuggirle è bendarsi gli occhi e provare a cavarsela in questo nuovo Mondo.

Malorie è una caparbia donna che farà di tutto per sopravvivere in un Mondo costretto alla cecità. Soprattutto quando sarà costretta a prendersi cura anche di due bambini e tentare di portarli in salvo. Il film soffre di un ritmo parecchio discontinuo ma nel complesso riesce ad intrattenere bene.

Anche in questo caso si tratta della trasposizione del romanzo La morte avrà i tuoi occhi di Josh Malerman. Anche se la critica sociale rimane molto più sottotraccia rispetto ad altri casi simili.

The Silence (2019)

Concludiamo questa carrellata con un film che riguarda ancora il suono. In The Silence di John Leonetti seguiamo le vicende di Ally, adolescente sorda, che si ritroverà con la sua famiglia nel bel mezzo di un’invasione da parte di alcune creature alate. Come in A Quiet Place, queste creature hanno un udito super sviluppato e sono pronte ad attaccare l’uomo senza pietà.

L’idea interessante è che queste creature non vengano dallo spazio, ma fuoriescono dalle profondità della Terra dopo che un gruppo di speleologi le ha accidentalmente liberate. Ally trasformerà la sua debolezza in forza aiutando la sua famiglia e altre persone a scoprire come fuggire da questo nemico alato.

Questa breve rassegna ci dimostra come non sempre la perdita dei sensi o la loro privazione siano uno svantaggio. Un messaggio importante veicolato in storie di coraggio e sopravvivenza, dove il pericolo è sempre dietro l’angolo!

Leggi anche —> A Quiet Place – Parte II: Una piacevole conferma