Ben 20 anni or sono, usciva nelle sale cinematografiche italiane una delle pellicole più celebri di Tim Burton. Con un incasso di 101 milioni di euro e un Oscar alla scenografia, il Mistero di Sleepy Hollow è ormai un classico dell’horror/fantasy moderno. Chi non ricorda Johnny Depp nel ruolo di Ichabord Crane? O Christopher Walken nei panni del cavaliere senza testa? Dopo tutto questo tempo, però, c’è ancora chi non conosce la storia che ha ispirato l’opera…

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Christopher Walken in una scena della pellicola.

Il Mistero di Sleepy Hollow è un film basato sul romanzo dello scrittore americano Washington Irving ‘La leggenda di Sleepy Hollow’, pubblicato per la prima volta nel 1820.

La leggenda di Sleepy Hollow è considerata una delle prime e più spaventose storie americane sui di fantasmi.

Il villaggio newyorkese di Sleepy Hollow, nella contea di Westchester: è qui che il maestro di scuola Ichabod Crane corteggia Katrina Van Tassel, una giovane fanciulla che viene inseguita anche dall’olandese Brom Bones. Dopo essere stato respinto da Katrina a una festa nella fattoria Van Tassel, Ichabod viene braccato da un cavaliere senza testa. Il mostro gli lancia una zucca, facendolo cadere dal suo cavallo. A quel punto Ichabod sparisce e nessuno riesce più a ritrovarlo.

Washington Irving non fu l’inventore della figura del cavaliere senza testa. Racconti di personaggi simili, infatti, erano diffusi già nel Medioevo.

Creature come il cavaliere senza testa pullulavano nell’immaginario collettivo medievale. Poi si sentirono nominare anche nelle favole dei fratelli Grimm e nella leggenda olandese e irlandese del Dullahan o Gan Ceann. Quest’ultimo era una sorta di folletto che portava la propria testa in braccio. Conduceva una carrozza nera e trainata da un cavallo anch’esso privo della testa o, come suggeriscono altre fonti, ne possedeva una con occhi fiammeggianti. Chi aveva la sfortuna di incontrarlo, poteva ritrovarsi a fare i conti con un destino orrendo: il Dullahan, pronunciando i nomi delle persone, era capace di ucciderle.

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Elizabeth Bradleya, una storica della Hudson Valley, crede che Washington Irving sia stato ispirato da un poema tedesco.

Il suo titolo era The Wild Huntsman (‘Il cacciatore selvaggio’) e fu pubblicato nel 1796. Gottfried Bürger, l’autore, si basò sulla mitologia norrena per poetizzare la vicenda di un malvagio cacciatore, condannato a essere cacciato per sempre dal diavolo e dai cani dell’inferno come punizione per i suoi crimini.

La New York History Society, invece, crede che Irving sia stato ispirato da un vero soldato dell’Assia che fu decapitato da una palla di cannone durante la Battaglia di White Plains, nel periodo di Halloween del 1776.

Il cavaliere senza testa presumibilmente cerca vendetta – e una testa – che pensa sia stato ingiustamente presa da lui. Questa ingiustizia richiede che cerchi continuamente un sostituto. Il cavaliere, come nel passato, cerca ancora risposte, e non riesce a riposare. Siamo perseguitati dal passato che ci insegue in modo da non essere mai dimenticato.

– Franz Potter, professore alla National University

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Un assaggio della scenografia spettrale.

Tra il film di Burton e il romanzo di Irving ci sono delle differenze fondamentali: il primo è un lungometraggio horror, il secondo è una storia d’amore.

Alcune delle somiglianze, al contrario, includono l’impostazione iniziale, i personaggi e certi punti della trama. Entrambe le opere sono ambientate nella città di Sleepy Hollow, descritta nel romanzo come una città tranquilla.

Ichabod Crane è il personaggio principale delle due storie.

Sebbene egli sia il personaggio più importante nel racconto e nel film, sembrano esserci numerose differenze tra le due interpretazioni. Un evidente punto di contrasto è la carriera di Ichabod: nel libro è l’insegnante della città, mentre nel film è un detective che viaggia verso Sleepy Hollow, nella speranza di risolvere il mistero del cavaliere senza testa. Oltretutto, nel romanzo è considerato un individuo brillante. Nel film, invece, i cittadini non sono così sicuri di lui. Non a caso, sviene frequentemente e sembra non sapere mai cosa stia facendo.

Nel film, Ichabod sopravvive al suo incontro con lo spettro malvagio e insieme a Katrina si trasferisce a New York. Nell’opera di Irving, al contrario, i due non si fidanzano e il protagonista scompare dopo aver affrontato il Cavaliere senza testa.

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Johnny Depp e Cristina Ricci in una scena del Mistero di Sleepy Hollow.

Il Mistero di Sleepy Hollow è ancora oggi un adattamento cinematografico indimenticabile. Ma non è l’unico che si rifà al romanzo di Irving.

Superare l’abilità registica che Tim Burton ha mostrato in questo film non dev’essere facile. Per non parlare della scenografia da Oscar, di cui il cast ha detto: “La sensazione che si aveva camminando per i set di Sleepy Hollow, era di essere all’interno della testa di Burton“. In ogni caso, alcuni hanno provato a riproporre la storia del cavaliere senza testa.

È il caso, ad esempio, di Sleepy Hollow, una serie statunitense mandata in onda su Sky dal 2013. In questo caso, la trama è quasi completamente discostata dal romanzo. Si tratta, per l’appunto, di una fiction in cui Icahbod Crane si risveglia nell’età contemporanea e ricomincia a combattere contro il cavaliere senza testa e altre creature maligne. Lo fa con una poliziotta che, pian piano, gli fa scoprire quali cambiamenti ha subito il mondo durante il suo letargo.

Tra orrore, romanticismo e un gusto eccentrico per il macabro, dopo 20 anni Il Mistero di Sleepy Hollow si conferma ancora in grado di meravigliare.

L’atmosfera del film è unica, qualcosa che ricorda un po’ i classici della Hammer Production e l’opera dell’italianissimo Mario Bava (di cui Burton è un estimatore).

Insomma, si direbbe proprio che questo film… faccia perdere la testa!