Il 2 Marzo 2021 è arrivato sugli scaffali americani “Monster Blood is back!”, sesto capitolo della saga del Barattolo Mostruoso. Il libro fa parte della collana “Goosebumps Slappyworld”, caratterizzata dalla presenza del malefico pupazzo Slappy come “presentatore” delle storie, probabile omaggio di Stine a figure come il Cryptkeeper o Uncle Creepy (Zio Tibia). L’illustrazione di copertina non è più ad opera di Tim Jacobus, ma dell’altrettanto talentuoso Brandon Dorman. In essa è raffigurata una massa di Sangue di Mostro nei panni di un improbabile chef. Indubbiamente questa copertina ha un’accezione più comica che terrificante, ma si va ad adattare alla perfezione alla storia che Stine ha deciso di raccontarci. Un particolare non di poco conto è comunque la presenza della sagoma della mano di qualcuno che è stato inghiottito dalla massa gelatinosa, quasi a ricordarci che stiamo pur sempre avendo a che fare con una collana di genere horror…

Il libro è al momento inedito in Italia, ma è comunque disponibile per l’acquisto in lingua originale nel formato ebook.

TRAMA

Al centro della vicenda abbiamo due giovani amiche, Sascha e Nicole. Le due amano cucinare e per questo decidono di partecipare alle selezioni del programma “Kids Big Chef Food Fights”, che promette ai vincitori un premio di duemila dollari. Le ambizioni di Sascha e Nicole sono però ostacolate da Ashli e Nathan, due loro coetanei fortemente competitivi e scorretti. Come se ciò non bastasse, Sascha ha deciso di fare al fratello un bizzarro regalo di compleanno: due confezioni di “Sangue di Mostro”, un misterioso slime di colore verde. L’acquisto si rivelerà fonte di molteplici conseguenze dal carattere disastroso e imprevedibile…

RECENSIONE

Siamo di fronte ad una delle opere più folli e divertenti fra quelle scritte da Stine. Lo scrittore dell’Ohio si dedica ai Piccoli Brividi da ben 29 anni e ha in diversi casi ammesso come sia sempre più difficile trovare nuove idee e soprattutto adattare quelle idee ad uno scenario di costante progresso tecnologico. In effetti, la logica di diverse delle trame dei primissimi libri della collana risulterebbe decisamente intaccata se essi venissero pubblicati oggi, in un mondo popolato da smartphone e da connessioni costanti. Nel caso della storia in questione, le nuove tecnologie non hanno però un peso rilevante: la vicenda è talmente assurda da renderne la presenza del tutto inutile! Stine ha però tirato fuori un altro asso nella manica, che sembra essere peraltro uno dei punti forti della collana Slappyworld, ovvero il rovesciamento delle aspettative del lettore. La trama prende avvio con un ritmo alquanto lento, seguendo diversi dei cliché di una tipica storia dei Piccoli Brividi. E’ molto facile, per chi ha dimestichezza con le opere dello scrittore, azzardare delle ipotesi su come la vicenda proseguirà. A partire dalla metà del libro veniamo però letteralmente martellati da colpi di scena del tutto inaspettati, che accelerano sempre di più il ritmo della narrazione e la fanno sprofondare in un vortice di crescente stravaganza. Continuare ad ipotizzare come continueranno le vicende di Sascha e Nicole diventa perciò del tutto inutile e la scelta migliore diventa quella di lasciarsi trasportare dalla storia che “lo chef Stine” ha preparato per noi.

Come ogni Piccoli Brividi che si rispetti, abbiamo poi un colpo di scena finale. Uno dei punti deboli di diverse delle storie della collana è proprio questo elemento: sono in effetti molte le storie in cui Stine ha inserito un colpo di scena che, per quanto scioccante, risulta del tutto implausibile. In questo caso abbiamo un colpo di scena che ha un suo senso, venendo anticipato un paio di volte nel corso della trama, ma che comunque non mancherà di fare storcere il naso ad alcuni. Lo stile di scrittura è semplice e diretto, rendendo anche lettura in lingua originale priva di difficoltà insormontabili.

In definitiva abbiamo a che fare con uno di quei casi in cui Stine ha deciso di mettere il fattore “intrattenimento” davanti a quello di “spavento” (un po’ come avveniva in “Prigionieri di un incantesimo”) e di sicuro questo libro non potrà andare incontro ai gusti di tutti i fan dei Piccoli Brividi. Allo stesso tempo, l’autore è riuscito a confezionare un prodotto innegabilmente coinvolgente e divertente, che non mancherà di far passare qualche rilassante ora di lettura a molti lettori.

In effetti, “Monster Blood is back!” si presterebbe alla perfezione ad un adattamento nella nuova serie tv dedicata proprio ai Piccoli Brividi, le cui riprese inizieranno a breve.