Necrofilia, dal greco antico νεκρός (nekròs; “cadavere” o “morto“) e φιλία (philìa; “amore“). Secondo l’enciclopedia Treccani è una “deviazione sessuale, molto rara, consistente nell’attrazione verso cadaveri, che si accompagna spesso ad altre gravi manifestazioni patologiche.”
Un tema così lugubre e malsano non poteva certo non attrarre le menti dei cineasti più estremi, che lo hanno messo al centro di film dall’alto tasso di disturbo psicologico, morale e fisico..

Oggi vi presentiamo 10 film sulla necrofilia. Che il viaggio (in obitorio) abbia inizio!

Kissed

Pellicola del 1996 diretta da Lynne Stopkewich e basata su un racconto breve di Barbara Gowdy, dal titolo We So Seldom Look On Love. Ossessionata e attratta dalla morte e dai cadaveri sin da quando era bambina, Sandra viene assunta in qualità di assistente del direttore, il signor Wallis, in una ditta di pompe funebri dove, a stretto contatto ogni giorno con le salme, sviluppa un’insana attrazione verso i cadaveri, arrivando a praticare atti necrofili. Sandra decide di rivelare la sua perversione al nuovo fidanzato Matt, condividendone il segreto. Ma questa ingombrante e insana passione li porterà a conseguenze ancor più terribili..

L’orribile segreto del dr. Hitchcock

Diretto nel 1962 da Riccardo Freda, questo classico vanta un notevole cast internazionale, con Barbara Steele e Robert Flemyng. La vicenda ci porta indietro nel tempo, nella Londra del 1855. Nel corso di un funereo ed orgiastico festino, il noto chirurgo Bernard Hichock, affetto da una segreta mania sessuale, uccide la moglie con una dose eccessiva di anestetico. Dopo dieci anni, il chirurgo rientra nella vecchia abitazione in compagnia di Cinthya, la seconda moglie, che, ben presto, è sconvolta da visioni e rumori agghiaccianti. Che cosa ci sarà dietro?
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TetroManiac: eROTik

Diretto da Domiziano Cristopharo, TetroManiac: eROTIk racconta di un folle solitario necrofilo, con anche la passione per l’antica cultura egiziana, che inizia a mummificare i corpi delle giovani vittime per soddisfare il suo desiderio di amore e sesso. La pellicola, scritta da Levent Kaya e interpretata da Adam Western e Simone Avincola, fa parte del ciclo TetroManiac, una serie di pellicole estreme sui serial killer. E quale miglior mente perversa e conturbata di quella di Jeffrey Dahmer poteva esserci su questo tema?

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Macabro

Per la regia di Lamberto Bava, anno 1980. Jane (Bernice Steigers) tradisce il marito all’interno di una villa isolata, durante la sua assenza uno dei due figli muore in circostanze violente, mentre l’amante rimane ucciso in un incidente stradale proprio per la fretta di rientrare a casa. Dopo un anno in clinica, la protagonista ritorna nel luogo dove avvenivano gli incontri
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Deranged: il folle

Sicuramente più esplicito nel suo titolo originale, “Deranged: Confessions of a Necrophile“, è un film del 1974 basato sulle gesta del serial killer Ed Gein che ha ispirato capisaldi del genere come Psyco, Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti. La storia è quella didi Ezra Cobb, un contadino che impazzisce dopo la morte dell’anziana madre tanto da decidere di disseppellirla e riportarla a casa; questo provocherà nell’uomo la caduta in una spirale di omicidi ed efferatezza che lo renderanno famoso come ‘Il Macellaio di Woodsideun‘.

Buio Omega

Un connubio indissolubile di eros & thanatos, di amore perverso e di desiderio deviato, nell’horror più sanguinario diretto da Joe D’Amato, nel 1979. Anna è tutto per Francesco. Quando lei muore per una malattia, Francesco non accetta la situazione e sottratto il cadavere della ragazza lo imbalsama, per averla sempre al suo fianco. Chiunque venga a conoscenza di questo segreto, muore nelle maniere più atroci…

Nekromantik + Nekromantik 2

Ed è proprio di damatiana ispirazione, quasi fosse un sequel spirituale di Buio Omega, che nel 1987 nasce il progetto sperimentale (e semi-amatoriale) del tedesco Jörg Buttgereit, che è riuscito a fondere elementi horror, splatter a temi immorali e perversi, dando la luce a due veri cult per gli amanti del cinema più estremo. Protagonista del rimo Nekromantik è Rob lavora per un’impresa specializzata nel pronto intervento da incidente stradale. Condivide con la sua ragazza Betty l’insolita passione per i resti umani, che talvolta durante il lavoro riesce a sottrarre di nascosto per poi collezionarli sotto formalina. Ma un giorno riesce a sottrarre un intero cadavere. Fra i tre scoppia un amore malato che li vede protagonisti in un mènage à trois, anche grazie alla ricostruzione con un tubo metallico di un pene artificiale per il defunto. Ma i risvolti non saranno solo legati al piacere..

In Nekromantik 2, uscito nel 1991, Monika, giornalista che aveva seguito la sfortunata vicenda di Rob (suicida nel primo episodio), si interessa a tal punto da riesumarne la salma in avanzato stato decompositivo per portarla a vivere con lei. Nel frattempo la ragazza incontra colui che sarà il suo ragazzo vivente, un doppiatore di film a luci rosse, tuttavia tra lei e il corpo decomposto di Rob nasce un amore malato. Monika infatti attua dei rapporti sessuali con il suo ragazzo vivente sempre ritrovandosi adagiata su di esso, in modo da poter fantasticare immaginando il cadavere di Rob al posto del suo vivo partner..

Lucker: The Necrophagous

Un serial killer si risveglia da un coma e fugge da un ospedale psichiatrico per uccidere un sopravvissuto ai suoi omicidi anni fa, perseguitando, terrorizzando e uccidendo le donne che incontra lungo la strada…
Diretto da Johan Vandewoestijne nel 1986, è recentemente uscito in Italia con TetroVideo in un box in edizione limitata contenente DVD (audio originale e sub ita) + Poster. Per acquistarlo clicca QUI.

The corpse of Anna Fritz

Diretto nel 2015 dallo spagnolo Hèctor Hernández Vicens, è un thriller dalle tinte drammatiche purtroppo ancora inedito in Italia. Il suo protagonista è Pau, inserviente di un ospedale, presso il quale vigila ed osserva i corpi delle giovani donne che vengono portate all’obitorio. Ma quando un giorno rimane stordito alla vista del corpo, senza vita, di Anna Fritz, un’attrice bella e desiderabile, Pau non può fare a meno di scattare una foto e inviarla a uno dei suoi amici. Alcuni decidono persino di volerlo vedere con i propri occhi. Questa strana idea è solo l’inizio di un vortice di confessioni e progetti perversi di cui i colpevoli pagheranno le conseguenze..

Aftermath

Non ce ne vogliate se abbiamo fatto un’eccezione.. Ma dovevamo!! Aftermath infatti non è un vero e proprio film, ma un cortometraggio di 32 minuti, diretto dallo spagnolo Nacho Cerdà nel 1994, anno in cui fu presentato al rinomato Sitges Film Festival. Facente parte di una trilogia del medesimo regista, cominciata con The Awakening (1990) e conclusasi con Genesis (1998), Aftermath inizia documentando il lavoro di alcuni anatomopatologi durante l’autopsia su cadaveri. Quando arriva il corpo di una giovane donna appena morta in un incidente stradale lo specialista, restituita ai genitori il crocifisso che la ragazza portava al collo, inizia il suo “lavoro”.

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