Che sia nel ruolo della bionda “cattiva” o della final girl (rigorosamente bruna), Emma Roberts è riuscita ad entrare nell’immaginario horror degli ultimi anni, soprattutto grazie al sodalizio con la coppia Ryan Murphy-Brad Falchuk che, dopo averla diretta nella terza e quarta stagione di American Horror Story (2013-2015), l’hanno voluta come protagonista per la loro successiva serie horror-comedy Scream Queens (2015-2016). Ma il primo ruolo horror di Roberts, quello che personalmente avrò sempre nel cuore, lo deve a Wes Craven con Scream 4. In occasione del suo trentunesimo compleanno, ripercorriamo insieme la sua carriera con particolare attenzione ai ruoli in serie e film del nostro genere preferito.

Figlia di Eric Roberts e nipote della più famosa Julia Roberts, la passione per la recitazione doveva già scorrerle nel sangue; nel 2001 arriva, a soli 10 anni, il primo ruolo in Blow ma il nome di Emma Roberts è stato legato perlopiù a commedie romantiche e/o adolescenziali nei primi anni 2000, come Aquamarine (2006), Wild Child (2008), 5 giorni fuori (2010) e L’arte di cavarsela (2011). Nel 2011 ottiene il ruolo di Jill Roberts, protagonista di Scream 4 accanto a Hayden Panettiere e al famoso trio Neve Campbell-Courtney Cox-David Arquette. Presentata come la “nuova Sidney” o la sua versione 2.0, Jill in realtà si rivela tutt’altro e permette a Craven di veicolare la sua critica del mondo delle celebrità e, in qualche misura, dei social network in un periodo in cui di social network ancora non si parlava. Scream 4 è, infatti, ancora attualissimo, dato che la sua riflessione ben può adattarsi a quello che è il mondo degli influencer – su questo non sarò esplicita per non fare spoiler a chi non ha mai visto il film (che è stupendo, rimediate subito). Nel film ci viene detto che se vuoi diventare famoso, non devi avere nessun talento particolare; se a dominare è il caso, devi solo avere la fortuna che ti capiti qualcosa, meglio ancora se ciò che ti capita è una tragedia, come era successo a Sidney. Ma se quel “qualcosa” non ti capita, basterà che tu faccia sembrare che, in realtà, ti è capitato. E di questo potrei parlare per ore, perché è interessante vedere come nel finale quel “caso” si rivela studiato e preparato nei minimi dettagli.

In American Horror Story: Coven, terza stagione di questa serie antologica, Emma Roberts interpreta il ruolo di Madison Montgomery, una strega e star del cinema viziata ed egoista. La sua storyline è molto complessa (come la sua personalità), tra varie morti e rinascite; ben presto il suo personaggio è protagonista di un episodio ascrivibile al genere del rape&revenge. Parlando personalmente, ho rivisto da poco la terza stagione e ho così avuto modo di riconfermare a me stessa quanto fosse terribile quella puntata nella rappresentazione del rape. Ma oh, è pur sempre American Horror Story, che gli vuoi dire. La vendetta è altrettanto terribile benché velocissima; essendo Madison una strega, non ha bisogno di nient’altro se non dei suoi poteri telecinetici per uccidere gli aguzzini. Non si vede praticamente nulla, ma sappiamo che resta ucciso anche Kyle (Evan Peters), il ragazzo rappresentante del “not all men” che era intervenuto per fermare i suoi compagni. A un certo punto Kyle e Madison si specchiano l’un l’altro, dato che anche Kyle è un survivor. Peccato che tutta l’attenzione e la compassione dello spettatore vengano indirizzate verso il ragazzo, mentre pare che Madison resti bloccata nelle vesti della bitch e continui a subire violenze. Noi ti amiamo, Madison.

Emma Roberts ritorna anche nella quarta stagione di AHS nei panni di una chiromante e come guest star nella sesta. Nella settima stagione, Apocalypse, riprende il ruolo di Madison Montgomery e nella nona, 1984, interpreta Brooke Thompson, nome che rinvia immediatamente alla famosa Nancy Thompson di Nightmare. 1984, infatti, è la stagione slasher a la Venerdì 13 che tutti noi amanti di questo sottogenere attendevamo da AHS. Piena zeppa di assurdità, piena zeppa di anni ’80, piena zeppa di battute iconiche come “Kajagoogoo is dead”, la serie regala tanto divertimento e riflessioni circa le sue final girls (e il suo final boy).

Tornando un momento al grande schermo, nel 2015 Roberts recita nel film di Oz Perkins February, conosciuto anche come The Blackcoat’s Daughter, accanto a Kiernan Shipka e Lucy Boynton. Esteticamente impeccabile, February si sposta avanti e indietro nel tempo e “orizzontalmente” tra le storie delle tre protagoniste, Kat, Rose e Joan, mentre traccia una storia di solitudine e perdita. Ambientato perlopiù in un collegio femminile, il film punta quasi tutto sulle atmosfere, la suggestione e le sue tre attrici principali, ma riesce a spaventare e a mostrare comunque una bella dose di sangue.

Se vi piacciono le commedie slasher, conoscerete sicuramente Scream Queens. Qui Roberts splende, circondata da altre regine dell’urlo strepitose, prima tra tutte Jamie Lee Curtis. Ambientata nel mondo delle confraternite, Scream Queens si ispira e parodia grandi cultNon entrate in quel collegio, Psycho, Schegge di follia, Amiche cattive e quasi tutti gli slasher in cui c’è un killer mascherato – ma presenta anche moltissimi riferimenti alla cultura pop nelle battute dei personaggi. Le consorelle della KKT, che si chiamano tutte Chanel (#2, #3 e #5) perché Chanel Oberlin è il nome della regina di casa (Emma Roberts, appunto), diventano il bersaglio di un killer travestito dalla mascotte del college. Mentre lo spettatore si lascia guidare durante le puntate fino alla rivelazione finale dalla final girl Grace (Skyler Samuels), sarà sorpreso positivamente dal capire che anche quelle consorelle cattive, viziate e meschine sono candidate al ruolo della “sopravvissuta”. Chi ha detto che deve esserci necessariamente una sola final girl, in una serie che già nel suo titolo porta il plurale? E chi ha detto che tra quelle non ci possa essere proprio la più cattiva di tutte, ovvero Chanel? Anche il personaggio di Curtis, il decano dell’università, regala tantissime soddisfazioni discostandosi ampiamente dalla sua Laurie Strode. Insomma, un covo di anti-final girls in questa serie bellissima (ovviamente, ve la consiglio caldamente). Scream Queens consta di sole due stagioni (in onda dal 2015 al 2016); la seconda sposta l’ambientazione in un ospedale e preme ancora di più sulle assurdità. Recentemente, Ryan Murphy aveva accennato alla possibilità di una terza stagione

Menzione velocissima a The Hunt (2020), un thriller violento e satirico che inizia con un gioco di cambio di prospettiva continuo cui prende parte anche il personaggio interpretato da Emma Roberts. Non dico di più perché il film necessita la visione a scatola chiusa.

In conclusione, io spero in un suo ritorno nei panni di Chanel Oberlin. Fino a quel momento, non so quante volte ancora rewatcherò Scream Queens.