Esce nei cinema il 18 luglio 2024 The Well, il nuovo, feroce horror firmato da Federico Zampaglione (già autore di Nero Bifamiliare, Shadow, Tulpa – Perdizioni mortali, Morrison), prodotto da Iperuranio Film e sceneggiato dallo stesso Zampaglione con il produttore Stefano Masi.
Distribuito da Iperuranio Film in collaborazione con CG Entertainment vanta già un record per un film di genere italiano in quanto è già stato venduto in oltre 80 Paesi nel mondo, tra cui gli Stati Uniti, Germania e Giappone, dove uscirà in sala.

Sinossi

The Well racconta di Lisa Gray (Lauren LaVera), restauratrice d’arte statunitense alla prima, importante missione, chiamata in un piccolo villaggio italiano per riportare all’antico splendore un dipinto medievale rovinato da un incendio. Non sa che sta mettendo la propria vita in pericolo, a causa di una antica maledizione che genera creature maligne, sangue e atroci sofferenze.

“The Well è il mio film più cupo, inquietante e feroce…. ma io lo trovo anche disperatamente romantico – commenta Zampaglione – Da sempre amo profondamente questo genere, perché parla all’animo umano, indaga le nostre paure sconosciute e si perde nell’oscurità profonda, aggrappandosi a un filo di luce. The Well spinge alle emozioni più estreme, distruggendo il confine tra realtà e fantasia, tra Bene e Male, Vita e Morte. Scoprirete che il Male ha nuove profondità”.

Girato in luoghi intorno a Roma, da Saracinesco, a Palazzo Cenci Bolognetti di Vicovaro, al Castello Theodoli di Sambuci come location principale, il film ha già iniziato un suo tour nei migliori festival del mondo horror e fantastico, raccogliendo ovunque successi di critica e pubblico. CG Entertainment si occuperà anche della distribuzione in streaming e in home video dal prossimo autunno.

E’ da quando lo vidi in anteprima al Fantasticon Film Festival nel novembre 2023 che volevo parlarne. Sì, perché se ad una prima visione mi ha colpita, alla seconda mi ha definitivamente conquistata.
The Well mi è piaciuto davvero tanto, inutile nasconderlo. Ha quel fascino degli horror italiani d’altri tempi pur essendo, al tempo stesso, estremamente moderno.
Omaggia alcuni dei più grandi titoli italiani, d’altronde come non pensare a “La casa dalle finestre che ridono” di Pupi Avati, o a “La Chiesa” di Michele Soavi quando c’è di mezzo un quadro da restaurare? Eppure non risulta citazionista, conserva una sua identità e conferma Federico Zampaglione come regista horror da tenere assolutamente in considerazione dopo il precedente Shadow (che la sottoscritta ha amato tantissimo) che vi consiglio di recuperare se non lo avete ancora visto.

Il Male ha nuove profondità

Ed in comune proprio con Shadow, The Well ha una certa “sporciziamalsana nelle scene che riguardano il pozzo del titolo ed i personaggi sanguinari che lo abitano. Una sporcizia che riesce ad attraversare lo schermo ed appiccicarsi addosso a chi guarda, quasi come fosse ulteriore veicolo alla violenza, oltretutto piuttosto realistica, che in quelle segrete viene sbattuta in faccia allo spettatore senza sconti né cerimonie.

Proprio nelle segrete incontriamo il mio personaggio preferito: un cattivissimo ed inquietante incrocio tra Palla di Lardo di “Full Metal Jacket” (nelle espressioni di quando inizia a perdere il senno) e Gnaghi di Dellamorte Dellamore. Il secondino ed addetto al pozzo, incarnato da Lorenzo Renzi, è muto ma caratterizzato benissimo grazie ai versi, alle movenze ed ai tic che il suo interprete gli ha perfettamente cucito addosso. Ma non vi voglio raccontare troppo per non togliervi la sorpresa. Sicuramente entra nella top dei miei cattivi di questo 2024!

La sorpresa dell’inglese

No, non intendo un personaggio che viene dall’ Inghilterra! Una delle mie preoccupazioni, prima della visione del film, era quella della recitazione in lingua inglese che spesso, ammettiamolo, non riesce molto bene agli attori italiani. Ed al termine invece sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla bravura di Claudia Gerini, che riesce a regalarci un inglese fluente e ben pronunciato senza perdere di intensità ed espressività. Nota di merito anche per Linda Zampaglione, giovane ma talentuosa, che riesce a ben trasferire il dualismo del suo romantico personaggio. Su Lauren LaVera nulla da dire. L’avevo già apprezzata in Terrifier 2 e l’ho trovata ben inserita anche in questo contesto. Menzione d’ onore a Giovanni Lombardo Radice, volto più che noto ad ogni appassionato di horror che si rispetti, qui alla sua ultima apparizione cinematografica prima della sua scomparsa dello scorso anno. L’attore, che abbiamo imparato a conoscere grazia a titoli quali “La casa sperduta nel bosco” di Deodato, “Omen – il presagio“(2006), “Cannibal Ferox” di Lenzi e tanti altri, in The Well interpreta il padre della protagonista.

Una moderna fiaba gotica

Abbiamo tutti i presupposti per definire The Well un moderno gotico italiano. Un castello, vecchie prigioni, un mostro ed un’antica maledizione. Eppure c’è anche altro.
Zampaglione riesce ad unire onirico, sovrannaturale e reale piuttosto bene. Una violenza diretta e tangibile, molto fisica, e la discesa in un incubo dal sapore metafisico e medievale, dove il confine tra buoni e cattivi si fa labile e dove, al termine della storia, la domanda sorge spontanea: chi è il vero mostro?

Un comparto tecnico di primo ordine

Punto di assoluta forza di questa pellicola è il make up e la quasi totale assenza di CGI. Gli effetti speciali artigianali, realizzati da Carlo Diamantini (Il racconto dei racconti) rendono molto più realistiche e credibili le scene dove il sangue, ed una certa dose di gore, non viene affatto lesinato.  A completare il tutto un buon uso della fotografia grazie alla direzione firmata da Andrea Arnone (già operatore in Spider-Man: Far From Home) il montaggio da Eric Strand (Donnie Darko) ed un lavoro davvero ottimo sul sonoro. Le ambientazioni ed i costumi di Antonella Balsamo fanno il resto.
Insomma The Well è una delle uscite del 2024 che non potete assolutamente perdervi!

Chi mi conosce sa che spingo sempre per promuovere l’ horror italiano, dai titoli più famosi a quelli indipendenti, il genere nel nostro Bel Paese non è affatto morto. E The Well non ne è solo un esempio ma è un pozzo dal quale attingere per dare da bere a quelli tutti che asseriscono che l’horror italiano sia finito assieme agli anni ottanta.