73 anni oggi per l’attrice statunitense premio Oscar, eclettica performer e regina indiscussa del genere horror: dal classico Misery non deve morire al contemporaneo American Horror Story. Kathy Bates raggiunge i 50 anni di carriera come imbattuta scream queen del grande e piccolo schermo.

In occasione del settantatreesimo compleanno dell’attrice rivediamo insieme una delle sue performance più iconiche, nata da un sodalizio indimenticabile: Bates, King e Hackford. Stiamo parlando de L’Ultima Eclissi, lungometraggio del 1995, adattamento cinematografico dal romanzo di Stephen King del 1993 diretto da Taylor Hackford e interpretato da Jennifer Jason Leigh e Kathy Bates.

La storia

Selene St. George (Jennifer Jason Leigh), giovane giornalista di successo a New York, è costretta a rientrare nel natio Maine per sostenere la madre, Dolores (Kathy Bates), accusata di omicidio. La giovane si era infatti allontanata dalla casa di famiglia ben 15 anni prima, dopo che la madre Dolores era stata accusata dell’omicidio di suo marito Joe nonché padre di Selene. Convinta della sua colpevolezza Selene si era allontanata per crearsi una nuova vita lontano da quel dramma intramontabile, e Dolores aveva cercato di raccogliere i pezzi di una vita in frantumi per ricostruire, forse, qualcosa di buono.

Ma adesso il passato è tornato a ripresentare il conto: Vera Donovan, anziana signora per la quale Dolores lavorava come badante, è deceduta in circostanze misteriose e, ancora una volta, tutti additano Dolore in quanto sicura colpevole.

Adesso Selene si trova a fare in conti con una madre che non ha mai percepito come tale a causa dell’ombra scura che copre il loro tormentato passato in più, con le sconcertanti prove a sfavore di Dolores, Selene è sempre più convinta della sua colpevolezza.

Ma cosa si nasconde veramente nel passato di Dolores? Forse per scoprirlo la figlia dovrà fare dei passi indietro nella storia della sua famiglia, dove la comprensione e l’ascolto degli altri diventano la chiave per togliere dagli occhi il velo del giudizio che rischia di distorcere la percezione dei fatti successi addirittura a noi stessi.

Una madre, una figlia, un segreto 

Il lento è difficile percorso volto alla comprensione, il fare un passo indietro rispetto alle nostre certezze per cercare di vedere qualcosa, o qualcuno, con più chiarezza. Il percorso di Selene è lento e doloroso, è la fermezza di Dolores convincente. Sarà garanzie a questo che la donna troverà la forza di resistere quando chiunque, pensino il sangue del suo sangue, è convinto della suo colpevolezza.

L’ultima eclissi incentra il suo intreccio sul rapporto travagliato delle due donne, sulla verità insabbiata e impolverata a causa dei pregiudizi e del tempo che passa, e ci fa capire quanto la superficialità può essere pericolosa nel determinare il destino di qualcuno.

La pellicola è un dramma familiare che snocciola con crudezza fatti e indagini che arrivano dritti all’anima. Il percorso di evoluzione di Selene ci da l’occasione di capire che a volte, soprattutto nei confronti di coloro che amiamo, è facile diventare carnefici senza prima fare un passo verso il cercare di comprendere. E questo rischia non solo di ingabbiare gli altri, ma di limitare noi stessi.

Dall’altra parte la fermezza di Dolores è incredibile: una roccia in mezzo ad un mare talmente agitato da farci credere che potrebbe essere spazzata via da un giorno all’altro: la forza della convinzione dell’innocenza, oppure la caparbietà di chi sa di essere nel torto ma interpreterà il gioco della vittima fino all’ultimo?

L’ultima eclissi è una storia di rivelazioni, un viaggio all’interno del rapporto tra una madre potente sebbene ferita, e una figlia che impara a comprendere gli altri e, per questo, se stessa.Una regia che lascia spazio all’interpretazione magistrale della Bates, guidando i personaggi in un vortice di rivelazioni e permettendo una conoscenza approfondita e sorprendente del profondissimo animo delle protagoniste.