Arriva, da oggi, la nuova serie a fumetti di Creepshow: pronta a regalare brividi vintage con nuove storie da paura!

Questa volta non ci sono voluti 40 anni per poter leggere, anche in italiano, i nuovi racconti di Creepshow. Grazie a Saldapress, il Guardiano della Cripta torna con i suoi macabri racconti dalla morale distorta, in un volume con 10 storie tutte autoconclusive. In America, la nuova serie è pubblicata da Skybound (la casa editrice di Robert Kirkman, autore di The Walking Dead) con la supervisione di Greg Nicotero (produttore esecutivo della serie omonima del 2019). Tra l’altro, anche dopo 4 stagioni, purtroppo ancora non pervenuta in Italia!

Non volendo svelarvi troppo, vi parlerò dei tre racconti che ho preferito, senza naturalmente rovinarvi il brivido finale

Uno a Testa

Se uscire dalla cripta con la storia giusta è molto importante, allora la nuova serie di Creepshow parte con il piede scheletrico giusto. Nell’assolo di Chris Burnham (sceneggiatura e disegni) con colori di Adriano Lucas, viene raccontata un’inaspettata storia di Halloween. Phil, Nate ed Erik sono tre ragazzi che stanno suonando alle porte delle case per fare dolcetto o scherzetto. Fino a quando arrivano alla casa abbandonata del signor Xander ed alla ciotola di dolci fuori dalla sua porta. Con arroganza Nate ed Erik costringono Phil a prendere più dolciumi, ignorando la scritta: uno a testa. Qualcosa comincerà a seguire i ragazzi in una notte che si tingerà di viscere sanguinolente. Il racconto risulta fresco nei dialoghi e spaventoso il giusto, con un epilogo anche, per certi versi, crudele. Cosa che ho apprezzato molto e riporta anche questa nuova serie a fumetti al cinismo, anche macabro, dei fumetti della EC Comics.

Peli

Abbiamo anche un po’ d’Italia in Peli, racconto di Francesco e Marlow Francavilla con lo stesso Francesco anche ai disegni ed ai colori. La storia è quella di Jimmy, solitario barbiere di una piccola cittadina di provincia molto amante degli animali. Quando alcuni cittadini, dopo essere scomparsi durante alcune battute di caccia, vengono trovati morti e senza testa, il panico si diffonderà in paese. Francavilla riesce abilmente a costruire una storia in cui i dettagli sono tutti importanti per la risoluzione finale, che sono sicuro vi lascerà a bocca aperta osservando una spaventosa doppia splash page. Lo stile di disegno, capace di giocare con i chiaroscuri e colori simili al carboncino (durante i flashback), riesce a trasmettere un senso di spaventosa inquietudine anche nel lettore di Creepshow più esperto.

Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro

Arriviamo poi ad un racconto di Kyle Starks con disegni e colori di Fran Galán, una storia dal respiro molto kinghiano però capace di essere anche profondamente innovativa. Il riferimento al Re del Brivido è dovuto al tono iniziale, da coming of age, in particolare con riferimenti a The Body. Racconto da cui fu tratto il sempreverde Stand by Me. Questa volta, però, il gruppo di adolescenti (Bryan, Stephen, Jarod e Nancy) troverà un corpo parecchio dissanguato. La soluzione la immaginate anche voi, ma non come proseguirà il racconto. Sono sicuro che molti di voi rimarranno stupiti nell’evolversi della storia, quanto di più lontano possiamo pensare di trovare in un normale film horror.

Il mio consiglio è di non lasciarvi sfuggire il primo volume della nuova serie a fumetti di Creepshow. Poi sprofondatevi in poltrona, spegnete le luci e lasciatevi guidare dal Guardiano in un mondo di incubi!

Leggi anche —> Creepshow 2 – Altro giro sulla giostra dell’incubo