Joe Dante oggi compie la bellezza di 76 anni e vorrei onorarlo non solo parlando di curiosità ma anche di mostrare qual è la sua formazione e la sia poetica che possiamo definire appunto folle e cartoonosa.

Hellzapoppin’

Hellzapoppin‘ è un film completamente assurdo, è un film nel film nel film nel film nel film nel film, ha rivoluzionato il Cinema, ha ispirato Woody Allen e John Landis ed è amatissimo dal nostro Joe Dante che per farlo conoscere, soprattutto in America, prende spesso in prestito alcune battute e gag nei suoi film.

L’unica volta in cui ha sfoggiato tutta la sua follia anarchica

Abbiamo parlato di Hellzapoppin’ e del suo modo unico di essere completamente fuori da ogni schema narrativo e visivo. Ebbene Gremlins fu un enorme successo e la Warner Bros cercava da anni di convincere Joe Dante a fare un sequel, Dante rifiutava ogni volta perchè non voleva rifare lo stesso film di nuovo e basta, allora la Warner ha fatto l’impensabile. Ha è stata concesso a Dante l’occasione di fare un film completamente privo di ogni obbligo e con la completa e assoluta libertà creativa.

Non ha pensato più di una volta di prendere questa occasione e di fare il suo film folle, il suo film fuori da ogni schema, un cattivissimo contro tutto e tutti, contro ogni regola che Hollywood ha sempre usato per catturare il pubblico e contro di conseguenza il pubblico stesso. Realizza così Gremlins 2 – La Nuova Stirpe.

È uno dei film di uno studio grosso più anticonvenzionali che esista ed è una gloriosa dimostrazione di pura anarchia dall’inizio alla fine. Ha preso il primo film, buttato tutto dalla finestra e creato un’enorme satira sociopolitica e creare un film così fuori dalle righe che non hai la minima idea di cosa puo’ accadere, tutto puo’ succedere in Gremlins 2.

Dante è un ammiratore di Chuck Jones, detto anche l’uomo dalle mille voci, l’uomo che ha fatto la storia con i Looney Tunes doppiando anche la maggior parte dei personaggi e non solo riprende il suo stile ma inserisce pure Bugs Bunny e Duffy Duck all’inizio come figure perfette per rappresentare l’anarchia del film.

Lo ammira così tanto da citarlo in più film: Nell’episodio de “Ai Confini Della Realtà” diretto da lui, “Prigionieri di Anthony“, il mostro richiama Taz e la scuola in Explorers ha il nome di Chuck Jones.

La guerra contro Hollywood

Riprendiamo il mitico Chuck Jones dicendo che ne lui e ne Dante erano soddisfatti da Space Jam e da come ha trattato l’umorismo e i personaggi dei Looney Tunes:

“Non era felice [Chuck Jones] di Space Jam e pensava che traviasse i personaggi. Ho firmato per questo film [Looney Tunes Back In Action] dopo la sua morte per essere il custode della fiamma e per assicurarmi che i personaggi fossero presentati e trattati nel modo che meritano”

Dante voleva far ricordare al pubblico cosa rendevano i Looney Tunes unici, speciali e dimostrare le loro potenzialità.

Questo andava contro alle idee della Warner Bros che invece pensava di creare altri film, molti sportivi, con star al loro fianco e portare non solo un sequel di Space Jam con James Woods ma altri film come Spy Jam con Jackie Chan, Race Jam con Jeff Gordon, Skate Jam con Tony Hawke.

Lo studio non ha permesso a Dante tantissime idee, costringendolo a cambiare varie scene come l’inizio e il finale che potete vedere qui:

La colpa di questa battaglia era soprattutto per via dell’inefficenza della Warner Bros che aveva creato una sezione di animazione facendo entrare persone non competenti e che non avevano la minima idea di cosa stesse facendo e solo per fare competizione presto con la Disney che all’epoca era nel pieno del Rinascimento. Era una condizione di cui si lamentò anche Brad Bird durante la realizzazione del Cult Il Gigante di Ferro.

Tra l’altro i registi dei film d’animazione della Warner Bros. degli anni 90 venivano continuamente licenziati e sostituiti durante la produzione creando degli ibridi di idee che non rendevano i prodotti ancora più disastrosi e Brad Bird fu fortunatamente l’unico a cui permisero almeno di fare il suo film.

A Dante chiedevano anche di cambiare alcune battute convinti che il mondo dell’animazione funzionasse come in quello live action cosa che era impossibile quando l’animazione era già pronta seguendo quel determinato dialogo e rifarla era completamente impossibile.

Explorers

Dante stava cercando di creare il suo film di fantascienza con un significato agrodolce e controverso soprattutto dato le pellicole dell’epoca ma lo studio, che aveva cambiato gestione durante il corso del film, ha chiesto a Dante di smettere di girare e che quello che avevano al momento fosse quello il film.

Explorers era all’80% del suo completamento ed è anche a detta di Dante un film incompleto al punto che voleva distruggere tutto il film finché non gli diede una chance vedendo il risultato finale.

Si sente che manca qualcosa ma resta comunque un film con una morale interessante e completamente contro i classico film di genere. Non voglio approfondire questo particolare per non spoilerare troppo.

Ha rischiato di essere denunciato dalla Universal

Piranha è il film d’esordio di Dante. Costato 660.000$ e girato solo in 30 giorni alla Universal non mandò giù l’idea di una parodia de Lo Squalo cercando di citare in giudizio i produttori ma quando Spielberg lo vide ne fu molto divertito e ha convinto lo studio a ritirare la querela.

Curiosità Bonus

Dante nei primi anni ’80 era candidato alla regia di “Jaws 3 People 0” una parodia del già citato e parodizzato Lo squalo, ma la Universal Pictures abbandonò il progetto in favore di un ulteriore sequel ufficiale del film di Spielberg che si materializzò nel 1983 con il flop di critica e di incassi Lo squalo 3.

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