Viale del Tramonto (Sunset Blvd.) di Billy Wilder è uno dei film più importanti della storia del cinema. Una pellicola drammatica, con forti tinte noir, che ha ricevuto ben 11 candidature ai premi Oscar, vincendone tre. Viale del Tramonto è un cult imprescindibile, un film indimenticabile.

Hollywood e il divismo

Viale del Tramonto (1950) è un film che deve essere assolutamente contestualizzato, in quanto profondamento legato al divismo. Questo fenomeno ha caratterizzato Hollywood fin dalle origini e le figure dei divi hanno sempre affascinato milioni di spettatori. La differenza tra un divo e un attore è che il primo non recita ma è un’immagine confezionata che si offre agli occhi del pubblico. Il divo interpreta tanti personaggi, ma un solo ruolo a lui congeniale: infatti molto spesso, se prendiamo diversi film con lo stesso divo, vedremo che tutti i personaggi che egli interpreta sono molto simili, se non identici.

Infine, la carriera dei divi ha spesso un finale tragico: con la vecchiaia la loro immagine è destinata a crollare e loro, dal momento che sopravvivono alla caduta della propria fama, vengono abbandonati, diventano veri e propri relitti, immagini di un cinema che era e non è più. Ed è proprio questa inevitabile caduta, questo “tramonto”, l’argomento principale del film di Billy Wilder.

La storia: Norma e Joe

La protagonista del film, infatti, è Norma Desmond, una diva in declino che deve affrontare sia l’inevitabile appassimento della propria bellezza, sia la fine della carriera come attrice. Un giovane e disoccupato sceneggiatore, Joe, cade però vittima del fascino della donna e finisce per vivere con Norma, mantenuto da lei. Nel tragico finale, Joe, dopo aver perso ogni contatto con la realtà, decide di lasciare Norma per tornare alla sua vita, ma la donna, gelosa, lo ucciderà prima che lui possa scappare.

(Ex) divi reali, Gloria Swanson e Buster Keaton

Il personaggio di Norma è interpretato magnificamente da Gloria Swanson, famosa diva degli anni ’20 che (realmente) negli anni ’50 era stata ormai abbandonata e dimenticata da tutti. Ma Gloria non è l’unico “fantasma” di Hollywood che troviamo nel film: il maggiordomo di Norma Desmond è, infatti, interpretato da Erich von Stroheim, uno dei più grandi registi del cinema muto degli anni ’20 e anche lui finito nel dimenticatoio. Infine, nel film è presente Buster Keaton (che interpreta se stesso): il grande maestro del cinema muto, ormai dimenticato da tutti, si reca infatti ogni sera nella villa di Norma per giocare a carte con lei ed altri vecchi divi del cinema.

In questo film Billy Wilder crea un suggestivo mix di realtà e finzione per raccontare una storia del tutto inventata ma che trova nelle figure di Gloria Swanson, Erich von Stroheim e Buster Keaton il riflesso di una triste realtà.

La riflessione sul cinema sonoro

La figura di Norma Desmond è assai interessante: Billy Wilder costruisce una diva che ha perso il perché della sua esistenza, di una dea costretta a scendere dall’Olimpo e che cerca ridare un senso alla sua vita amando un uomo giovane e promettente. Ella rivede in Joe tutto ciò che lei non può più essere: l’uomo, infatti, ha ancora davanti una lunga carriera cinematografica, lei invece ha già terminato la sua e non riesce ad accettarlo. La casa di Norma sembra un vero e proprio mondo dei morti in cui si muovono ombre di gloriosi passati ma in cui ad essere protagonista assoluta è la solitudine.

Norma riflette la non accettazione della fine della propria carriera nell’odio verso il cinema sonoro, cinema per lei vuoto e privo di senso: al posto della grandezza del primo piano e della infinita possibilità di espressioni del cinema muto, il cinema sonoro ha messo tante parole banali ed inutili. Ed è proprio per questo che ogni sera Norma guarda i suoi film con Joe, contemplando la grandezza di quel cinema che, proprio come lei, appartiene al passato. Norma cerca di convincersi che presto avrà un ruolo in un film, sostenuta e incoraggiata dal suo maggiordomo che, innamorato di lei, non vuole deluderla, che prima o poi tornerà trionfante sugli schermi e, incapace di accettare la verità, finirà per sprofondare nella pazzia.

Un tragico finale: la pazzia di Norma

Nel momento in cui Joe la abbandona rivelandole dure verità, Norma non regge il colpo: lo insegue e poi gli spara, uccidendolo. Quando i giornalisti corrono alla sua villa per documentare l’accaduto Norma è convinta che essi siano i membri di una troupe, accorsi per iniziare le riprese del suo prossimo film. E così, mentre scende trionfante dalle scale accompagnata da due infermiere che la porteranno in manicomio, Norma sorride chiedendo un primo piano che ci rivela un volto orribilmente disfatto.

Viale del Tramonto è un film sulla mancata accettazione della fine, della caduta. È un film su una donna che ha toccato il cielo e che non può accettare di tornare tra gli esseri umani. Ma, soprattutto, è una pellicola che ha fatto la storia del cinema…

Voto

Classificazione: 5 su 5.